Roma, 11 GIU (Il Velino) - L'Antitrust ha chiesto alla Regione Calabria di abrogare espressamente "sia per ragioni di ordine sistematico" e sia per una "maggior chiarezza sul regime oggi vigente in Calabria" la legge regionale che riguarda la distribuzione dei carburanti. In sintesi la normativa regionale stabilisce per le aree di servizio delle tratte autostradali situate nella regione, l'obbligatorieta' dell'affidamento congiunto dei servizi oil e non oil, unitamente alla riserva di spazi per la commercializzazione di prodotti tipici locali - da svolgersi su superfici non inferiori a 150 m2 - con preferenza per i preesistenti gestori degli impianti di distribuzione carburanti. Questa norma, secondo la segnalazione dell'Antitrust contenuta nell'ultimo bollettino, tuttavia e' in disaccordo con la legge 133 del 2008 che garantisce come "l'installazione e l'esercizio di un impianto di distribuzione di carburanti non possono essere subordinati alla chiusura di impianti esistenti ne' al rispetto di vincoli, con finalita' commerciali, relativi a contingentamenti numerici, distanze minime tra impianti e tra impianti ed esercizi o superfici minime commerciali o che pongono restrizioni od obblighi circa la possibilita' di offrire, nel medesimo impianto o nella stessa area, attivita' e servizi integrativi". Ma anche con la Circolare della regione Calabria del 1° aprile 2009 emanata subito dopo la legge n. 133/08, nella quale si evidenziava che "le disposizioni regionali, qualora contenenti vincoli e restrizioni all'accesso e all'esercizio per l'attivita' di distribuzione dei carburanti, sono in contrasto con le disposizioni statali sopravvenute" devono "essere disapplicate dal momento dell'entrata in vigore della legge di conversione del D.L. 112/2008". Tuttavia, la Circolare, secondo l'Antitrust "pare nelle conclusioni aver ristretto" l'applicabilita' della legge statale "ai soli nuovi impianti, la' dove la medesima norma statale aveva fatto piu' ampiamente riferimento all'installazione ed esercizio degli impianti di distribuzione di carburanti, riferendosi, pertanto, anche agli impianti esistenti e gia' affidati in sub-concessione". Da qui ne consegue, rileva l'Antitrust che per ragioni di ordine sistematico e' "anomalo che una circolare possa emendare una legge" e invece per garantire una "maggior chiarezza" sul regime oggi vigente in Calabria "sarebbe preferibile un'abrogazione espressa" delle normative vigenti nella Regione.
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