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mercoledì 22 agosto 2012

Mare Calabria - Goletta Verde di Legambiente: “I problemi della depurazione sono noti da decenni”


Legambiente presenta una selezione di articoli e di segnalazioni
fatte dai bagnanti sul mare sporco

Il nostro obiettivo è spronare le istituzioni a un immediato e capillare intervento sulla depurazione, atto dovuto e non più prorogabile.
Imputare a Goletta Verde il calo delle presenze turistiche è ridicolo.
Segnalazioni e articoli sul mare sporco imperversano, a prescindere dal nostro monitoraggio”.


Condizioni che anno dopo anno peggiorano invece di migliorare, scarichi non depurati che arrivano in mare portando rifiuti e schiume: è questo il leitmotiv delle innumerevoli segnalazioni pervenute da cittadini calabresi e turisti al servizio SOS Goletta e che oggi Legambiente rende pubbliche.
Miasmi fognari, perenni strisce marroni, liquami galleggianti e scarichi sospetti: sono queste le frasi più ricorrenti dei cittadini che denunciano, non da ieri ma da anni, fenomeni di inquinamento nel mare calabrese e che mettono le foci di fiumi e torrenti sul banco degli imputati.
Insieme a queste segnalazioni, Legambiente Calabria e Goletta Verde hanno raccolto anche una copiosa rassegna stampa relativa ai soli primi venti giorni di agosto, dove le notizie sul mare sporco, escludendo le notizie relative al monitoraggio scientifico della Goletta, sono davvero numerose. Dal primo al 20 agosto, troviamo almeno un articolo al giorno che denuncia: “Il mare sporco affossa la stagione turistica” o “Mare sporco, arrivano altre immagini eloquenti; I lettori: in cosa fanno il bagno i nostri figli?”

“Abbiamo voluto raccogliere e rendere pubbliche alcune delle numerose segnalazioni che cittadini e turisti che ci sono pervenute durante la stagione balneare e alcuni titoli di articoli che ogni giorno appaiono sui quotidiani calabresi, a prescindere dagli esiti del monitoraggio di Goletta Verde – commenta Franco Falcone, Presidente di Legambiente Calabria. Questo perché Goletta Verde non può diventare il capro espiatorio di una situazione più che nota, per la quale non ci si può permettere di spendere energie in sterili polemiche ma che dovrebbe spingere, piuttosto, a risolvere senza ulteriori deroghe i pesanti problemi della depurazione in Calabria. È ridicolo prendersela con la nostra associazione, accusata di essere la causa del calo dell’afflusso turistico che invece va attribuito ai decenni di mancata gestione della depurazione e a una politica fondata su continui rimpalli di responsabilità – dichiara Falcone. Il nostro intento non è mai stato quello di denigrare la Calabria. Siamo i primi ad amare la nostra terra. Al contrario, vogliamo sollecitare un rapido ed efficace intervento sul sistema depurativo, che riflette le sue carenze anche sulla balneazione e che non è più procrastinabile. Solo in questo modo la Calabria potrà rilanciare una sana economia turistica e far godere a cittadini e turisti il mare pulito che meritano”.

Goletta Verde ricorda poi i dati resi noti dalla Guardia Costiera a fine maggio, di cui la Regione ha già abbondantemente preso atto: solo nel 2012 su 116 depuratori totali, 94 non hanno autorizzazione allo scarico, 23 sono stati sequestrati, 13 sono inattivi, 54 non sono conformi alle norme nazionali, 47 hanno gravi problemi manutentivi. Situazione identica per quanto riguarda la rete fognaria: 20 pompe di sollevamento sono inattive, 6 condutture sono intasate o danneggiate. Ben 58 gli illeciti penali già accertati, 103 quelli amministrativi.

Pur senza voler mettere in discussione le buone intenzioni e gli impegni assunti dalla giunta Scopelliti, va segnalato come questi finora non si siano tradotti in risultati significativi. Visto che la disponibilità finanziaria per mettere mano al sistema della depurazione esiste, a partire dai 217 milioni individuati attraverso i fondi CIPE, crediamo doveroso spiegare ai calabresi e ai turisti quali possano essere le responsabilità o le difficoltà reali per cui i progetti non vengono realizzati efficacemente.

Quello della depurazione è un problema confermato anche dai dati Istat, che indicano la copertura di un adeguato servizio di depurazione (ovvero con impianti di trattamento secondario e terziario come previsto dalle direttive europee in materia) solo per il 49,9% degli abitanti equivalenti.
Su questo è necessaria una precisazione in merito alle recenti dichiarazioni dell’Assessore Pugliano circa la contestazione dei dati Istat (novembre 2009) sul servizio di depurazione della regione. Quei dati, frutto di un’elaborazione Legambiente su dati più che ufficiali, si riferiscono a 2 milioni di abitanti equivalenti e se fosse sfuggito l’aggettivo, specifichiamo che gli abitanti equivalenti totali urbani (Aetu) di una regione, sono la somma di popolazione residente, popolazione presente non residente, lavoratori e studenti pendolari, posti letto di alberghi, campeggi e alloggi per turisti, ecc, ecc.

“Le analisi di Goletta Verde non hanno fatto altro che certificare con i dati quello che tanti cittadini e turisti ogni giorno denunciano – aggiunge Giorgio Zampetti, responsabile scientifico nazionale Legambiente -, ovvero i numerosi casi di inquinamento delle acque che interessano il mare calabrese e che costituiscono l’unica vera minaccia per il turismo e per la valorizzazione di questa regione. Ci auguriamo che il grande impegno messo in campo in questi giorni nel criticare in maniera spesso infondata i dati diffusi da Legambiente, alimentando la confusione e il senso d’incertezza in cittadini e turisti, sia dedicato nei prossimi mesi a colmare le gravi lacune che ancora insistono sul sistema depurativo. Su questo siamo pronti e disponibili ad avviare un percorso costruttivo di collaborazione e proposta. Legambiente, infatti, si occupa di mare non solo in estate. I nostri dossier, puntuali e propositivi sulla depurazione calabrese, sono stati presentati nella stagione invernale.  Evidentemente però non hanno sollevato la dovuta attenzione da parte delle Istituzioni calabresi e di alcuni organi di stampa che ora sono pronti a indicarci come nemici della Calabria. La Goletta Verde di Legambiente, piaccia o no, - conclude Zampetti - è un rigoroso termometro estivo, per conto dei cittadini, di quanto è stato fatto di recente rispetto a quanto sollecitato nelle passate stagioni.”

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