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martedì 29 novembre 2011

'NDRANGHETA:PIGNATONE,DONNE PORTATRICI DRAMMI NON SOLO REATI

(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 29 NOV - ''Le indagini servono a fare processi e scrivere sentenze, ma sono anche utili per conoscere l'evoluzione e le dinamiche interne della mafia. Le donne di mafia sono portatrici di drammi e di dolori fortissimi e non solo di reati''. A dirlo e' stato il procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone, intervenendo al convegno ''L'altra meta' della 'ndrangheta: le donne, le cosche, il potere''. ''Ma sono anche portatrici - ha aggiunto - di reazioni diverse, come una donna di Seminara, la quale chiama a raccolta i propri figli residenti al nord a rientrare in paese dopo avere assistito al tentativo di omicidio del marito, minacciando di escluderli per sempre dall'albero familiare. O il desiderio - ha proseguito riferendosi a due donne che si sono suicidate dopo avere iniziato a collaborare con la magistratura - di Maria Concetta Cacciola, di Rosarno, e di Santina Buccafusca, del vibonese, che desideravano di vivere liberamente con i figli dopo gli arresti dei mariti''. Il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, intervenendo al convegno, ha sostenuto che ''chi sta nelle istituzioni si sforza, giorno dopo giorno, a costruire percorsi di legalita', lavorando con forte impegno comune e rafforzando cosi' l'azione delle istituzioni stesse. I giovani dimostrano di avere forte capacita' di analisi e discernimento, ed ecco perche' e' necessario il loro coinvolgimento per ridare nuovo slancio e dignita' alla societa' calabrese, i cui sforzi non sono sempre nella dovuta considerazione dal sistema nazionale dell'informazione. Tutti hanno giustamente dato notizia della signora che saluto', davanti la questura di Reggio, il giorno del suo arresto, il boss Giovanni Tegano come 'uomo di pace', insieme a qualche decina di curiosi ed ai familiari. Nessuno pero' si accorse, a distanza di qualche giorno, che 250 ragazzi e ragazze della 'Giovane Italia' si portarono sotto le finestra e della questura gridando ai poliziotti 'Siete voi i veri uomini di pace'''.

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