E' davvero sorprendente quanto gratuita la stucchevole presa di posizione pubblica assunta da "Energia Pulita" contro il nostro segretario provinciale, avv. Lorenzo Fascì, e contro il nostro Partito. E' del tutto evidente che il consigliere comunale Massimo Canale, ex Psdi, ex Sdi, ex PdCI, oggi nel gruppo Misto, domani chissà in quale altro partito, non si sia accorto del grave danno politico che ha prodotto nel centrosinistra reggino per l'ostinato capriccio dettato da un puerile protagonismo, poiché di questo si è trattato, di volersi candidare, a tutti i costi, sindaco della città. Ebbene, il modesto risultato, un deludente 28%, ottenuto da Canale, al di là degli alibi e della propaganda, non dovrebbe lasciare scampo ad un'attenta analisi che non accetta scuse o sciocche giustificazioni.
Infatti, il 28% è soltanto il 3% in più dei voti conseguiti da Lamberti Castronuovo che, fra l'altro, si confrontava con Scopelliti nel 2007, ed è, addirittura, molto sotto il risultato del 33% dei voti conquistati nella città di Reggio dal candidato del centrosinistra alla presidenza della Provincia, Giuseppe Morabito, nelle contestuali elezioni provinciali. Quindi lo stesso giorno gli stessi elettori di centrosinistra hanno dato moltissimi più voti a Morabito rispetto alla candidatura di Canale.
Nonostante i vari tentativi di nascondere la realtà uscita dalle urne è del tutto evidente che la candidatura di Canale, dopo oltre un anno di campagna elettorale, ha prodotto, senza se e senza ma, un flop clamoroso e irrecuperabile.
Inoltre, come si può facilmente verificare l'abbraccio del PD con Canale è stato assolutamente mortale: il PD alle comunali crolla al 9%, mentre alle provinciali raggiunge il 18 %, quindi il doppio dei voti.
Pertanto, le macerie del centrosinistra reggino sono tante e pesanti.
Del resto, oggettivamente, come si può parlare di centrosinistra senza la presenza, in una coalizione che si definisce tale, del PdCI, di IdV e di Sel, i quali, come noto, hanno costituito nelle recenti elezioni comunali un'aggregazione di sinistra, progressista e legalitaria?
E' fuor di dubbio che lo spirito e il sentimento unitario sono elementi scritti nel dna dei Comunisti Italiani e, certamente, non sarà un trasformista e voltagabbana a poterli giudicare. Un personaggio, bisogna ricordare, che ha avuto tanto, tantissimo, dal PdCI, senza mai dare nulla in cambio.
Siamo, quindi, assolutamente unitari e lavoriamo con determinazione per recuperare le condizioni dell'unità. In tal senso crediamo che il centrosinistra debba ripartire da zero per ricostruire un sentire comune e per ridare speranza e futuro ad una prospettiva di cambiamento.
E' ovvio che la pre-condizione, necessaria ed imprescindibile, per ragionare unitariamente è rappresentata dal totale azzeramento di capetti e pseudo-leadership che non hanno alcun senso e sono assolutamente antitetiche con la posta in gioco e con la possibilità di rilanciare un processo unitario. Sotto questo profilo sembra, non solo a noi, davvero ridicolo il tentativo di far ripartire il cosiddetto "pulmino del cambiamento", a 45 giorni dalle elezioni comunali, pensando in tal modo di poter condizionare e ipotecare 5 anni prima le scelte del futuro che dovranno essere fatte per costruire un centrosinistra vincente nella città.
E', pertanto, necessario un profondo rinnovamento: una sorta di opzione-zero.
Nonostante i vari tentativi di nascondere la realtà uscita dalle urne è del tutto evidente che la candidatura di Canale, dopo oltre un anno di campagna elettorale, ha prodotto, senza se e senza ma, un flop clamoroso e irrecuperabile.
Inoltre, come si può facilmente verificare l'abbraccio del PD con Canale è stato assolutamente mortale: il PD alle comunali crolla al 9%, mentre alle provinciali raggiunge il 18 %, quindi il doppio dei voti.
Pertanto, le macerie del centrosinistra reggino sono tante e pesanti.
Del resto, oggettivamente, come si può parlare di centrosinistra senza la presenza, in una coalizione che si definisce tale, del PdCI, di IdV e di Sel, i quali, come noto, hanno costituito nelle recenti elezioni comunali un'aggregazione di sinistra, progressista e legalitaria?
E' fuor di dubbio che lo spirito e il sentimento unitario sono elementi scritti nel dna dei Comunisti Italiani e, certamente, non sarà un trasformista e voltagabbana a poterli giudicare. Un personaggio, bisogna ricordare, che ha avuto tanto, tantissimo, dal PdCI, senza mai dare nulla in cambio.
Siamo, quindi, assolutamente unitari e lavoriamo con determinazione per recuperare le condizioni dell'unità. In tal senso crediamo che il centrosinistra debba ripartire da zero per ricostruire un sentire comune e per ridare speranza e futuro ad una prospettiva di cambiamento.
E' ovvio che la pre-condizione, necessaria ed imprescindibile, per ragionare unitariamente è rappresentata dal totale azzeramento di capetti e pseudo-leadership che non hanno alcun senso e sono assolutamente antitetiche con la posta in gioco e con la possibilità di rilanciare un processo unitario. Sotto questo profilo sembra, non solo a noi, davvero ridicolo il tentativo di far ripartire il cosiddetto "pulmino del cambiamento", a 45 giorni dalle elezioni comunali, pensando in tal modo di poter condizionare e ipotecare 5 anni prima le scelte del futuro che dovranno essere fatte per costruire un centrosinistra vincente nella città.
E', pertanto, necessario un profondo rinnovamento: una sorta di opzione-zero.
Prendiamo atto e valutiamo con attenzione il fatto che il gruppo consiliare del PD al Comune è formato da tre giovani professionisti alla prima esperienza amministrativa che, a nostro avviso, rappresentano una risorsa con la quale confrontarsi positivamente e serenamente per la ricostruzione del disastrato centrosinistra reggino.
Auspichiamo, pertanto, uno sforzo generale caratterizzato da scelte chiare ed inequivocabili affinché il nuovo vento che, dopo le elezioni amministrative e dopo i referendum, soffia nel resto del paese possa finalmente giungere anche a Reggio ed in Calabria.
Noi faremo, fino in fondo, la nostra parte. Ci auguriamo che anche gli altri procedano nella stessa direzione.
Auspichiamo, pertanto, uno sforzo generale caratterizzato da scelte chiare ed inequivocabili affinché il nuovo vento che, dopo le elezioni amministrative e dopo i referendum, soffia nel resto del paese possa finalmente giungere anche a Reggio ed in Calabria.
Noi faremo, fino in fondo, la nostra parte. Ci auguriamo che anche gli altri procedano nella stessa direzione.
LA SEGRETERIA PROVINCIALE
PdCI DI REGGIO CALABRIA
PdCI DI REGGIO CALABRIA
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