'NDRANGHETA: RESTA IN CARCERE CONSIGLIERE REGIONE CALABRIA RIESAME CONFERMA VOTO SCAMBIO MA NO CONCORSO ESTERNO MAFIOSO (ANSA) - REGGIO CALABRIA, 13 GEN - Il Tribunale del riesame di Reggio Calabria ha confermato la detenzione in carcere per il consigliere regionale della Calabria, Santi Zappala', del Pdl, arrestato il 21 dicembre scorso nell'ambito di una inchiesta della Dda reggina su rapporti tra politici e 'ndrangheta. Il riesame ha pero' annullato la parte dell'ordinanza in cui veniva contestato a Zappala' il reato di concorso esterno in associazione mafiosa, confermando la parte relativa alla violazione della legge elettorale, il cosiddetto voto di scambio, aggravata dalle modalita' mafiose. Il procuratore di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone, ha detto di ''attendere di leggere le motivazioni della decisione del Tribunale del Riesame per valutare il ricorso in Cassazione. Intanto le indagini proseguono anche per il reato di concorso esterno''. Zappala' era stato arrestato con l'accusa di avere incontrato Giuseppe Pelle, boss dell'omonima cosca di San Luca, andandolo a trovare nella sua abitazione a Bovalino, allo scopo di chiedere il suo sostegno in occasione delle ultime elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale del 28 e 29 marzo 2010. Nel corso dell'operazione sono stati arrestati anche altri quattro candidati al Consiglio regionale, tre del centrodestra ed uno del centrosinistra, che poi non avevano ottenuto l'elezione: Pietro Nucera, Liliana Aiello e Francesco Iaria, del centrodestra, e di Antonio Manti, dello schieramento opposto. Un altro candidato non eletto, Vincenzo Cesareo, che si era presentato con la lista Socialisti Uniti, nell'ambito del centrodestra, e' indagato in stato di liberta'.
COMUNALI: REGGIO C.; IDV, O CANDIDATO AUTOREVOLE O DI PIETRO (ANSA) - REGGIO CALABRIA, 13 GEN - ''Entro quindici giorni il centrosinistra a Reggio Calabria deve presentare un candidato autorevole alla carica di sindaco altrimenti IdV andra' alle elezioni da sola e proponendo il proprio presidente nazionale, l'on. Antonio Di Pietro''. Lo hanno detto, nel corso di una conferenza stampa, il responsabile regionale degli enti locali, Enzo Tromba, e il consigliere regionale di IdV, Giuseppe Giordano. Per i dirigenti reggini di IdV, ''il tempo e' scaduto, ed il Partito Democratico, dica chiaramente se ha ancora un progetto comune futuro per Reggio Calabria, una citta' la cui condizione deve rimanere sotto i riflettori accesi dell'attenzione nazionale. Noi non avevamo alcuna preclusione sulla proposta di candidare a sindaco l'avv. Massimo Canale, ma gli effetti sperati, cioe' l'allargamento della coalizione di centrosinistra, non si sono concretizzati''. Anche per il candidato a presidente della Provincia, Italia dei Valori ''e' dell'idea, senza farsi illudere dai sondaggi, che l'attuale presidente in carica, Giuseppe Morabito, dovrebbe riunire attorno ad un tavolo nel breve tempo possibile tutta la coalizione di centrosinistra, chiarendo quali siano le liste che lo sosterranno ed i candidati, in un quadro di rinnovamento e di rispetto della legalita'''.
WIKILEAKS: LOMBARDO, SU PONTE MESSINA VIGILARE CONTRO MAFIA SECONDO IL SITO DI ASSANGE L'OPERA PER GLI USA BENFICEREBBE I BOSS Adnkronos) - Anche il Ponte sullo Stretto Palermo, 13 gen.- finisce nella rete di Wikileaks. Per i diplomatici statunitensi, secondo quel che riporta il sito di Assange, "la mafia potrebbe essere tra i principali beneficiari della costruzione del ponte sullo Stretto di Messina, che comunque servira' a poco senza massicci investimenti in strade e ferrovie in Sicilia e Calabria". Analisi condivisa in parte dal presidente siciliano Raffaele Lombardo. "Per quel che riguarda il rischio di infiltrazioni mafiose per la realizzazione del Ponte sullo Stretto - commenta - va ricordato come parecchie inchieste dell'Autorita' giudiziaria abbiano gia' svelato questi tentativi della criminalita' organizzata. Ma questo non e' un buon motivo per abdicare. Sarebbe umiliante immaginare che la forza e l'autorevolezza delle istituzioni non siano in grado di contrastare la mafia". Per Lombardo "sara' nostro dovere vigilare, e non solo per quella grande opera. Il lavoro del governo regionale, nei fatti, va proprio in questa direzione, perche' la mafia si combatte non soltanto con l'eccezionale quotidiano sforzo di magistrati e forze dell'ordine che frutta sempre nuovi successi investigativi, ma anche affermando, con atti e comportamenti esemplari e trasparenti, il rispetto delle leggi e delle istituzioni.Quello che stiamo facendo in Sicilia, nella sanita' e nel ciclo dei rifiuti, dimostra che e' possibile dire no alle infiltrazioni e agli interessi illegittimi". A leggere bene tra le righe del cablogramma attribuito al console statunitense a Napoli, viene rilevato anche il gap infrastrutturale del Mezzogiorno d'Italia. "Su questo punto - conclude Lombardo - e' impossibile non essere d'accordo con la diplomazia statunintense. Va ricordato come la giunta regionale siciliana si sia sempre opposta alle politiche nordiste del Governo tanto sulla rete ferroviaria quanto su quella autostradale, perche' non si tradiscano le aspettative dei cittadini e l'inderogabile esigenza di mobilita' dei siciliani".
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