Sì alla lotta all'evasione fiscale, alla liberalizzazione delle professioni e dei servizi pubblici locali, alla tassazione sulle transazioni finanziarie e alla "patrimoniale" sui redditi più alti
Il risanamento dei conti pubblici - dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum - non è ormai più rinviabile, ma non possono continuare a pagare il dissesto e la crisi economica sempre e solo "i soliti noti".
Bene alcune dichiarazioni del Ministro Tremonti, inaccettabili invece quelle che vanno a colpire i lavoratori dipendenti.
Cominci la politica a dare l'esempio – prosegue Giordano - tagliando spese parassitarie, enti inutili e costi clientelari che pesano sulle spalle delle categorie più deboli.
Pieno appoggio a quelle proposte del Ministro che vanno in questa direzione, come ad esempio la liberalizzazione delle professioni. Basta alle caste di professionisti protetti da ordini professionali corporativi, che come nel caso della mediazione finalizzata alla conciliazione dei contenziosi, impongono ai consumatori le proprie parcelle.
Bene anche la proposta di una liberalizzazione dei servizi pubblici locali, a patto che rimangono di proprietà pubblica e che le risorse per i necessari investimenti per renderli più efficienti vengano reperiti dal mercato.
Bene l'elevazione della tassazione sulle transazioni finanziarie, allineandoci ai livelli europei.
Sì anche ad un prelievo una tantum, cosiddetta "patrimoniale" (che patrimoniale non è), sui redditi più alti capace di abbattere in una logica di responsabilità e di solidarietà un debito corrente pesantissimo, senza continuare a "taglieggiare" i redditi da lavoro dipendente e da pensione.
Una vasta ed efficace lotta all'evasione fiscale – conclude Giordano - facilmente riscontrabile se si analizzano i patrimoni e non i redditi, deve essere uno dei pilastri fondamentali del rilancio di un Paese con grandi potenzialità.
Nessun commento:
Posta un commento
Puoi commentare questa notizia.