Esprimiamo profonda soddisfazione per l'elezione dell'avv. Aldo De Caridi, capogruppo di Idv – PdCI – Sel, alla carica di Presidente della Commissione "Controllo e Garanzia" del Comune di Reggio Calabria.
Come noto la guida della delicata ed importante Commissione "Controllo e Garanzia" è assegnata ad un esponente dell'opposizione e, quindi, si tratta di una elezione corretta e politicamente ineccepibile, in quanto il consigliere De Caridi, legittimato dal consenso e dal voto popolare ottenuto dalle liste Idv-PdCI-Sel alle recenti elezioni amministrative, rappresenta una delle opposizioni presenti in Consiglio Comunale.
Anche in questo passaggio istituzionale abbiamo assistito all'ennesimo penoso, puerile e inconsistente tentativo attuato dal solito trasformista e voltagabbana che siede in Consiglio Comunale, il quale ha provato, con ogni mezzo ed in ogni modo, ad ostacolare l'elezione di De Caridi alla presidenza della Commissione "Controllo e Garanzia".
Una manovra che, evidentemente, si è trasformata in un pesante boomerang che fa seguito e si somma alla cocente batosta elettorale e alla perdente querelle scaturita sulla guida del gruppo Misto.
Insomma, schiaffi su schiaffi che evidenziano la totale inconsistenza politica e la mancanza di una benché minima strategia degna di questo nome.
Soltanto i bambini viziati, capricciosi ed egocentrici non accettano la realtà dei fatti.
Stiamo, infatti, verificando che questo personaggio il quale, evidentemente, non ha ancora elaborato il lutto per la debacle elettorale, si sta caratterizzando per una squallida azione di disturbo ed ostruzionismo contro ampi pezzi del centrosinistra.
Una sistematica azione di sabotaggio contro il necessario dialogo e confronto tra i vari settori del centrosinistra che sta annoiando e stufando un po' tutti.
Contestualmente questo soggetto si caratterizza per pesanti silenzi rispetto ai problemi reali della città che, al di là degli slogan di Arena e del PDL, sta vivendo un drammatico momento di buio e disastro amministrativo: Reggio, oggi, è purtroppo al capolinea.
In tal senso ci viene spontaneo interrogarci sul perché non si dice nulla sulla macroscopica vergogna rappresentata dalle società miste Multiservizi e Leonia. Dopo che una recente inchiesta della Magistratura ha svelato che le cosche della 'ndrangheta sono, a pieno titolo, dentro la Multiservizi, pensavamo che ci sarebbe stata una levata di scudi per chiedere che, salvaguardando i posti di lavoro, il Comune esca da quel letamaio che, secondo la Procura reggina, costituisce una pesantissima commistione tra 'ndrangheta, affari, politica ed istituzioni.
Al contrario abbiamo assistito all'imbarazzato ed assoluto silenzio.
Chiare ed evidenti complicità trasversali legate da interessi personali.
Nessuna parola e nessun disturbo a chi lucra milioni di euro sulla pelle della collettività.
Il primo a tacere è stato proprio il portavoce dei voltagabbana e dei trasformisti della politica reggina che si tiene ben distante dal parlare delle vere emergenze sociali, politiche ed amministrative della città di Reggio.
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