Ricordate questo video? Eravamo rimasti a un decurtisiano “Onorevole, ma mi faccia il piacere!” per deprecare alcuni atteggiamenti assunti da un consigliere della regione Calabria che, per comodità, abbiamo chiamato con l’appellativo di Consigliere Impertinente (dalle iniziali, C.I.). Adesso, o noi di Reggio Italia inchieste siamo particolarmente fortunati a cogliere in castagna il consigliere regionale, oppure certi comportamenti off-limits sono così usuali che quelli nei quali ci siamo imbattuti rappresentano la routine per quest’uomo dagli alti compiti istituzionali.
E così, dopo aver palesato una certa insofferenza alle file in pizzeria, essersi dimostrato un vero talento nella guida spericolata, il Consigliere Impertinente, sempre a bordo della sua Mercedes blu, ha dato prova di disprezzo delle regole.
Siamo nel quartiere di S. Caterina, Reggio Calabria, ore 22 circa. Percorrendo la via Esperia (quella che si imbocca uscendo dalla A3), notiamo in lontananza un’auto che procede in senso vietato e che quindi ci viene incontro. “Sarà il solito ragazzino…” pensiamo. Passano i secondi e l’auto non accenna a fermarsi. “Forse è un ubriaco… O un forestiero che non sa di camminare in senso vietato…”, pensiamo ancora. Finalmente (si fa per dire), lo incrociamo proprio davanti ai giardini adiacenti la scuola primaria. “Onorevole!” qualcuno grida mentre l’auto, proprio davanti a noi, finalmente svolta (imboccando una via in senso vietato, naturalmente). Non potevo credere ai miei occhi: ancora una volta lui! Ma siamo proprio così fortunati?
In verità, nutriamo forti sospetti sulla condotta usuale del consigliere. E questi politici dovrebbero essere la pietra su cui costruire il rilancio della Calabria? Ma se lo sprezzo delle regole e la mancanza di rispetto per gli altri sono la norma, cosa mai dovremmo aspettarci dal Consigliere Impertinente?
Possibile che quest’uomo, in tanti anni, abbia scalato le gerarchie politiche cittadine e regionali comportandosi in tal modo?
Se la popolazione reggina e calabrese ha questi esempi, come mai potrà cambiare la propria mentalità? Il messaggio inviato è semplice: io sono l’onorevole e in virtù di questo onnipotente. Quindi è il potere la discriminante. Se non sei nessuno, stai in silenzio e subisci. Al massimo ti chiedo il voto che tu, soggetto inferiore e bisognoso, mi darai. Perché io ho il potere e io posso servirmene per aiutarti o distruggerti.
È questo il senso? Come mai potremo affrancarci da certe logiche, rialzare la testa, se un consigliere non si disturba a svoltare con l’auto per imboccare la via giusta (per inciso, le due strade parallele alla Esperia, via Italia e via Enotria, potevano fare al caso del consigliere) e ostenta il proprio status di super partes?
Siamo stanchi di assistere a questi abusi, piccoli o grandi che siano, perché sono sintomo inequivocabile di un malcostume e una mentalità deprecabili che ci condannano ad essere la regione più arretrata d’Europa.
Reggio Italia Inchieste, invita tutti i lettori a scrivere a red.italiainchieste@libero.it per raccontare episodi simili e segnalare casi di sfruttamento della propria posizione allo scopo di prevaricare gli altri e ignorare le regole. Inizieremo noi a denunciare chi compie tali comportamenti che, pur non avendo rilevanza giuridica significativa, rappresentano il fardello culturale che da troppo tempo la Calabria si porta dietro. Chiediamo così al consigliere regionale in questione che, auspico, si riconosca, di avere maggior rispetto delle regole e dei propri concittadini, perché nei suoi reiterati atteggiamenti c’è ben poco di Onorevole.
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