con una rilevazione che si avvale della moderna tecnica della fotogrammetria
3D: le apparecchiature – cinque strumenti – saranno installate nell''albergo
delle ragazze le quali, a turno, si sottoporranno a questa ricerca
scientifica. Qual è lo scopo? Dicono i ricercatori: l''obiettivo dello studio
non è scoprire le proporzioni matematiche della bellezza: essa
scientificamente non esiste, è un concetto ubiquitario, storico, sociale ed
individuale; esiste invece l'armonia di un volto. E quella è misurabile!
Definire e interpretare i nuovi canoni dell'attrattività è un preciso
dovere, afferma Patrizia Mirigliani, patron di Miss Italia, «ma vogliamo andare oltre, fino a quella che mi piace descrivere come 'l''anima della bellezza al di là della fisicità e dell'avvenenza».
Ecco il motivo, tra l''altro, dello studio-pilota fotogrammetrico tridimensionale dell'attrattività facciale in un work in progressi. E' uno studio esclusivo, unico nel suo genere, guidato da un team di ricercatori provenienti da tre tra le più rappresentative università italiane.
Gli studiosi impegnati nella ricerca sono: il Prof. Roberto Deli direttore del dipartimento di scienze odontostomatologiche, scuola di specializzazione di ortognatodonzia dell''Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, il Prof. Raoul D'Alessio, ideatore della ricerca, e docente di estetica
facciale, scuola di specializzazione di ortognatodonzia dell''Università
Cattolica del Sacro Cuore di Roma,
il Prof. Alberto Laino del dipartimento di scienze odontostomatologiche e
maxillo facciali dell''Università Federico II di Napoli e il Prof. Ing. Luigi Maria Galantucci del dipartimento di ingegneria meccanica e gestionale del Politecnico di Bari e presidente della Polishape 3D (Spin off del Politecnico di Bari).
Il fine della ricerca è quello di individuare in maniera più scientifica le
caratteristiche antropometriche facciali della bellezza contemporanea. Le
finaliste di Miss Italia 2011, le più belle tra le migliaia di ragazze iscrittesi al Concorso e 'filtrate' da centinaia di giurie popolari, vengono 'misurate' con la con la tecnica fotogrammetrica 3D. Esse esprimono il gusto diffuso per una ricerca di grande interesse per leggere il termometro dei
mutamenti del gusto estetico contemporaneo.
Spiega il Prof. Roberto Deli: «la bellezza scientificamente non esiste, è un
concetto ubiquitario, storico, sociale ed individuale; esiste invece l''armonia di un volto, e quella è misurabile. Un calcolo dei trend di attrattività facciale alla luce della valutazione fotografica classica 2D -
integrata con i recenti e innovativi studi sulla stereofotogrammetria 3D – è capace di cogliere il mistero di quella che viene definita 'la visione più sfuggente eppure più importante del volto, mistero eterno per i pittori, il tre quarti».
«La bellezza non è mai stato un valore assoluto e atemporale e, dunque, è
contemporaneo a se stesso», dichiara il Prof. Alberto Laino.
«Lo studio – sottolinea il prof. Raoul D''Alessio - nasce dall''esigenza di
aggiornare i canoni estetici dell'attrattività facciale delle donne. I dati
raccolti nel passato avevano bisogno di un aggiornamento valido in campo
medico-scientifico, sempre tenendo in considerazione i canoni classici di
bellezza».
Questo studio nasce per mettere la bellezza al servizio della scienza e non
viceversa. I visi delle Miss finaliste del concorso di Miss Italia non sono solo belli, sono anche utili alla scienza.
I ricercatori hanno selezionato, fra tutte le finaliste esaminate un anno fa, coloro che avevano più accentuato il carattere di attrattività facciale, secondo i parametri dello studio, ed è emerso che molte ragazze, già vincitrici di titoli assegnati dalle giurie popolari e tecniche, esprimevano i canoni contemporanei di fascino ed attrattività della ricerca.
Dice Patrizia Mirigliani: «più o meno ogni 15 anni c'è una rivoluzione nei volti delle concorrenti. E i professori sono in grado di raccontarcela».
Nei prossimi mesi la ricerca verrà presentata in un volume "La bellezza nella storia attraverso Miss Italia".
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