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giovedì 1 settembre 2011

Last News Calabria (16)

ANSALDOBREDA: NASCOSTI (PDL), TAVOLO CON CALABRIA, CAMPANIA E SICILIA Firenze, 1 set. - (Adnkronos) - ''Come vicepresidente della Commissione Attivita' produttive del Consiglio regionale della Toscana mi attivero' fin da subito per istituire un tavolo interregionale con gli uffici di presidenza delle Commissioni omologhe di Calabria, Campania e Sicilia, ovvero le regioni dove Ansaldo ha gli altri stabilimenti. In questo modo potremo fare massa critica e dare piu' forza alle nostre richieste sulla ribalta nazionale''. Questa la proposta che arriva dal consigliere regionale del Pdl Nicola Nascosti, che stamani a Pistoia ha preso parte alla manifestazione delle tute blu contro la vendita di AnsaldoBreda. ''Siamo presenti - ha spiegato Nascosti - per difendere insieme ai lavoratori e ai cittadini gli interessi del territorio. Per parte nostra - conclude - siamo pronti a sostenere ogni iniziativa affinche' il polo ferroviario venga individuato come strategico a livello nazionale. E' proprio questo che intendiamo chiedere al governo. E se le quattro regioni dove Ansaldo ha i suoi stabilimenti uniranno le forze, allora avremo maggiori possibilita' di riuscita''

'NDRANGHETA: TESTE SUICIDA, 'DISPOSTA A DIRE QUALUNQUE COSA' SU SITO CORRIERE CALABRIA FILE AUDIO DI CACCIOLA PRIMA MORTE (ANSA) - REGGIO CALABRIA, 1 SET - ''All'inizio pur di andare via da casa mia ero disposta a dire anche cose che non esistevano, pur di fargliela pagare alla mia famiglia''. E' una testimonianza drammatica quella registrata qualche giorno prima del suo suicidio da Maria Concetta Cacciola, la testimone di giustizia di Rosarno che si e' tolta la vita ingerendo acido muriatico. Il file audio lasciato dalla donna e' stato pubblicato stamane in esclusiva sul sito del Corriere della Calabria. Il nastro e' stato consegnato dagli avvocati della famiglia Cacciola alla Procura della Repubblica di Palmi che sta indagando sul suicidio. I familiari della giovane hanno presentato un esposto nel quale accusano i magistrati di aver costretto, con false promesse, la figlia Maria Concetta a collaborare. Maria Concetta Cacciola, nella registrazione, racconta inoltre che ''c'erano state delle lettere anonime, mi alzavano le mani, non potevo uscire e non potevo avere amicizie. Da quando sono arrivate le lettere anonime non si viveva piu'. Mi capito' di andare dai carabinieri per altre vicende ed allora ho chiesto se potevano darmi una mano perche' avevo paura che mi succedesse qualcosa. Dopo qualche giorno i carabinieri mi hanno detto di si', io gli ho detto qualunque cosa pur di andare via da casa mia. Dopo sono venuti due magistrati a parlare con me e mi hanno trasferita a Cosenza. Dopo aver trascorso un mese e mezzo a Cosenza mi hanno portato a Bolzano. Io, nelle cose che dicevo, mettevo di mezzo sempre mio padre e mio fratello perche' ero arrabbiata con loro. Poi a Bolzano mi sono resa conto di quanto stavo combinando ed allora ho chiesto un avvocato. Sapendo che quello che stavo combinando era troppo grande ho deciso di tornare indietro''. ''A Bolzano - prosegue il racconto della donna - c'era qualcuno che mi aveva riconosciuto ed allora mi hanno trasferito a Genova. Ho sentito mia madre e lei e' salita a Genova. Dopo questo incontro mia madre e' salita anche una seconda volta con mio fratello e mia figlia. Dopo quest'ultimo incontro ho deciso di tornare a casa. Tornando a casa mia ho riacquistato la mia serenita'''
ANTIMAFIA: VELENI REGGIO; CISTERNA QUERELA PRESTIPINO CONDELLO DENUNCIA PENTITO DI DIECO,NON C'ENTRO CON ATTACCHI A PM (ANSA) - REGGIO CALABRIA, 1 SET - Il Procuratore nazionale antimafia aggiunto, Alberto Cisterna, ed il procuratore generale di Ancona, Vincenzo Macri', ex aggiunto della Direzione nazionale antimafia, hanno presentato una denuncia per diffamazione contro il Procuratore della Repubblica aggiunto di Reggio Calabria, Michele Prestipino. Lo scrive il quotidiano Calabria Ora. Nell'articolo si riferisce che l'iniziativa di Cisterna e Macri' e' da mettere in relazione ad alcune affermazioni che sarebbero state fatte da Prestipino nel corso di una cena a Milano il 14 dicembre scorso, presente anche il procuratore Giuseppe Pignatone, nelle quali il Procuratore aggiunto avrebbe parlato di una cricca di magistrati a Reggio, di cui avrebbero fatto parte Cisterna e Macri', che avrebbero favorito la 'ndrangheta perche' collusi. La denuncia e' stata presentata da Cisterna e Macri' alla Procura della Repubblica di Milano. Cisterna e', a sua volta, indagato da alcuni mesi dalla Dda di Reggio per corruzione in atti giudiziari. Nessun commento all'iniziativa di Cisterna e Macri' e' stato fatto da parte del procuratore Pignatone ne' da parte di Prestipino, sentiti dall'ANSA. Intanto il boss della 'ndrangheta Pasquale Condello, che e' detenuto, ha querelato, secondo quanto scrive il Quotidiano della Calabria, il pentito Antonio Di Dieco sostenendo che non e' vero, cosi' come ha affermato il collaboratore, che sarebbe stato lui a dire al pentito Nino Lo Giudice di fare affermazioni contro alcuni magistrati reggini, tra cui Cisterna, per vendicarsi del suo arresto.

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