Nei giorni scorsi, Luigi Tuccio, assessore comunale di Reggio Calabria, e Giuseppe Agliano, ex assessore e attuale componente la Segreteria particolare del Presidente della Regione Calabria Scopelliti, utilizzando facebook, avevano apostrofato, con intendimento offensivo, dopo la sua ultima performance televisiva, il premio Oscar Roberto Benigni con le parole: “EBREO COMUNISTA…”.
Il segretario cittadino del Pdci, Ivan Tripodi, accorgendosi per primo di queste gravi affermazioni, denunciandole pubblicamente, fece scattare una serie di reazioni di condanna che hanno giustamente alimentato il dibattito politico cittadino, calabrese e non solo. Infatti, sia a livello nazionale che locale questo episodio venne ripreso qualificandolo, ovviamente, come intollerante e offensivo per un popolo, quello ebraico, che aveva subito l’Olocausto. Anche il Presidente dell' UCEI (Unione delle Comunita' Ebraiche Italiane) avv. Renzo Gattegna si dimostrò esterrefatto da simili incredibili “opinioni” augurandosi che i vertici del partito che Tuccio rappresenta prendano “provvedimenti severi e vigilino affinche' episodi simili non abbiano a ripetersi su iniziativa di altri appartenenti a tale formazione politica''. Lo stesso avv. Gattegna non ha esitato a definire le parole di Tuccio (e, quindi, Agliano) “permeate di un antiebraismo disgustoso che attinge a piene mani dalla peggior retorica nazista e fascista e che non lascia spazio ad alcun dubbio o possibile interpretazione sul suo pensiero a riguardo''.
La cosa che fa, ancor più, rabbrividire è rappresentata dal fatto che, fino ad oggi, non sono pervenute le indispensabili e doverose dimissioni dei due esponenti politico-istituzionali, oltre che dall’assordante silenzio, colpevole e allarmante, del Sindaco Arena, mentre il Presidente della Regione Scopelliti ha espresso poche balbettanti frasi riguardo una presunta “inopportunità” delle frasi di Tuccio e Agliano.
Sicuramente, Reggio e la Calabria non la pensano come i due esponenti della destra reggina. Reggio e la Calabria sono certamente un’altra cosa, hanno una profonda cultura tollerante e rispettosa del pluralismo e di tutti i valori democratici che sono alla base della Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza antifascista.
Questi valori, in qualsiasi tempo e in qualsiasi luogo, non solo non possono essere dispersi o dimenticati, ma devono essere propugnati alle generazioni future come esempio indelebile della crescita civile, morale e sociale di tutti i popoli.
Per questo abbiamo voluto, con determinazione, chiamare alla mobilitazione democratica tutte le energie e le forze positive reggine e calabresi e, quindi, promuovere una grande Assemblea antifascista e contro l’antisemitismo. Una manifestazione pluralista, che si svolgerà sabato 17 dicembre alle ore 17 presso la sala “Giuditta Levato” del Consiglio Regionale della Calabria. All’iniziativa, moderata da Gianluca Ursini, giornalista de l’Unità, interverranno, fra gli altri, Nino Costantino, segretario regionale della Filt-CGIL, che per primo ha raccolto l’appello alla mobilitazione lanciato da Ivan Tripodi, l’on. Franco Laratta, deputato del PD, Enzo Tromba, commissario regionale IdV, Attilio Scali, responsabile del 15° Circolo delle Chiese Valdesi. Sono già molteplici le adesioni di sindaci, partiti, intellettuali e singole personalità.
Questi valori, in qualsiasi tempo e in qualsiasi luogo, non solo non possono essere dispersi o dimenticati, ma devono essere propugnati alle generazioni future come esempio indelebile della crescita civile, morale e sociale di tutti i popoli.
Per questo abbiamo voluto, con determinazione, chiamare alla mobilitazione democratica tutte le energie e le forze positive reggine e calabresi e, quindi, promuovere una grande Assemblea antifascista e contro l’antisemitismo. Una manifestazione pluralista, che si svolgerà sabato 17 dicembre alle ore 17 presso la sala “Giuditta Levato” del Consiglio Regionale della Calabria. All’iniziativa, moderata da Gianluca Ursini, giornalista de l’Unità, interverranno, fra gli altri, Nino Costantino, segretario regionale della Filt-CGIL, che per primo ha raccolto l’appello alla mobilitazione lanciato da Ivan Tripodi, l’on. Franco Laratta, deputato del PD, Enzo Tromba, commissario regionale IdV, Attilio Scali, responsabile del 15° Circolo delle Chiese Valdesi. Sono già molteplici le adesioni di sindaci, partiti, intellettuali e singole personalità.
Questa iniziativa non si basa assolutamente sull’opposizione a questo o a quell’esponente politico, ma si fonda esclusivamente sulla necessità di costruire un pensiero libero e una classe dirigente che, nemmeno lontanamente, può essere sfiorata dal dubbio di essere intollerante e nostalgica di un nefasto passato nazi-fascista che è stato definitivamente sconfitto grazie all’estremo sacrificio di milioni di uomini e di donne. E tornare a parlare di antifascismo e di Resistenza a Reggio e in Calabria non è solo importante per mantenere viva la memoria ma serve ad alimentare la lotta di liberazione dall’altro male profondo che è la ‘ndrangheta.
Nessun commento:
Posta un commento
Puoi commentare questa notizia.