(ANSA) - CATANZARO, 8 GIU - Le polemiche a cui ha fatto riferimento il Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, nella sua dichiarazione odierna hanno trovato oggi un eco con un articolo di Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera. Stella fa anche riferimento ad una serie di prese di posizione comparse sul Quotidiano della Calabria tra cui una del professor Salvatore Settis. Quest'ultimo aveva affermato che ''lo spot che arrossendo di vergogna ci tocchera' vedere in tv nelle prossime settimane esibisce i due venerandi Bronzi trasformati in giovanottoni volgarissimi e abbronzati, degni del seguito di Cetto La Qualunque, che fanno a pari e dispari esibendo chiappe e quant'altro''. Stella, nel suo articolo, scrive che ''I Bronzi di Riace in versione giovanottoni che nella pubblicita' della Calabria fanni 'pari montagna, dispari mare' mostrando chiappe e pudenda come due bulli di un club nudista hanno lasciato molti calabresi a bocca aperta: 'Ma e' questo il modo di trattare due capolavori?'''. Stella cita poi un appello sottoscritto dall'archeologo Battista Sangineto e scrive che ''dopo aver citato Antonio Albanese definendo lo spot 'qualunquemente autodenigratorio' di che in quel filmino i nobili bronzi sembrano dei 'tamarri'''.
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