MEDITERRANEO: CALABRIA CAPOFILA NEL PROGETTO ''MED IN ITALY'' SCAMBI TECNOLOGICI NEL SETTORE EDILE CON I PAESI DELLA SPONDA SUD ED EST Reggio Calabria, 27 giu. - (Adnkronos) - Si chiama ''Med in Italy - costruire sostenibile nel Mediterraneo'' il progetto pilota che vede impegnate nove Camere di Commercio di tutta Italia, con Reggio Calabria capofila, che si propone di far incontrare imprenditori italiani e della sponda sud ed est del Mediterraneo nel settore dell'edilizia e dell'arredo. Reggio Calabria ospitera' tre giorni di incontri e workshop che si propongono la creazione di un laboratorio permanente coinvolge anche le Camere di Commercio di Cosenza, Genova, Matera, Messina, Milano, Pisa, Ragusa e Vibo Valentia con gli operatori provenienti da Marocco, Egitto, Tunisia, Algeria e Turchia. Le linee guida sono state presentate questa mattina in una conferenza stampa in cui il presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, Lucio Dattola, ha spiegato che l'obiettivo del progetto ''non e' quello solito del do ut des, cioe' pensare cosa possiamo dare a loro e cosa loro possono dare a noi, ma vogliamo favorire lo scambio di tecnologia, innovazione, know how e saperi in quei Paesi in cui nei prossimi anni si stima un forte sviluppo dell'urbanizzazione''. Il progetto coinvolge l'universita' di Reggio Calabria, che porta proprio il nome di ''Mediterranea''. Lo ha ricordato il rettore Massimo Giovannini, il quale ha sostenuto che ''oggi c'e' una situazione nuova nel Mediterraneo, che deve essere vista come un'opportunita' per l'Italia e la Calabria, geograficamente posizionate proprio al centro del bacino''. Secondo il rettore dell'universita' reggina ''mondo del lavoro, politica e cultura sono le tre gambe su cui devono camminare iniziative di questo tipo. Le imprese per il loro know how, la politica per la rete istituzionale, l'universita' per il trasferimento tecnologico e dei saperi''. Il segretario generale della Camera di Commercio di Reggio, Antonio Palmieri, ha illustrato i due obiettivi che costituiscono anche i panel di discussione che si svolgeranno domani e dopodomani all'universita' Mediterranea. Il primo e' la sostenibilita' dello sviluppo urbano e rurale, il secondo e' la citta' mediterranea come sintesi delle dinamiche che coinvolgono il bacino.
USTICA:NUOVO TESTIMONE, DUELLO AEREO SULLA SILA IL 27 GIUGNO (ANSA) - ROMA, 27 GIU - A 31 anni dalla strage di Ustica un nuovo testimone racconta per la prima volta il duello aereo che si svolse nei cieli della Calabria, a Sellia Marina, in provincia di Catanzaro. Quella sera il testimone, che ha chiesto riservatezza sulla sua identità ma che é pronto testimoniare davanti ai magistrati, vide aerei che vicino Crotone si inseguivano e sparavano. Secondo i raffronti fatti successivamente, il testimone vide due F-16 senza insegne e coccarde, di colore verde mimetico. Tutti volavano a bassissima quota. ''Guardavamo in direzione di Sersale e in lontananza, proprio verso la Sila, si vedevano come dei fuochi d'artificio. La cosa strana era che erano solamente orizzontali: raffiche velocissime che avevano lo stesso colore della luce emessa dalle lampadine a filamento, e quei bagliori sono durati almeno un minuto. Ho guardato meglio, c'era ancora luce, e ho visto che c'erano degli aerei in salita verso Crotone: ho avuto la sensazione che uno rincorresse l'altro sparandogli. Dopo alcuni minuti, forse cinque, ma anche meno, ne ho visti altri due, li ho sentiti arrivare alle mie spalle, potrebbero aver sorvolato Catanzaro, venivano da Sud-Sud-Ovest. Volavano a bassissima quota, a pelo d'acqua e paralleli in direzione di Capo Rizzuto''."Quelli sul mare - ha spiegato il testimone a Fabrizio Colarieti, che stamane pubblica tutto sul blog "Notte Criminale'' - erano dei caccia militari, colore verde mimetico e sotto le ali non avevano coccarde. Negli anni successivi mi sono documentato, ho guardato decine di foto, per me erano due F-16. Poi mi hanno detto che di quel colore li avevano solo gli israeliani''. E gli aerei sulla Sila? ''Non le so rispondere, erano troppo lontani, ma sono certo che tra loro c'é stato un duello e in quello stesso contesto i due F-16 hanno avuto un ruolo''.
CALABRIA/REGIONE: 30/6 FORUM ARPACAL SU BALNEAZIONE (ASCA) - Catanzaro, 27 giu - Anche per il 2011 l'Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Calabria) ha organizzato il Forum regionale sulla Balneazione, quest'anno giunto alla sua quarta edizione, che si terra' a Reggio Calabria il 30 giugno, a partire dalle ore 9:30, nella Sala ''Giuditta Levato'' del Consiglio regionale della Calabria. L'Arpacal, ente strumentale di supporto tecnico-scientifico della Regione Calabria, ha, infatti, tra i suoi principali compiti quello di censire e monitorare i fattori di pressione ambientale, come quelli che incidono sul mare calabrese. Il programma della giornata, quindi, spaziera' dalle attivita' che l'Arpacal ha svolto e sta svolgendo nel monitoraggio marino - costiero nonche' al controllo della balneabilita' delle coste. Proprio in riferimento a quest'ultima attivita', i dati sulla balneabilita' delle coste vengono trasmessi direttamente dall'Arpacal al ministero della Salute, che li rende consultabili al pubblico sul sito web www.portaleacque.it Interverranno ai lavori: Francesco Talarico, Presidente del Consiglio regionale della Calabria; Giuseppe Scopelliti, Presidente della Giunta regionale della Calabria; Francesco Pugliano, Assessore alle Politiche dell'Ambiente della Regione Calabria; Vincenzo De Luca, Comandante della Direzione Marittima di Reggio Calabria; Marisa Faga', Presidente CdA Arpacal e Sabrina Santagati, Commissario Arpacal.
'NDRANGHETA: SASO (PDL), PERQUISITO PERCHE' INCONTRAI GANGEMI (AGI) - Genova, 27 giu. - "I miei uffici sono stati perquisiti dai carabinieri del Ros che sono arrivati da me stamattina molto presto. Naturalmente tutto cio' accade perche' l'anno scorso incontrai Gangemi". Sono le prime dichiarazioni rilasciate stamani dal consigliere regionale della Liguria per il Pdl, Lorenzo Saso, indagato nell'ambito dell'inchiesta "Maglio 3" che stamani ha condotto in carcere 12 persone in tutta la Liguria considerate affiliate alle cosche 'ndranghetiste di Reggio Calabria. "Cio' che mi viene contestato e' l'articolo 86 del dpr 16 maggio 1960, n. 570 - ha specificato il consigliere stringendo fra le mani l'avviso di garanzia consegnatogli dai militari del Ros - in estrema sintesi mi si contesta di avere promesso dei favori in campagna elettorale carpendo cosi' la fiducia dell'elettore". Lorenzo Saso era gia' stato coinvolto nell'indagine 'Crimine' che nel luglio scorso condusse 300 presunti affiliati alla 'ndrangheta in carcere. Alcune sue conversazioni e incontri con Domenico 'Mimmo' Gangemi, considerato dagli inquirenti il boss della 'ndrangheta in Liguria e agli arresti dal 13 luglio 2010, erano stati documentati dagli inquirenti. Saso si e' detto disponibile a fornire ulteriori chiarimenti nell'arco della giornata non sottraendosi ai cronisti.
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