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giovedì 29 dicembre 2011

Adiconsum su saldi e botti di Capodanno

Trenitalia
Adiconsum, dichiara Pietro Giordano, ha ottenuto la restituzione dei 50 euro non dovuti a Trenitalia. I passeggeri potranno rivolgersi alla sede di Bologna o di Lecce, i cui indirizzi si trovano sul sito www.adiconsum.it , per avere la restituzione delle spese
La notizia è stata data da Trenitalia su richiesta di Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum, nel corso della trasmissione “Isoradio” di questa mattina.
È necessario ed urgente – continua Giordano- che il Ministero dei trasporti convochi le associazioni dei consumatori e le compagnie ferroviarie di Moretti e di Montezemolo per affrontare i gravissimi problemi che attanagliano il pendolarismo e il trasporto nel sud.
Adiconsum è convinta che la concorrenza non può avvenire solo sulle aree di business, come la Salerno- Milano, abbandonando il trasporto regionale delle regioni del sud al loro destino.


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Botti di Capodanno

Finalmente è arrivata la messa al bando, dichiara Pietro Giordano Segretario Generale di Adiconsum, di botti pericolosi da parte di alcuni comuni italiani virtuosi.
Adiconsum chiede che tutti i Comuni d'Italia vieti i botti e i fuochi pirotecnici che tutti gli anni hanno prodotto non gioia ma mutilazioni e morte anche di bambini innocenti.
Basta con l'uso barbarico di prodotti illegali importati e prodotti senza sicurezza che ingrassano la criminalità e le mafie.
I consumatori non comprino botti e fuochi pirotecnici su bancarelle improvvisate e si rifiutino di "finanziare" la criminalità organizzata, mettendo a rischio la propria e l'altrui incolumità e vita.
Festeggiamo, continua Giordano, con una bottiglia di spumante e con stelle filanti innoque o con prodotti sicuri acquistati nei rivenditori autorizzati.
Basta con le pallottole vaganti sparati da criminali incoscienti dal proprio fucile da caccia o da pistole, con incoscienza o con coscienza criminale. Lutti e mutilazioni siano bandite da una società che si dice civile.

Vigili del fuoco e carabinieri hanno stilato un decalogo di consigli per evitare inconvenienti:

1) mai sottovalutare la pericolosità di un artifizio anche legale e di piccole dimensioni;
2) acquistare solamente prodotti autorizzati dal Ministero dell’Interno, evitando bancarelle o venditori improvvisati;
3) al momento dell’accensione, mai avvicinare viso e occhi alla miccia; maneggiare e trasportare i prodotti pirotecnici con cautela;
4) seguire scrupolosamente le istruzioni d’uso riportate sulle confezioni;
5) non fare mai maneggiare i fuochi ai bambini;
6) accendere “fuochi” solo all’aperto, senza mai puntarli verso persone, animali finestre o materiali combustibili;
7) i fuochi non vanno accesi dentro nessun tipo di contenitore;
8) attenzione agli abiti, alcune fibre sintetiche sono estremamente infiammabili;
9) va sempre tenuto a portata di mano un secchio d’acqua o un estintore da usare in caso di incendio;
10) mai avvicinarsi, raccogliere o tentare di riaccendere un artificio pirotecnico inesploso.

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SALDI
Anacronistica e inefficace, dichiara Pietro Giordano Segretario Generale di Adiconsum, la stagione dei Saldi.

Una norma violata sempre di più dagli stessi commercianti, che ormai operano - giustamente secondo Adiconsum - secondo leggi di mercato e non secondo leggi pensate e scritte nel dopoguerra.

Che senso ha, continua Giordano, continuare con Saldi che ormai sono sovrastati ed annullati dai pre-saldi che i consumatori ricevono da più di un mese sui loro telefonini tramite sms o tramite e-mail, con sconti fino al 60%?

Che senso hanno i saldi quando le nostre città sono ormai piene di negozi che fanno promozioni e liquidazioni e con una presenza massiccia di outlet con grandi griffe con sconti anche del 30-40%?

Il commercio elettronico riesce a far risparmiare significativamente i consumatori, non solo quando acquistano servizi quali viaggi e vacanze, ma anche quando acquistano abbigliamento, arredamento per la casa, ecc.

Pensare che - soprattutto in un periodo di crisi - i saldi coprano il flop delle vendite registratosi in dicembre è illusorio oltre che anacronistico.

E' tempo, continua Giordano, di cancellare la legge sui Saldi e dare piena realizzazione ad una completa liberalizzazione del commercio, solo così i consumatori potranno godere di un abbattimento dei prezzi, con un sempre migliore rapporto qualità-prezzo dei prodotti acquistati.

In attesa e nella speranza che il Governo Monti operi anche questa liberalizzazione nella Fase 2, Adiconsum ricorda e propone un Decalogo per gli acquisti con Saldi:

1. Sull'oggetto in saldo deve essere sempre riportato il prezzo d'origine non scontato, la percentuale di sconto applicata e il prezzo finale;

2. È meglio diffidare di quei negozi che espongono cartelli con sconti esagerati e fare riferimento a negozi già conosciuti per acquistare la merce in saldo: sconti superiori al 50-60 per cento nascondono spesso merce non proprio nuova;

3. Fate attenzione all'eventuale presenza di merce venduta a prezzo pieno insieme alla merce in sconto;

4. Confrontare i prezzi con quelli di altri negozi, magari annotando il prezzo di un capo o della merce a cui si è interessati;

5. È bene verificare che il prodotto offerto in vetrina sia lo stesso che verrà presentato in negozio;

6. Nel periodo dei saldi i negozianti che normalmente accettano pagamenti con bancomat o carte di credito ed espongono il relativo logo sono tenuti ad accettare i pagamenti elettronici;

7. Diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati e non provati, anche se è a discrezione del commerciante consentire o meno di fare provare la merce;

8. Chi vuol fare regali faccia attenzione perché si può cambiare solo ed esclusivamente la merce difettosa che deve essere riconsegnata al commerciante entro 2 mesi dalla scoperta del difetto (non si può sostituire la merce se avete cambiato idea sul colore o sul modello);

9. È bene conservare sempre lo scontrino per potere eventualmente cambiare la merce difettosa;

10. Qualora il commerciante si rifiuti di cambiare un articolo difettoso in saldo o non voglia restituirvi i soldi rivolgetevi alla Polizia Municipale e segnalate il caso alle sedi Adiconsum.

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