(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 23 GIU - Era composta da affiliati alla cosca Piromalli-Mole' di Gioia Tauro e ramificata oltre che in diverse regioni italiane anche in Turchia, Germania, Olanda, Venezuela e Colombia, l'holding criminale dedita al traffico internazionale di droga disarticolata stamani dalla guardia di finanza. Dopo tre anni di indagini, i finanzieri del Gico di Catanzaro in collaborazione con il Servizio centrale di investigazione sulla criminalita' organizzata (Scico) di Roma e con l'ausilio di reparti del comando provinciale di Reggio Calabria, hanno portato a termine l'operazione ''Panama 2005'' arrestando 16 persone su disposizione del gip di Reggio Domenico Santoro, su richiesta della Dda. Contestualmente, la polizia di Norimberga, in collaborazione con il Gico, sta cercando, grazie ad un mandato di cattura internazionale, due componenti l' organizzazione originari di Ceglie Messapica (Brindisi) ed emigrati da tempo nella citta' tedesca di Augsburg, dove gestivano alcune attivita' commerciali. Le indagini, coordinate dal procuratore procuratore Giuseppe Pignatone, dall'aggiunto Michele Prestipino Giarritta e dal pm Roberto Placido Di Palma e dalla Dna, hanno permesso di accertare che al vertice del gruppo c'era Michele Ringo Albanese, di 45 anni, latitante all'epoca dei fatti contestati e gia' noto agli inquirenti per il suo coinvolgimento in altre operazioni antidroga, il quale, grazie ai contatti diretti con esponenti di spicco dei cartelli colombiani, riusciva a importare grossi quantitativi di droga da destinare, di volta in volta, al mercato italiano. Albanese, secondo l'accusa, poteva fare affidamento su sodali pronti a raggiungerlo in Colombia o in Venezuela quanto in Germania per prendere contatti diretti con i fornitori e predisporre le basi logistiche per accogliere l'arrivo delle partite di droga. La cocaina, in particolare, arrivava in Europa nascosta in carichi di frutti esotici, sistemata nelle intercapedini ricavate dal cartone delle scatole di banane. Una volta giunta in Europa, soprattutto attraverso il porto di Rotterdam, la droga veniva trasferita verso la Germania e l'Italia tramite ignari operatori economici olandesi. Nel corso delle indagini, i finanzieri hanno arrestato Albanese in Germania, il 16 ottobre 2006. Nel corso della stessa operazione, i finanzieri trovarono anche il bunker utilizzato da Albanese per la sua latitanza. Il rifugio era stato realizzato nella villa dell'uomo a Rosarno. I finanzieri, nel corso delle indagini, hanno anche sequestrato 28 chili di cocaina purissima per un valore di oltre 6 milioni di euro avvenuto a Rosarno l'11 settembre 2006. Complessivamente la droga sequestrata ammonta a 30 chili.
Nessun commento:
Posta un commento
Puoi commentare questa notizia.