SUD: BONANNI, BUONA ECONOMIA SE SI E' LIBERI DA MAFIE (AGI) - Caserta, 1 lug. - "Siamo impegnati qui come in altri posti e stiamo facendo i seminari nei campi scuola dove c'e' il dominio delle mafie. Lo abbiamo fatto anche in Calabria e in Sicilia perche' riteniamo che se c'e' una buona economia c'e' un buon lavoro, ma c'e' una buona economia solo se si e' liberi dalle mafie". Cosi', il segretario nazionale della Cisl, Raffaele Bonanni, poco dopo di entrare nell'Holiday Inn a Castelvolturno, dove si e' chiuso il campo scuola estivo organizzato dalla scuola nazionale di formazione sindacale 'Pino Virgilio' della Filca-Cisl dal tema 'I fiori nel cemento', oltre l'illegalita': costruire insieme spazi di partecipazione per lo sviluppo del territorio e il futuro dei giovani. "La prima regola per noi e' capire - ha concluso Bonanni - la condizione essenziale dei lavoratori in questo territorio". All'incontro moderato dal direttore del Corriere del Mezzogiorno Marco De Marco, erano presente, tra gli altri, il segretario nazionale Filca Domenico Pesenti, il sacerdote anticamorra don Luigi Merola, il vice questore della Direzione investigativa antimafia, Silvana Giusti, il segretario generale Cisl Campania Lina Lucci, il pm della procura di Santa Maria Capua Vetere Donato Ceglie, il segretario generale Fiba-Cisl Giuseppe Gallo, il rettore dell'universita' Federico II Massimo Marrelli e la vicepresidente di Confindustria Cristiana Coppola. "In questi giorni abbiamo svolto incontri con associazioni, con persone che in questa terra difficile vogliono dimostrare che c'e' un futuro di speranza - ha dichiarato Pesenti - che non esistono solo notizie negative, ma anche tante azioni positive. La legalita' e' alla base dello sviluppo e noi siamo convinti che solo attraverso una forte azione e coesione sociale e attraverso la legalita' tutti gli imprenditori possono tutelare anche i lavoratori grazie alla libera concorrenza. Per questo riteniamo che - ha concluso il segretario nazionale Silca - la coesione sociale e la legalita' siano la base per costruire lo sviluppo nel meridione, in Italia e in Europa".
FS: 5 E 6 LUGLIO SCIOPERO DEL PERSONALE REGIONALE (ASCA) - Reggio Calabria, 1 lug - ''Le segreterie regionali dei sindacati di settore hanno indetto uno sciopero del personale ferroviario della Calabria, dalle 21 di martedi' 5 luglio alla stessa ora di mercoledi' 6 luglio. Nell'arco dello sciopero, i treni a lunga percorrenza circoleranno regolarmente. Alcuni convogli Regionali, invece, potranno essere soggetti a cancellazioni o a limitazioni di percorso anche se, nelle fasce a maggiore mobilita' (6-9 e 18-21) del 6 luglio, saranno comunque assicurati almeno i servizi minimi''.
CASA: MIT, ACCORDO CON REGIONE CALABRIA, 21 MLN PER ALLOGGI CANONE SOSTENIBILE Roma, 1 lug. - (Adnkronos) - Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha sottoscritto con la Regione Calabria l'Accordo per destinare 21 milioni di Euro (12,3 finanziati dallo Stato e 8,6 dalla Regione) alla riqualificazione urbana e in particolare per incrementare la dotazione di alloggi in affitto a canone sostenibile per le famiglie in difficolta'. L'intesa, siglata dal dicastero guidato dal ministro Altero Matteoli e la Regione Calabria, rientra nel piu' vasto ''Programma di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile'' deciso dal Governo che stanzia risorse per oltre 364 milioni di Euro da ripartire con le regioni e le province autonome. Il piano relativo alla Regione Calabria prevede l'attivazione di interventi in 11 comuni. Si tratta di Palmi (4,6 milioni), San Giovanni in Fiore (5 mln), Vazzano (1,5 mln), Rogliano (1,5 mln), Colosimi (1,288 mln), Firmo (1,5 mln), Mendicino (852.900 euro), San Demetrio Corone (1,5 mln), Cariati (1,5 mln), Fuscalfo (1,5 mln), San Marco Argentano (259.100 euro)
PORTI: GIOIA TAURO, POSIZIONE STRATEGICA NEL MEDITERRANEO E FONDALI DA 18 METRI/SCHEDA (RIF.: ''PORTI: GENCO (CGIL CALABRIA), SE VA IN CRISI QUELLO DI GIOIA TAURO VA IN CRISI TUTTA LA REGIONE'') Reggio Calabria, 1 lug. - (Adnkronos) - Il porto di Gioia Tauro e' una infrastruttura dalle caratteristiche uniche per posizione strategica nel Mediterraneo e profondita' dei fondali, che arrivano fino a 18 metri. La banchina si sviluppa per oltre cinque km, tra transhipment container, automobili, traffico commerciale e passeggeri. Nel 2010 ha movimentato 2,851 milioni di teus (1,878 milioni di container). Il porto di Gioia Tauro offre collegamenti regolari settimanali con oltre 60 porti nel Mediterraneo e nel Mar Nero, ed e' connesso a 80 porti internazionali. Le opzioni di sviluppo dell'infrastruttura passano innanzitutto per i collegamenti ferroviari che consentirebbero tempi di transito di 19-22 per il Nord Italia e 23-28 ore per raggiungere Rotterdam, Anversa o Amburgo. L'intermodalita' e' uno dei punti strategici su cui la Regione Calabria, con il coinvolgimento di Rfi, tende gli investimenti. La capacita' operativa consentita dalle infrastrutture ferroviarie attuali e' pari a 20—24 treni giornalieri, per un valore stimato intorno ai 200mila teus, con un'operativita' 24 ore al giorno. Gli interventi previsti nell'Accordo di programma quadro siglato nel settembre dello scorso anno, per un valore di 459,9 milioni di euro, mirano al miglioramento della rete e la realizzazione di un nuovo terminal gateway ferroviario con una capacita' di 700mila teus e treni blocco di lunghezza fino a 650 metri.
CROTONE: SPACCIO DI DROGA IN VILLAGGIO TURISTICO, 18 MISURE CAUTELARI Crotone, 1 lug. - (Adnkronos) - I carabinieri della Compagnia di Petilia Policastro hanno eseguito 18 provvedimenti cautelari (9 arresti e 9 obblighi di dimora) nell'area di Mesoraca con l'accusa di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. Gli indagati spacciavano marijuana e cocaina sia nel centro del crotonese che nel Villaggio Palumbo, nota localita' turistica invernale. Il gruppo era ben organizzato con una rete di pusher che copriva capillarmente il territorio, hanno spiegato gli investigatori, e l'elemento d'interesse che emerge dall'indagine e' anche la capacita' di estendersi sul territorio. L'indagine stata condotta tra i mesi di ottobre 2009 e febbraio 2010. La provenienza della marijuana era locale, con coltivazioni curate nella zona di Mesoraca, mentre i canali di approvvigionamento della cocaina erano prevalentemente quelli della provincia di Reggio Calabria. Si riusciva a smerciare tra un kg e mezzo e due kg si cocaina al mese.
PASTORE UCCISO A ROMA: UCCISO PER 16 MILA EURO MAI TROVATI ASSASSINI IN ITALIA PER RAPINARLO MA SITUAZIONE DEGENERO' (ANSA) - ROMA, 1 LUG - Erano venuti dalla Romania per rapinare 16mila euro i giovani che aggredirono barbaramente Sabatino Onofri, il pastore ucciso a Roma la sera del 19 giugno scorso a bastonate. Tre sono i romeni adesso arrestati dai carabinieri della compagnia di Roma Eur dopo dieci giorni di indagini coordinate dal procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani e dal suo sostituto Francesco Minisci. I particolari dell'operazione sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa in procura, a Roma. Subito dopo l'omicidio, i militari dell'Arma arrestarono due giovani; ma fin da subito si convinsero che quell'azione aveva certamente avuto piu' mani. Ecco che allora, l'attivita' d'indagine ha portato all'arresto a Zagarolo di un romeno 25enne, fermato mentre si stava preparando a lasciare l'Italia, mentre altri tre suoi connazionali, due 19enni e un 23enne, tutti incensurati, sono stati rintracciati e arrestati in Calabria dai carabinieri di Carolei. Avevano trovato rifugio tra le montagne, e lavoro in una fattoria; erano in attesa di rimpatriare. Un sesto romeno, complice dei connazionali, e' ancora ricercato. Movente dell'omicidio, secondo quanto stato illustrato dal maggiore del carabinieri, Rino Coppola, ''e' una rapina pianificata in Romania. Quattro dei romeni erano arrivati a Roma per mettere a segno un 'colpo facile'''. Onofri, un passato da muratore, dopo essere andato in pensione, aveva deciso di dedicarsi alla pastorizia su un terreno di via Appia Nuova. Li' viveva in una roulotte, mentre moglie e figli avevano preferito rimanere nella casa di famiglia a Ciampino. Chiara l'organizzazione dell'omicidio. Uno dei romeni era in Italia da tempo ed aveva avuto notizie che Onofri per il quale in passato aveva anche lavorato - era in possesso di 16mila euro; i complici arrivarono come 'sostegno' all'azione. Mai avrebbero immaginato che il pastore era in possesso di una pistola scacciacani e che avrebbe esploso dei colpi. La situazione quella notte degenero' e sfocio' in una violenta aggressione.
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