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lunedì 12 dicembre 2011

Manovra: Dove sono le misure per la crescita? Una manovra al massa cro

Al Governo Monti chiediamo:
meno tasse sui soliti noti, più lotta all'evasione fiscale, più liberalizzazioni.
Nella manovra - dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum - manca un pilastro fondamentale: l'equità. Purtroppo, anche in questa manovra, continuano a pagare soprattutto i "soliti noti".

Se da un lato è necessario far uscire dall'emergenza il Paese dall'altro:
non è possibile che questo avvenga con la tassazione sulla prima casa, bene indispensabile già gravato dagli oneri e dagli interessi dei mutui;

non è possibile non realizzare una reale lotta all'evasione fiscale colpendo i patrimoni di chi da decenni evade il fisco dichiarando redditi nulli o minimi;

non è possibile non realizzare una patrimoniale che recuperi quei miliardi che da troppo tempo vengono evasi ed elusi da una piccola parte di cittadini italiani gravando sui consumatori più deboli;

non è possibile che non si alieni il patrimonio immobiliare pubblico;

non è possibile che non si taglino drasticamente i costi della politica che troppo spesso incidono pesantemente sul debito pubblico.

non è possibile che non ci sia concertazione con le parti sociali e anche con le associazioni consumatori.

non è possibile continuare ad aumentare le accise che hanno un effetto inflattivo devastante. Anziché tagliarle si continua con una politica ragioneristica di tassazione a pioggia che tra qualche settimana diventerà ancora più pesante per gli aumenti sui trasporti (ferroviario, navale, marittimo e aereo).

Il Governo – prosegue Giordano - apra i tavoli concertativi per un riequilibrio più equo della manovra. Gli italiani sono disposti a fare i sacrifici e ad assumersi responsabilità, ma il Governo sia disposto a realizzare una vera equità. Continuare a colpire i ceti più deboli fa rischiare di far precipitare il paese in una recessione ancora più pesante.

È necessario trovare soluzioni che abbattono ancor di più le imposte dirette sui lavoratori dipendenti e sui pensionati, rivalutando anche tutte le pensioni (e non solo una parte) che da anni sono al palo.

Infine - conclude Giordano - seppur apprezzabile la liberalizzazione delle farmacie non basta. Dove sono finite le volontà di liberalizzare tutte le professioni a partire da quella degli avvocati? E' necessario aggiustare questa manovra che per i consumatori, tenuto conto anche dell'aumento programmato dell'Iva, rischia di essere unicamente penalizzante, senza prospettive di rilancio dell'economia del Paese.

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