(ANSA) - LAMEZIA TERME (CATANZARO), 25 GIU - ''La straordinaria continuita' storica della corruzione fa capire quanto sia depistante parlare di questione morale''. A dirlo e' stato il procuratore generale di Caltanissetta, Roberto Scarpinato durante la presentazione del suo libro ''Il ritorno del principe'' a Trame, il festival dei libri sulle mafie in corso di svolgimento a Lamezia Terme. Per Scarpinato ''la corruzione e' in Italia una forma naturale di gestione del potere che poggia sulla rassegnazione delle classi sottostanti. La mafia e' una creatura delle classi dirigenti di questo Paese''. Al festival e' intervenuto anche il procuratore di Torino, Gian Carlo Caselli, secondo il quale ''cio' che caratterizza le mafie e' un intreccio tra sistemi. Intrecci che sono la spina dorsale della mafia e che ne costituiscono l'aspetto osceno''. Affollato anche l'incontro con il procuratore aggiunto di Reggio Calabria Nicola Gratteri e quelli con i giornalisti Mario Portanova e Attilio Bolzoni e con Raffaele Sardo accompagnato da Emanuela Iati' e Antonello Ardituro. Ha concluso la serata l'incontro con lo studioso inglese John Dickie. Ottimo, per gli organizzatori, il riscontro dei primi tre giorni del Festival: circa quattromila le persone che hanno affollato gli appuntamenti in tutta la giornata di ieri. Oggi, i luoghi di Trame saranno occupati, per la quarta giornata, fra gli altri, dai magistrati Luigi Cannavale, Maurizio De Lucia, Anna Canepa, Luca Tescaroli, Pierpaolo Bruni, e poi dai giornalisti Sandro Ruotolo, Attilio Bolzoni, Enrico Fierro, Marcella Marmo, David Lane, Matteo Cosenza, Filippo Veltri, Stefano Bianchi e Gianni Barbacetto. Tra gli appuntamenti l'incontro con gli editori dal titolo ''Editori contro le mafie si raccontano'' a cui prendera' parte, tra gli altri, l'editore Florindo Rubbettino e il presidente nazionale dell'ordine dei giornalisti Enzo Iacopino.
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