Con l’apertura l’apertura della
stagione di caccia, al fine di far fronte alla ciclica emergenza del contrasto
al bracconaggio, sono stati intensificati i servizi di controllo del territorio
predisposti dalla Compagnia Carabinieri di Melito Porto Salvo, sia per quelli finalizzati
alla prevenzione e repressione delle violazioni alla normativa per la
protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio, che al
preoccupante fenomeno delle rapine ai cacciatori. Nell’ambito di questa
attività, alle prime luci dell’alba di oggi, 2 novembre 2012, i Carabinieri a
Roccaforte del Greco deferivano in stato di libertà alla Procura della
Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria V.G., ventitreenne melitese e M.D. cinquantasettenne
condofurese.
Nel dettaglio i
bracconieri, fermati all’interno del parco Nazionale dell’Aspromonte, a bordo
di fuoristrada e sottoposti a perquisizione, venivano sorpresi in possesso di
fucile automatico, regolarmente denunciato, munizionamento da caccia grossa ed
un esemplare di cinghiale adulto maschio, del peso di kg.60 (sessanta) circa, abbattuto
poco prima.
Sia il mezzo
che arma e munizionamento venivano posti sotto sequestro, mentre la carcassa
dell’animale consegnata al servizio veterinario per il successivo smaltimento.
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