Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum:
“L’aumento delle accise porta i carburanti italiani in vetta alla classifica dei prezzi europea: un record che lascia prevedere un ulteriore calo dei consumi e l’aumento dell’inflazione”.
“L’aumento delle accise porta i carburanti italiani in vetta alla classifica dei prezzi europea: un record che lascia prevedere un ulteriore calo dei consumi e l’aumento dell’inflazione”.
L’aumento delle accise di 9,9 centesimi/litro per la benzina e di 13,6 centesimi/litro per il gasolio ha un impatto enorme: 124 euro e 136 euro rispettivamente. Secondo i calcoli di Adiconsum, per una percorrenza media di 15.000 km l’anno si acquistano 1.250 litri di benzina (al consumo di 12 Km/litro) o 1000 litri di gasolio (al consumo di 15 Km/litro). Situazione aggravata per una famiglia pendolare che si sposta con due veicoli a gasolio, percorrendo con ciascuno 20.000 km/anno (ma sono frequenti le percorrenze superiori): dovrà sopportare un aumento che va da 330 a 360 euro annui.
L’incidenza della fiscalità sui carburanti ha raggiunto livelli di guardia: se a fine novembre era di un già sostanzioso 56% sul totale del prezzo alla pompa, oggi è addirittura del 58,2%. Lo Stato ha incassato nei primi mesi del 2011 già 210 milioni di euro più dello stesso periodo dello scorso anno: tre aumenti in un solo semestre. In arrivo, purtroppo, ulteriori aumenti di accisa applicati a livello regionale ed a gennaio la revisione delle tariffe autostradali.
Sulle vendite i gestori già lamentano cali consistenti, dovuti anche all’effetto shock del provvedimento sull’opinione pubblica: è chiaro però che il consumo di carburanti dipende soprattutto dalla necessità ed è poco comprimibile. La famiglia poco abbiente costretta a vivere fuori città dal costo esorbitante delle case nei centri urbani è perciò ben più penalizzata del ricco possessore di auto di grossa cilindrata con consumi elevati.
L’aumento delle accise, come quello dell’IVA, realizza un incremento di pressione fiscale in senso proporzionale ma non progressivo, contrariamente a quanto il dettato costituzionale indica e a quanto il Governo Monti dichiara di perseguire con una manovra di presunta equità.
“Mentre i tagli a Regioni e Comuni determinano aumenti di tariffa nel trasporto pubblico locale e riduzioni nel servizio, e mentre Trenitalia sopprime le corse, di fatto complessivamente si penalizza la mobilità collettiva: inaccettabile da un lato imporre ai cittadini un modello di mobilità individuale e contemporaneamente tartassarli con le tasse sui carburanti – dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum – Non può esserci ripresa economica se le famiglie vedono costantemente ridursi le risorse a disposizione: urgono misure reali per la ripresa dei consumi ed una maggiore equità fiscale.”
| | 15000 Km/anno | 20.000Km/anno |
BENZINA (12 Km/litro) | Spesa | 2.141,25 € | 2.855 € |
Maggior esborso | 124 € | 165 € | |
DIESEL (15 Km/litro) | Spesa | 1.697 € | 2.262,66 € |
Maggior esborso | 136 € | 181,33 € | |
GPL (9 Km/litro) | Spesa | 1.208,33 € | 1.611,11 € |
Maggior esborso | 83,3 € | 111,11 € |
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