Nella tarda serata di ieri, a conclusione di specifici
e mirati approfondimenti info-investigativi, personale della Squadra Mobile e
del Commissariato di Condofuri - con la fattiva collaborazione del personale
dell’omologo Ufficio investigativo di Roma e dell’Ufficio di Polizia Frontiera
Aerea di Fiumicino - ha localizzato e tratto in arresto presso l’Aeroporto
internazionale Leonardo Da Vinci di Fiumicino (RM) il latitante PEZZIMENTI
Leone, nato a Melito di Porto Salvo (RC) il 24.03.1981, colpito da
Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere nr. 25442/07 RGNR e nr. 5201/07
RG/GIP, emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari presso il Tribunale di
Milano, in quanto ritenuto responsabile del reato di cui all’Art. 73 D.P.R.
309/90 fatti per i quali lo stesso è stato condannato, in data 25.05.2012, dal
Tribunale di Milano alla pena di 8 anni di reclusione ed € 60.000,00 di multa.
L’odierno latitante PEZZIMENTI Leone, a dispetto della
sua giovane età, vanta un nutrito curriculum criminale poiché, già nell’anno
2000, era stato raggiunto da una misura cautelare personale poiché ritenuto
responsabile dell’omicidio di CALLEA Massimiliano, avvenuto in Brancaleone,
fatto per il quale era stato condannato in primo grado a 24 anni di reclusione,
salvo venir successivamente assolto, in grado di appello.
Successivamente, a far data dal 17 novembre 2010, si è
reso irreperibile all’esecuzione del cennato provvedimento cautelare nr.
25442/07 RGNR, emesso in esito ad investigazioni condotte dalla Sezione
Antidroga della Squadra Mobile di Milano che avevano dimostrato come il
PEZZIMENTI era in grado di immettere sul mercato della droga di Milano
consistenti quantitativi di sostanza stupefacente.
Le indagini condotte a suo carico hanno permesso di
delineare un’efficientissima ed agguerrita consorteria criminale finalizzata al
traffico di sostanze stupefacenti, attiva in territorio lombardo, che
acquistava ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, da fornitori
serbo-montenegrini, per quantitativi non inferiori a 40/50 chilogrammi per
volta e per un totale non inferiore a 700/800 chilogrammi che venivano, in
seguito, detenuti dagli indagati e venduti sulla “piazza milanese”.
L’associazione criminale, cui faceva capo il
PEZZIMENTI, avvalendosi del contatto diretto con i montenegrini che detenevano
una posizione dominante sul mercato, aveva occupato, in breve tempo, uno snodo
strategico nella distribuzione della cocaina.
Proprio grazie a quel livello di frequenza e
quantitativi smerciati, l’odierno latitante PEZZIMENTI Leone, unitamente ad
altri indagati, riusciva a detenere a scopo di spaccio quantitativi di cocaina
nell’ordine dai 2 ai 9 chilogrammi che venivano immessi nel mercato lombardo.
Quest’ufficio da tempo aveva avviato un’attività
info-investigativa finalizzata alla localizzazione e cattura del ricercato
PEZZIMENTI e, nel corso della stessa, si apprendeva che verso la fine di
ottobre u.s., grazie ad una collaudata rete di fiancheggiatori collegati alla
sua consorteria di appartenenza, il medesimo trascorreva la latitanza in un non
meglio specificato paese del Sud America e che avrebbe raggiunto, nei giorni
successivi, il territorio italiano utilizzando presumibilmente un vettore
aereo.
Le immediate verifiche condotte da investigatori di
quest’Ufficio, presso l’Aeroporto internazionale Leonardo Da Vinci di Fiumicino
(RM), consentivano di effettuare un attento monitoraggio dei voli provenienti
dall’estero con conseguente riservata attività di identificazione dei
passeggeri in arrivo sul suolo nazionale.
Nel corso dell’ennesimo controllo, personale della
Squadra Mobile e del Commissariato di P.S. di Condofuri - attivamente
collaborato dalla Squadra Mobile di Roma e dall’Ufficio di Polizia Frontiera
Aerea di Fiumicino - individuava un soggetto fortemente rassomigliante al
latitante PEZZIMENTI.
Nel corso del controllo appositamente predisposto
l’individuo, con volo proveniente da Bruxelles, già riconosciuto dagli
operatori per l’odierno latitante, esibiva un documento d’identità con la sua effigie
ma intestato ad un proprio congiunto. Al termine del controllo e della
conseguente perquisizione personale il ricercato veniva immediatamente bloccato
e tratto in arresto.
L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato posto
a disposizione dell’Autorità giudiziaria ed associato presso la casa
circondariale di Civitavecchia (RM).
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