Si è tenuta questo pomeriggio a
Catanzaro, presso la struttura commissariale, una riunione tra la Regione ed i
rappresentanti delle associazioni dei pazienti nefropatici. All’appuntamento
hanno preso parte il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, il sub
Commissario Luigi D’Elia, la vice Presidente Antonella Stasi, i consiglieri
regionali Alfonso Dattolo e Salvatore Pacenza ed il dirigente del settore piano
di rientro del dipartimento salute, Gianluigi Scaffidi.
Nel corso dell’incontro – informa
una nota dell’ufficio stampa della Giunta -
è stata condotta un’ampia disamina sulla situazione attuale della
nefrologia e della dialisi dell’ASP di Crotone e non è stato possibile accedere
alla proposta di scambiare posti di Urologia con posti di nefrologia in quanto
il decreto – come ribadito dal Commissario e dal sub Commissario ad acta – non
è modificabile ed anche perché trattasi di due discipline afferenti ad aree di
competenza diverse, la prima chirurgica e la seconda medica.
È stato evidenziato, preliminarmente,
che il problema riguardante i posti tecnici di dialisi non sussiste perché nessun
provvedimento ha mai apportato una riduzione mentre, con il DPGR 106/2011, è
prevista l’implementazione di ulteriori posti in base all’incremento del
fabbisogno.
Per ciò che concerne la
disponibilità dei posti letto per pazienti affetti da patologie nefrologiche le
parti hanno convenuto di istituire, nel rispetto del numero dei posti letto già
assegnati dal DPGR 106/2011 al p.o. di Crotone, una unità operativa di nefrologia,
con massimo 10 posti letto, cui la normativa contrattuale vigente conferisce
autonomia organizzativa e professionale al di là di dove tale unità sarà
strutturalmente allocata all’interno del presidio ospedaliero. Tale istituzione
avviene nell’ambito delle opzioni possibili in termini organizzativi e nell’ambito
dell’area medica di competenza della disciplina nefrologia.
I rappresentanti delle
associazioni dei pazienti hanno espresso soddisfazione per la soluzione
individuata ed il direttore generale dell’Asp di Crotone, Rocco Antonio Nostro,
si è impegnato ad attivarsi per l’attuazione della soluzione individuata in
tempi rapidi.
L’intervento è perfettamente in
linea con quanto affermato dagli stessi specialisti nefrologi con il DPGR
170/2012 che, confermando la correttezza del riassetto del Servizio Sanitario
Regionale realizzato con il decreto 18, hanno unanimemente disegnato il quadro
di prossima prospettiva nell’ambito di tale specialità, nell’ambito della
specifica task force attivata per il riassetto della rete nefrodialitica
regionale.
“L’attuale rete nefrodialitica è
già motivo di orgoglio per tutta la
sanità regionale – ha dichiarato il Presidente Scopelliti – poiché il livello
qualitativo del servizio offerto ha ottenuto riconoscimento unanime a livello
nazionale ed europeo. È nostro compito, dunque, rendere la rete sempre più
funzionale e competitiva a favore dei
cittadini calabresi che devono trovare nella Regione le risposte alle loro
istanze a garanzia del diritto alla salute. Il piano di rientro – ha aggiunto
Scopelliti – non consiste nel taglio
indiscriminato di prestazioni o un decremento dei LEA ma rappresenta un percorso
di razionalizzazione e riqualificazione del servizio sanitario regionale condotto
nel rispetto delle esigenze dei cittadini senza privilegi per alcuno”.
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