A prescindere dalle responsabilità, il Movimento Energia Pulita richiama l'urgente attenzione, civica ed istituzionale, sul disagio a carico dei piccoli utenti Rom di Arghillà. Da ieri infatti non usufruiscono più del servizio scuolabus verso le scuole D. Alighieri e Lombardo Radice di Catona. Il servizio veniva prestato dalla società ATAM a fronte di un canone, annuo e forfettario, di 25 euro a bambino e che, considerata la grave situazione di indigenza in cui versano le famiglie dei bimbi residenti in Arghillà, non facciamo fatica a considerare puntualmente disatteso . Allo stesso tempo consideriamo proporzionalmente risibile il totale annuo di 2250 euro di fronte alla possibilità di vedersi garantito il diritto allo studio; possibilità che, se negata o ostacolata, peggiorerà la già grave ghettizzazione del quartiere, con effetti devastanti sulle potenzialità socio integrative degli stessi bambini.
I bambini non si toccano.
Non è difficile pensare quanto l'utenza scolastica influenzi educativamente i ragazzi che difficilmente , per contaminazione ed ambienti, troveranno alternative diverse nel quartiere più degradato e dimenticato della città. Comprendiamo che la difficile situazione finanziaria non permetta all'azienda troppi margini di manovra per quella che è da tempo un'operazione in deroga. Tuttavia in seguito alle recenti maggiorazioni dei costi nei servizi, ricordiamo che in deroga c'è pure la pazienza di una cittadinanza, vessata e stanca, da aumenti non certo in linea con l'inflazione e men che meno con la sostenibile accortezza del buon padre di famiglia che vedrà aumentare del 25% il prezzo del biglietto autobus e del 100% (!!!) quello dei parcheggi.
Bersagliare la parte più debole ed indifesa della nostra società, che stenta nella ricerca di valori solidali proprio perché deve concentrarsi nella sopravvivenza quotidiana, ci richiama dalla tristezza ed all'avvilimento del pre-dissesto a sentimenti molto più vicini al furore. Se fino a ieri ci sembrava di avere visto tutto, oggi abbiamo nuovamente battuto il record della vergona.
Al momento tanti amministratori sono troppo occupati ad allentarsi la cravatta presi da preoccupazioni di altra natura, ma la nostra evidenza è figlia di uno sdegno che non copre la stima e la solidarietà reale per quelle associazioni e per quei cittadini che stanno sostituendo l'istituzione comunale nelle risposte dei fatti e nelle azioni della solidarietà.
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