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venerdì 24 agosto 2012

ADICO: BENZINA SOPRA I 2 EURO AL LITRO È RECORD PER LA RETE ORDINARIA



23 agosto 2012
Massimo storico per il prezzo del servito fuori dalle autostrade. Le punte più alte al centro Italia e in Toscana: 2,008 euro, come dimostrano i dati rilevati da Quotidiano Energia. ll tutto alla vigilia del penultimo weekend di sconti ai self service. E il governo francese pensa a un taglio alle accise sui carburanti
È record per il prezzo della benzina che ha superato i 2 euro al litro, massimo storico per la rete ordinaria, cioè fuori dalle autostrade. Il “record registrato oggi in alcune regioni” emerge dai dati di Quotidiano Energia, che rileva “le punte massime”, a 2,008 al litro, “nel centro Italia e, segnatamente, in Toscana”. I dati sono disponibili sul sito dell’osservatorio prezzi e tariffe dei carburanti del Ministero dello Sviluppo Economico.
“Scontato da tempo il record del caro carburanti in autostrada, la vera novità è il raggiungimento del massimo sul ‘servito’ della rete ordinaria, che è stato registrato oggi per la benzina in alcune regioni (complice il gioco delle addizionali) con punte ben superiori ai 2 euro/litro che mandano in soffitta i primati della scorsa primavera”.
A mettere mano ai prezzi raccomandati “sono state oggi Eni (+1,6 Cent /litro e +1,0 sul diesel), Tamoil (+1 Cent /litro solo sulla verde) e Api IP con un ritocco di 0,5 Cent anche in questo caso solo sulla benzina”. Le punte massime ormai, per la benzina a 2,008 euro/litro nel Centro Italia e in Toscana, sono invece per il diesel fino a 1,843 euro/litro al Sud Italia. Più nel dettaglio, secondo quanto risulta in un campione di stazioni di servizio che rappresenta la situazione nazionale , “i prezzi medi serviti sono oggi a 1,920 per la benzina, 1,803 per il diesel e 0,784 per il Gpl”.
A livello paese “il prezzo medio praticato della benzina (sempre in modalità servito) va da 1,906 di Tamoil a 1920 di Eni e Totalerg (no logo a 1819). Per il diesel si passa da 1,797 di Esso a 1803 di Eni, IP e Shell (no logo a 1695)”.
La situazione, spiega Quotidiano Energia, “tiene conto della crescita delle quotazioni internazionali, il tutto alla vigilia del penultimo week end di sconti self, che renderà sempre più divaricato l’andamento del mercato carburanti nazionale”.
Dai dati dell’Osservatorio Prezzi carburanti del Ministero dello Sviluppo Economico, emerge poi come in alcune aree di servizio – a causa del sovrapprezzo autostradale e delle accise regionali – i prezzi della benzina senza piombo in modalità servito abbiano toccato i 2,06 euro, mentre il gasolio – con un top di 1,96 euro litro – si ferma a un passo dalla soglia dei 2 euro. Ben oltre quota 1 euro (con un record anche a 1,09 euro il kg) anche il metano mentre il Gpl in Campania raggiunge valori di 0,94 euro, tornando vicino ai massimi della scorsa primavera.
Un vero e proprio salasso attende poi quei consumatori che utilizzano le benzine ‘speciali’ ad alto numero di ottani, in grado di fornire prestazioni migliori: in un caso, in Lombardia si raggiunge il valore recordi di 2,21 euro il litro, una cifra che porta la spesa per il pieno di una utilitaria oltre quota 100 euro.
Coldiretti: “Situazione insostenibile, anche per l’agricoltura”. “Il record del prezzo del pieno di benzina per una automobile media (50 litri) che ha raggiunto i 100 euro ha un effetto valanga sulla spesa delle famiglie in un Paese come l’Italia dove l’88% delle merci viaggia su strada”, commenta Coldiretti dopo i nuovi record toccati dal prezzo della benzina. Al litro, “ha addirittura superato del 50% quello di un litro di latte fresco ed è pari a quello di un chilo di pesche”. Per Coldiretti “una situazione insostenibile che sommata all’aumento complessivo dei costi energetici per le bollette di luce e gas mette a rischio la ripresa dell’economia”. A subire gli effetti del caro carburanti “anche le imprese agricole che in questo momento consumano grandi quantità di gasolio per garantire l’irrigazione nei campi per salvare le coltivazioni agricole dal caldo e dalla siccità. L’aumento dei costi energetici colpisce in realtà l’intero sistema agroalimentare, produzione, trasformazione e distribuzione, dove si stima che i costi di trasporto e della logistica siano circa un terzo del totale”.
Governo francese: “Tagli alle accise sui carburanti”. Intanto il primo ministro francese Jean-Marc Ayrault ha assicurato che il governo interverrà per introdurre un taglio “temporaneo” e “modesto” delle tasse sui carburanti dopo l’impennata dei prezzi alla pompa. In Francia l’aumento del costo della verde ha raggiunto gli attuali 1,6 euro per litro, a fronte dell’1,5 dei mesi scorsi e il Paese transalpino ha deciso di varare una normativa volta a regolamentare i rincari alla pompa dei carburanti, ponendo un tetto di circa un 1 e mezzo per la benzina e di 10 centesimi più basso per il gasolio. “Per il momento sarà una semplice riduzione. Sarà modesta e temporanea”, ha spiegato Ayrault al canale di notizie Bfmtv. Il ministro ha anche chiesto “ai produttori e distributori di fare uno sforzo” per ridurre i prezzi dei carburanti, aggiungendo che il governo sta preparando un meccanismo permanente volto a regolarli. Il ministro delle finanze Pierre Moscovici, intanto ha programmato un incontro con le compagnie petrolifere e le associazioni dei consumatori per la fine del mese.
Il quotidiano “Le Figaro”, dal canto suo, aveva oggi denunciato che la benzina senza piombo veniva venduta a Parigi ad oltre 2,05 euro al litro.
Fonte: repubblica.it 

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