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mercoledì 9 maggio 2012

'NDRANGHETA:FIGLIA BOSS PENTITA DEPORRA' IN AULA BUNKER ROMA PROPOSTA PRESIDENTE TRIBUNALE PALMI IN PROCESSO A COSCA

 (ANSA) - PALMI (REGGIO CALABRIA), 8 MAG - Sara' sentita dal 21 al 26 maggio prossimo, probabilmente nell'aula bunker del carcere romano di Rebibbia, Giuseppina Pesce, la figlia del boss dell'omonima cosca di Rosarno Salvatore, che sta collaborando con gli inquirenti. Lo ha proposto il presidente del Tribunale di Palmi davanti al quale si sta celebrando il processo a carico dei presunti capi e gregari della cosca, aggiungendo che comunque sara' effettuata la videoconferenza con l'aula del tribunale calabrese. Il presidente ha anche disposto che nell'udienza di venerdi' prossimo i difensori facciano le loro osservazioni sulla proposta. La donna, dopo avere iniziato a parlare con i magistrati della Dda di Reggio Calabria, aveva interrotto la sua collaborazione all'inizio di aprile dello scorso anno, ma poi, a settembre, e' tornata sui suoi passi ed ha ricominciato a fare dichiarazioni ai magistrati. Una ritrattazione spiegata da Giuseppina Pesce in un verbale fatto acquisire dal pm Alessandra Cerreti agli atti del processo con la paura per la sorte dei figli. ''Mi resi conto - ha detto la donna - che c'era il serio rischio per i miei figli e quindi decisi di ritrattare tutte le mie accuse''.

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