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sabato 25 agosto 2012

ADICO - GOVERNO: “OGNI ENERGIA PER LA CRESCITA”. LIBERALIZZAZIONI PER POSTE, SANITÀ E CULTURA




25 agosto 2012
Recupero del gap infrastrutturale, anche attraverso l’attrazione di capitali privati; spinta all’innovazione tecnologica e all’internazionalizzazione delle imprese; creazione di un contesto favorevole alla nascita di start up, soprattutto da parte dei giovani; investimenti nel capitale umano promuovendo l’apprendimento permanente e valorizzando il merito; riduzione degli oneri burocratici a favore di cittadini e imprese; attenzione a una crescita sostenibile ed eco-compatibile; nuove liberalizzazioni e legge anticorruzione.
Il consiglio del Ministri di oggi ha chiamato il governo Monti a riflettere su come mobilitare le energie per raggiungere l’obiettivo della crescita, raccogliendo proposte concrete settore per settore.
La seduta è stata introdotta dal ministro per lo Sviluppo economico, Corrado Passera, che ha fatto il punto sulle politiche già avviate e in parte realizzate dal suo dicastero e ha prospettato le direttrici che creeranno le condizioni strutturali “affinchè il Paese torni a crescere e ad essere competitivo”. Durante la seduta, il governo ha detto inoltre che intende “approvare in via definitiva il disegno di legge “anticorruzione” “. E ha dato il via libera a un nuovo concorso per 11.892 docenti, il primo dal 1999. La pubblicazione, riferisce il Miur, è prevista per il 24 settembre.
Produttività e Agenda digitale. La via maestra è quella di inserire in un sistema ingessato più efficienza, più produttività, più competitività. Nei prossimi mesi, la sfida sarà quella di rafforzare la strategia al fine di sollecitare le principali leve del sistema economico nazionale accrescendo la produttività e aprendo nuove opportunità di impresa e lavoro secondo gli obbiettivi posti dalla Strategia Europa 2020. In questo quadro, il primo campo di intervento sarà l’avvio di un programma di radicale innovazione tecnologica del Paese, attraverso l’applicazione -secondo anche quanto previsto in sede comunitaria – dall’Agenda Digitale. Un ulteriore elemento di stimolo allo sviluppo sarà rappresentato dai provvedimenti per creare, anche in Italia, un contesto favorevole alla nascita di nuove imprese start up.
Semplificazione. Ulteriori provvedimenti riguarderanno un considerevole pacchetto di semplificazioni procedurali e autorizzative per le imprese e la facilitazione di investimenti diretti esteri verso il nostro Paese, così da favorire nuovi insediamenti produttivi internazionali sul territorio. Inoltre il Governo intende condurre un’ampia consultazione in materia, così da concludere l’iter procedurale della Strategia Energetica Nazionale. Altro significativo strumento di razionalizzazione e sviluppo territoriale sarà la definizione del Piano Aeroporti che, dopo una fase di consultazione pubblica, sarà approvato entro fine anno. Il Governo spiega anche che occorre proseguire l’attività di drastica riduzione degli oneri amministrativi e la semplificazione degli adempimenti, anche nel settore fiscale.
Nuove liberalizzazioni. Un campo d’azione altrettanto importante è costituito dal programma di liberalizzazioni, per “creare spazi nuovi – si legge nel comunicato del Cdm – per la crescita di autonome iniziative private attualmente bloccate o rese interstiziali da una presenza pubblica invadente e spesso inefficiente (settore postale, beni culturali e sanità)”. Andranno coerentemente attuate quelle già avviate e ne verranno promosse altre in altri settori.
Politica energentica più efficiente. Inoltre è importante, spiega l’esecutivo, impostare una più efficiente politica energetica che aumenti la sicurezza degli approvvigionamenti e contenga il divario di costi per cittadini e imprese rispetto a quelli di altri Paesi dell’Unione. Il governo spiega di voler condurre un’ampia consultazione in materia.
Riduzione del debito pubblico. Ottenere il pareggio di bilancio e aggredire lo stock del debito pubblico libererà risorse e capitali che potranno indirizzarsi all’investimento e rivitalizzare la domanda, si legge ancora nel documento. Nei prossimi mesi l’azione di governo si incentrerà in particolar modo sulla riduzione del debito pubblico, in particolare mettendo in atto gli strumenti creati per procedere alla valorizzazione e successiva dismissione del patrimonio dello Stato, sia degli immobili che delle partecipazioni pubbliche.
Scadenze precise. “Il risultato – ha detto Passera – è una strategia coerente di misure che, nei prossimi mesi, rafforzeranno e completeranno l’azione sin qui condotta per introdurre nel sistema economico italiano più efficienza, più produttività, più competitività, anche alla luce delle raccomandazioni rivolte all’Italia nel quadro del “Semestre europeo” “. A conclusione della discussione, il premier Mario Monti ha chiesto a tutti i ministri l’indicazione precisa delle scadenze per la traduzione in atto delle rispettive iniziative.
“Nessun contrasto con Grilli”. Passera ha anche negato qualunque tipo di contrasto col ministro dell’economia Vittorio Grilli. “Abbiamo sempre trovato soluzioni per investimenti e spese che potevano creare crescita. In nessun modo l’obiettivo del rafforzamento dei conti e quello della crescita devono essere visti come alternativi. Sono uno presupposto dell’altro”.
L’incontro Monti-Visco. L’incontro del Cdm è stato preceduto da un incontro tra Monti e il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, per fare il punto sul’andamento dei mercati finanziari, sulla congiuntura economica e sull’andamento dello spread e dei tassi sul debito pubblico. “C’è stata condivisione su provvedimenti che servono per la crescita e la discussione. Si tratta di un fatto molto importante”, ha commentato il ministro per la Cooperazione internazionale e l’Integrazione, Andrea Riccardi. “La caratteristica di questo governo – ha aggiunto – è la collegialità e questo ci arricchisce molto”.
Stop a versamenti fiscali in aree sisma fino al 30/11. Il Consiglio, oltre a discutere dei vari dossier presentati dai ministri, ha dato il via libera alla proroga della sospensione della tassazione nelle aree terremotate del centro-nord fino al 30 novembre prossimo. La misura dovrebbe essere disposta con decreto ministeriale, che stabilirà anche i criteri per avvalersi della proroga.

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