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venerdì 14 gennaio 2011

Calabria news 13 Gennaio


CAMION PERDE ACIDO, CHIUSO TRATTO A/3 LAINO-MORMANNO IN CALABRIA (AGI) - Catanzaro, 13 gen. - E' chiusa provvisoriamente l'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria tra Laino e Mormanno, nel cosentino, in entrambe le direzioni, a causa di un mezzo pesante che ha perduto parte del carico di acido cloridrico sul piano viabile, al km 159,000. Il tratto stradale - comunica l'Anas - e' stato chiuso per motivi di sicurezza. Per i veicoli di lunga percorrenza diretti a Sud, uscita obbligatoria allo svincolo di Lagonegro Nord sulla SS585, SS18 e rientro allo svincolo di Falerna. Per i veicoli di lunga percorrenza diretti a Nord, uscita obbligatoria allo svincolo di Sibari sulla SS534, SS106, SS598 con rientro allo svincolo di Atena Lucana.

WIKILEAKS:GRATTERI,NORME SEVERE PER VERA ANTIMAFIA PM, SISTEMA GIUDIZIARIO NON PROPORZIONATO A FORZA CRIMINALITA' (di Alessandro Sgherri) (ANSA) - REGGIO CALABRIA, 13 GEN - ''Lo vado ripetendo da anni: in Italia non c'e' un sistema giudiziario proporzionato e proporzionale alla forza della 'ndrangheta e delle altre mafie''. Per Nicola Gratteri, procuratore aggiunto di Reggio Calabria ed uno dei magistrati piu' impegnati nel contrasto alla criminalita' organizzata, non sono una sorpresa le parole del console americano a Napoli J. Patrick Truhn, scritte in un dispaccio a Washington del dicembre 2008 pubblicato da Wikileaks, secondo il quale i politici italiani non combattono la mafia. ''E' il potere politico e legislativo - aggiunge il magistrato - che deve fare le norme. Dal 2008 qualcosa nella normativa e' cambiato in maniera positiva, soprattutto per quanto riguarda i sequestri e le confische, ed anche per l'abolizione del patteggiamento in appello ad inizio legislatura. Ma per il resto non ho visto modifiche serie alla normativa''. Anche per quanto riguarda la mancanza di una reazione della societa' civile, Gratteri concorda con Truhn. ''Ultimamente - spiega - c'e' un maggiore interesse della societa' civile, ma molto tiepido, soprattutto per colpa delle istituzioni che non sono come dovremmo essere''. Il magistrato, infatti, non si limita a concordare sulla scarsa reazione della gente, ma si chiede il perche' cio' avvenga. ''Le risposte - prosegue - possono essere due: o la societa' civile ritiene la criminalita' molto forte oppure non ritiene ancora conveniente collaborare con lo Stato. Ed in questo secondo caso e' come il cane che si morde la coda. Perche' se ci fosse un sistema forte, efficiente, la gente sarebbe piu' pronta e disponibile a collaborare con noi, a farsi avanti. Se vedesse che il boss della cosca locale sta in carcere 30 anni, invece che sei o sette, allora modificherebbe la propria valutazione sulla credibilita' delle istituzioni e si farebbe avanti''. Ma allo stato le cose non stanno cosi', ribadisce Gratteri, che concorda con il Console Usa anche sul fatto che il Ponte sulle Stretto possa essere un'ulteriore occasione di arricchimento per la 'ndrangheta. ''Le norme - concldue il magistrato - sono inadeguate, la gente non crede in noi e quindi non collabora. Per vincere occorre un sistema ci siano sconti. Solo cosi' la gente puo' trovare il coraggio di denunciare'.

E' IL BERGAMOTTO IL MADE IN ITALY PIU' ESPORTATO NEL MONDO L'OLIO ESSENZIALE USATO PER I PROFUMI VA QUASI TUTTO ALL'ESTERO Roma, 13 GEN (Il Velino) - Il bergamotto "Made in Calabria" simbolo dell'export agroalimentare italiano nel mondo. L'agrume, che viene prodotto esclusivamente in una parte della provincia di Reggio Calabria, trova il suo utilizzo privilegiato nell'industria profumiera internazionale. L'olio essenziale che se ne ricava, infatti, ha la funzione non solo di fissare il bouquet aromatico dei profumi, ma anche di armonizzare le altre essenze in essi contenute. Non solo, seppure in misura molto minore, il bergamotto, grazie alle proprieta' antisettiche e antibatteriche, viene impiegato nell'industria farmaceutica e nell'industria alimentare come aromatizzante di dolci e liquori. "Per il 90 per cento la produzione e' assorbita dall'industria dei profumi - spiega al VELINO Ezio Pizzi, commissario del Consorzio del Bergamotto e presidente del Consorzio di tutela -. E quasi il cento per cento dell'olio essenziale (Dop dal 2001, ndr) viene esportato. In pratica - continua Pizzi - il bergamotto e' molto piu' famoso all'estero di quanto non lo sia in Italia". Mercato privilegiato la Francia insieme a Inghilterra, America, Germania e Svizzera. "La nostra produzione - sottolinea Pizzi - e' di certo inferiore alle richieste del mercato. Un mese fa sono stato in Giappone e anche li' ho riscontrato un grande interesse". D'altronde ci sono grandi margini di crescita nel mercato. La Calabria non ha concorrenti. L'unico altro paese dove si trova il bergamotto e' la Costa d'Avorio, anche se, nota Pizzi, se ne produce poco e le caratteristiche sono molto diverse: "Possiamo ben dire di essere gli unici produttori al mondo. In Costa d'Avorio si producono 7-8 mila chili anno a fronte dei nostri centomila chili e al posto dei 360 componenti che costituiscono il nostro olio essenziale il loro si ferma a 150". Eppure solo negli ultimi anni il bergamotto ha iniziato a "risalire la china". "Oggi sono coltivati solo mille ettari a causa di una crescente disaffezione. Un vero peccato visto che questo prodotto potrebbe essere la base dell'economia di questa parte della Regione. Speriamo che nei prossimi anni si possa arrivare a tre-quattromila ettari". Il consorzio di tutela commercializza il 40 per cento della produzione per un giro di affari di un milione e mezzo di euro e conta 278 aziende associate. "Da quando e' nato il Consorzio di tutela, tre anni fa - prosegue il suo presidente - i prezzi sono raddoppiati e il bergamotto e' tornato a essere renumerativo. Il prossimo anno speriamo di crescere fino ad arrivare a un fatturato di oltre due milioni e trecentomila euro". Il bergamotto calabrese deve pero' fare i conti con il passato. Il Consorzio che Pizzi ha ereditato sei mesi fa come commissario ha un "buco" nelle sue casse di circa due milioni di euro. La ragione del debito, come spiega lui stesso, e' da ricercarsi nella decisione di togliere al consorzio, che usufruiva di contributi della Regione Calabria, la possibilita' di commercializzare direttamente il bergamotto: il rischio era di incorrere in una procedura di infrazione dell'Unione europea. "Da allora e' rimasta solo la valorizzazione ed e' stato di fatto svuotato delle sue funzioni". Da li' la decisione di dar vita a un organismo privato che recuperasse la rappresentanza sul mercato e insieme si occupasse di tutelare e controllare la qualita'. "Il mio compito sara' riportare in bonis il vecchio consorzio. La Regione e l'assessore all'agricoltura Trematerra sono stati finora buoni interlocutori". L'idea e' quella di vendere parte del patrimonio di 30 mila metri di suolo edificato che ha un valore di 5 milioni. L'obiettivo e' chiaro: "tornare ai fasti del passato. Il consorzio deve avere il peso che aveva trent'anni fa. Perche' il bergamotto - chiosa Pizzi - puo' essere veramente il volano dell'economia di questa parte d'Italia".

PORTI: CONSIGLIO REGIONALE CALABRIA AFFRONTA SITUAZIONE GIOIA TAURO IL 31 GENNAIO Reggio Calabria, 13 gen. - (Adnkronos) - Il consiglio regionale della Calabria tornera' a riunirsi il prossimo 31 gennaio per discutere delle tematiche relative ai segnali di crisi del porto di Gioia Tauro e per valutare i progetti di legge che stanno per essere licenziati dalle commissioni consiliari. Lo ha deciso oggi la conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari che ha stabilito anche un calendario dei lavori che prevede una successiva seduta per il 22 febbraio e altri appuntamenti dell'Aula con un'agenda che impegna gia', fin d'ora, i mesi di marzo ed aprile. In particolare, i capigruppo hanno stabilito, su proposta del presidente Franco Talarico, di dedicare la riunione del 22 febbraio ai temi della legalita' e della lotta alla mafia. Si prevede, infatti, tra l'altro, di approvare nuove norme per l'utilizzazione dei beni confiscati alle cosche, di sottoporre all'Aula un ordine del giorno per l'istituzione della ''Bottega della Legalita''', e iniziative miranti alla trasparenza delle liste per le prossime elezioni amministrative. ''Abbiamo anche deciso - sottolinea Talarico - di individuare nel comitato della fattibilita' delle leggi lo strumento operativo per proseguire nell'opera avviata di snellimento e razionalizzazione del corpus legislativo. Dopo avere abrogato oltre cento leggi, vogliamo anche fornire alle istituzioni e alla societa' civile calabrese gli auspicati testi unici per materia''.

REGGIO CALABRIA: RUBA GIOIELLI MENTRE LA FIDANZATA DISTRAE VITTIMA AL CITOFONO, ARRESTATI Reggio Calabria, 13 gen. (Adnkronos) - Entra di nascosto nell'abitazione di un'anziana signora, distratta al citofono dalla fidanzata, e le ruba i gioielli. La vittima, residente a Villa San Giovanni, si e' pero' accorta di quanto accaduto e ha allertato il 112. I carabinieri hanno rintracciato subito la donna, S. N. di 18 anni, e dopo qualche ora il convivente Antonio Manduci, pregiudicato di 24 anni. I due sono stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria con l'accusa di furto aggravato in concorso. Sono in corso indagini per rintracciare la refurtiva. Il giovane e' stato portato in carcere a Reggio Calabria mentre la fidanzata e' stata posta ai domiciliari.

REGGIO CALABRIA: SASSI CONTRO AUTO SULLA SS106, DUE VETTURE DANNEGGIATE Reggio Calabria, 13 gen. (Adnkronos) - Lancio di sassi contro automobili sulla Ss 106 jonica. Due episodi sono stati denunciati ai carabinieri tra ieri e oggi. Il primo e' avvenuto a Melito Porto Salvo, dove una Mercedes e' stata colpita da un sasso mentre percorreva la statale in direzione sud. Il gruppo ottico anteriore sinistro del mezzo e' stato sfondato. Il secondo episodio e' avvenuto nel tratto che ricade nel comune di Condofuri. Una Renault Megane e' stata colpita da un sasso scagliato da uno dei lati della carreggiata. La pietra e' rimbalzata sul cofano finendo contro il parabrezza. Per entrambi i casi si procede contro ignoti. Le indagini sono affidate ai carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo.

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