Reggio Calabria, 19 ago. - (Adnkronos) - La Calabria e il Parco nazionale dell'Aspromonte ricordano il ferimento di Giuseppe Garibaldi sull'Aspromonte avvenuto 150 anni fa. Era il 29 agosto 1862 quando il generale Giuseppe Garibaldi rimase ferito. Il condottiero era partito da Caprera con l'intenzione di arrivare a Roma con tremila volontari ed era sbarcato in Sicilia a due anni dalla spedizione dei Mille. A chi tra le camicie rosse chiedeva il motivo di quella nuova avventura, lui rispondeva: ''Andiamo verso l'ignoto. Dopo, sara' quel che sara'''. Il generale era arrivato a Palermo accolto trionfalmente e parlo' alla popolazione usando parole dure. Infiammo' i siciliani, che pendevano dalle labbra dell'eroe dei due mondi, contro Napoleone e aizzandoli a un nuovo Vespro. Il prefetto Pallacivino non fece nulla, cosa che indusse a pensare che il re Vittorio Emanuele appoggiasse la nuova impresa di Garibaldi. E' a Marsala che alla fine del suo discorso si levo' il grido ''O Roma, o morte'' che tanto piacque al generale da farlo suo e ripeterlo nelle tappe successive.
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