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giovedì 15 settembre 2011

'NDRANGHETA:EVASO PELLE; CAPO CLAN PROTAGONISTA FAIDA S.LUCA

(ANSA) - LOCRI (REGGIO CALABRIA), 15 SET - Antonio Pelle, il boss di San Luca, evaso dall'ospedale di Locri, era stato arrestato il 16 ottobre del 2008 della squadra mobile di Reggio Calabria e del Servizio Centrale Operativo dopo un anno di latitanza. Il boss fu sorpreso all'interno di un bunker super-tecnologico realizzato in un capannone in costruzione nelle campagne di Ardore Marina. Il rifugio era un vero e proprio mini appartamento con tre stanze: una camera da letto, un bagno, una cucina. All'interno c'era anche un settore dove fu trovata una mini piantagione di canapa indiana. All'epoca Pelle era ricercato in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip su richiesta della Dda di Reggio Calabria nell'ambito dell'operazione Fehida condotta contro gli affiliati alle cosche di San Luca Pelle-Vottari e Nirta Strangio, protagoniste di una sanguinosa faida culminata nella strage di Duisburg del Ferragosto 2007 in cui furono uccise sei persone ritenute dagli inquirenti affiliate proprio ai Pelle-Vottari. Pelle e' stato condannato in primo grado con rito abbreviato a 13 anni di reclusione dal gup di Reggio Calabria il 19 marzo 2009. Condannato per associazione mafiosa, Pelle e' comunque ritenuto dagli investigatori ''il capo di quello schieramento che ha portato all'omicidio di Maria Strangio nel Natale del 2007 e che ha suscitato la reazione delle cosche opposte culminata con la strage di Duisburg''. Un'affermazione che prende spunto dagli atti dell'inchiesta sulla strage di Duisburg dalla quale emerge che una delle vittime di Ferragosto, Marco Marmo, si era recato in Germania per procurare un furgone blindato ed un fucile di precisione che gli erano stati chiesti dalla ''mamma''. Il mezzo e le armi dovevano servire per uccidere Giovanni Luca Nirta, capo dell'omonima famiglia e marito di Maria Strangio, uccisa nella strage di Natale a San Luca.

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