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lunedì 12 settembre 2011

10 ragioni per essere indignati
 (VIII puntata): FASCI' (PdCI) su centro Girasole

Corre voce che, di recente, l'Amministrazione Comunale, nell'ottica di risanare il bilancio avrebbe alienato alla Regione Calabria l'immobile di proprietà comunale meglio conosciuto come "Girasole", sito in viale Messina ed originariamente destinato a mercato ortofrutticolo; anzi destinato a dare casa proprio ai contadini del luogo; a dare casa espositiva proprio a chi produce nelle campagne reggine e vuole commercializzare i prodotti locali, dando così la possibilità a tutti quelli che improvvisavano punti vendita per le strade della città, esponendo i prodotti agricoli in bancarelle improvvisate, in ambienti non certo salubri (in strada, magari nei pressi di stracolmi cassonetti d'immondizia) di operare in idonei ambienti, salvaguardando la salute ed il decoro pubblico.In altre parti d'Italia, questa metodologia si chiamerebbe "prodotti a chilometro zero" e sarebbe un'operazione nobile. Qui da noi un po' distanti dal centro dell'Europa, dare valore all'attività dei propri contadini e dare la possibilità ai cittadini di comprare prodotti nostrani evidentemente non è considerato un gesto nobile e nemmeno utile; tant'è che l'Amministrazione comunale del Modello Reggio ha, di fatto, abbandonato l'immobile Girasole.
Di recente evidentemente assediato dai debiti, (provocati da Scopelliti Sindaco), ha chiesto aiuto alla Regione (Scopelliti Presidente); che, non sapendo come venire incontro all'amica Amministrazione, ha ritenuto di comprare appunto il Girasole, per la modica cifra di 8 milioni di euro per collocarci gli uffici dell'ASP.
Giusto per dare una dimensione dell'enorme corrispettivo pagato per l'acquisto della struttura è sufficiente segnalare che nella zona dove è collocato il Girasole si può comprare un appartamento grande e signorile con una spesa media di 200.000,00 euro. Orbene, con 8.000.000 di euro si sarebbero potuti comprare 40 appartamenti, oppure costruire 4 palazzi a 5 piani con 10 appartamenti a palazzo.
E' sufficiente ciò ad essere indignati?
Peraltro, la Regione Calabria dovrebbe spendere 8 milioni di euro, solo per l'acquisto della struttura da destinare a sede dell'ASL, ma nessuno dice quanti altri ne serviranno per adeguarla, considerato che strutturalmente questa è concepita come mercato e non certo come struttura sanitaria.
Cioè Scopelliti come Sindaco ha messo in ginocchio l'Amministrazione facendola affondare nei debiti, ed allora da Presidente della Giunta – lo stesso Scopelliti - corre in soccorso alla medesima Amministrazione Comunale, tenta di ripianare i debiti ed idea questa megalattica compravendita!
Ve ne è abbastanza per essere indignati?
Se poi pensiamo che la nostra Calabria è sotto assedio da parte del Ministero che con il cosiddetto "tavolo Massicci" ha obbligato la Regione a realizzare un forzoso e rigoroso piano di rientro per la eccessiva spesa sanitaria, ci sarebbe davvero da riflettere molto su operazioni siffatte.
Se poi ci prolunghiamo ancora e pensiamo cosa si sarebbe potuto fare per la sanità reggina con 8 milioni di euro, si può davvero dire che la misura è colma.
Si potrebbero, per esempio stabilizzare i precari che ancor oggi e da anni lavorano per la sanità reggina dentro il nostro ospedale e da anni chiedono di essere stabilizzati.
Si potrebbe per esempio completare il centro-cuore che la città attende a anni.
Si potrebbe ristrutturare il Pronto Soccorso reggino le cui condizioni non sono assolutamente idonee a rendere un servizio essenziale di qualità.
Si potrebbe evitare di chiudere guardie mediche dei paesi interni che spesso possono costituire dei salva-vita per chi abita nella parte interna della provincia di Reggio e si trova quindi lontano dagli Ospedali.
E' abbastanza per essere indignati?

Il Segretario Provinciale del PdCI
Lorenzo Fascì

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