FOIBE: CENTO ROSE ROSSE SU CORSO GARIBALDI A REGGIO CALABRIA Reggio Calabria, 10 feb. - (Adnkronos) - Piu' di cento rose rosse per ricordare le vittime delle foibe sono state sistemate dai militanti del Msi-Fiamma Tricolore sui lampioni di corso Garibaldi a Reggio Calabria. Un'azione eseguita di notte per partecipare con un gesto simbolico alla ''Giornata del ricordo'', spiegano dal movimento. ''Le rose rosse, infatti -aggiungono- sono ormai diventate simbolo del sangue e del dolore versato dai quei fratelli italiani trucidati e brutalmente umiliati per la sola colpa di essere italiani''. Secondo i militanti ''finalmente il nostro Paese comincia ad accettare nuove pagine di storia, la ''Giornata del ricordo'' istituita solo qualche anno fa e' un importante passo verso una reale e sincera conciliazione e pacificazione nazionale, ma ancora il percorso sembra essere lungo''. ''Manca, infatti -sostengono- ancora una storiografia ufficiale sui fatti delle foibe e su tutti bagni di sangue subiti dai vinti della Seconda Guerra Mondiale, ma soprattutto ancora e' presente un insensato, stupido, anacronistico e per nulla pluralista antifascismo militante e culturale. Una nazione, se davvero vuole essere comunita' e non sola mera espressione geografica -concludono- deve fare della memoria un valore non politico e quindi vittima delle faziosita', ma bensi' deve farne un valore civile''.
'NDRANGHETA: RESTA IN CARCERE BOSS DROGA ARRESTATO A DUISBURG (AGI) - Catanzaro, 10 feb. - Il tribunale del riesame di Catanzaro ha confermato il provvedimento cautelare della custodia in carcere emesso a carico di Bruno Pizzata, noto alle forze dell'ordine di mezza Europa come trafficante internazionale di stupefacenti, finito in manette il 4 febbraio a Duisburg, dopo essere sfuggito all'operazione "Overloading", per l'esecuzione delle decine di fermi disposti dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro nell'ambito dell'omonima inchiesta contro il narcotraffico. I giudici del collegio catanzarese oggi hanno confermato interamente le accuse a carico di Bruno Pizzata, che si trova ancora in Germania in attesa di essere estradato in Italia, mentre sono cadute due delle tre contestazioni mosse a suo figlio, Sebastiano Pizzata (entrambi sono difesi da Gianni Russano, codifensore di Sebastiano Pizzata e' Eugenio Menniti), per il quale ha retto l'accusa di associazione a delinquere - con conferma della custodia in carcere -, ma sono caduti i due capi d'accusa relativi al trasporto di due carichi di cocaina, uno da 30 chilogrammi, e uno da 50 chilogrammi. Carcere confermato, infine, anche per altri tre indagati di "Overloading", Francesco Strangio, Antonio Strangio e Mario Giuseppe Scalia (difesi da Gianni Russano, Eugenio Menniti e Francesco Gambardella). L'inchiesta "Overloading", coordinata dal sostituto procuratore antimafia Vincenzo Luberto, e dai colleghi coassegnatari del fascicolo Antonella Lauri e Raffaela Sforza, e' stata diretta a stroncare un traffico di droga che coinvolge il clan Muto di Cetraro (Cosenza), ed i Chirillo di Paterno Calabro di San Luca (Reggio Calabria). Gli elementi raccolti dalla Guardia di finanza hanno consentito alla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro di emettere 77 provvedimenti di fermo di indiziato di delitto - eseguiti lo scorso 2 dicembre -, poi convalidati dal giudice per le indagini preliminari distrettuale che ha conseguentemente emesso l'ordinanza di custodia cautelare. Proprio in esecuzione di quest'ultimo provvedimento, venerdi' scorso i militari del Goa di Reggio Calabria hanno stretto le manette ai polsi di Bruno Pizzata, figura cardine dell'inchiesta, dal momento che secondo gli inquirenti proprio per il suo tramite la droga arrivava dal Sudamerica in Calabria, dove veniva immessa nei circuiti dello spaccio gestiti dai clan Muto e Chirillo.
FOCUS/ MAFIA E POLITICA,45 VIOLAZIONI A CODICE; ECCO MAPPA COMMISTIONI SOLO NEL CENTRO-SUD; POLEMICA SUI DATI NON COMPLETI (di Paolo Cucchiarelli) (ANSA) - ROMA, 10 FEB - I dati ci sono ed indicano che la linea della collusione tra mafia e politica si ferma al centro Italia, nel Lazio e in Abruzzo. Ma sono dati che non soddisfano ne' la maggioranza, ne' l'opposizione. L'Antimafia ha chiuso il suo lungo lavoro istruttorio sulle ultime amministrative e i dati, parziali e disomogenei, indicano ''solo'' 45 violazioni al 'codice' accettato dai partiti per l'ultima tornata amministrativa. Troppo poco, insufficiente, ''la fotografia di una sconfitta'', come dice Walter Veltroni. Un dato che spinge il Presidente della Commissione, Beppe Pisanu a parlare di ''rapporti politica-cosche inabissati'', di realt… che va ben oltre il buon lavoro svolto, tra mille difficolt…, dalla commissione. Il Pd oggi chiede norme ''piu' stringenti'' e solleva il dubbio che dietro la riottosit… di molte Prefetture a fornire i dati su candidati ed eletti, magari appellandosi ad un malriposto concetto di privacy, ci sia una ben precisa indicazione politica venuta dal ministro dell'Interno con una sua circolare. Tanto Š che la commissione ha raccolto dati incompleti visto che 22 Prefetture non hanno esaudito le richieste dell'Antimafia. I dati sono quindi non completi - specie al Nord - ed insufficienti per una ''fotografia completa'' della situazione. La mappa resa nota dall'antimafia fornisce comunque un quadro preoccupante. Le violazioni del 'codice' riguardano 11 candidati eletti e 32 non eletti: 15 dei 45 casi individuati dall'antimafia riguardano candidati in liste nazionali. Altri 4 in liste civiche che pero' fanno diretto riferimento a partiti nazionali e i restanti 25 in liste civiche locali. Inoltre ci sono 9 eletti tra i 45 candidati che hanno violato il 'codice' delle elezioni. I reati considerati, tutti allarmanti, sono cos� distribuiti: - Associazione di tipo mafioso: 4 candidati - Associazione finalizzata al traffico di droga: 1 - Estorsione: 29 candidati - Usura: 3 candidati - Estorsione e usura: 2 candidati - Riciclaggio: 2 candidati - Misura di prevenzione della sorveglianza speciale: 3 candidati - Misura di prevenzione per riciclaggio: 1 candidato. Interessante Š anche la distribuzione geografica delle violazioni: Abruzzo: 2; Basilicata: 3; Calabria: 8; Campania: 9; Lazio: 5; Puglia: 10; Sicilia: 8. Il Pd oggi ha chiesto a Pisanu di continuare questa azione di verifica analizzando ''sia i rapporti tra esponenti delle mafie e politici, anche in assenza di risultati processuali, sia la situazione delle infiltrazioni al nord del paese. Appare infatti poco credibile che in tutto il nord d'Italia non ci sia stato neppure un solo candidato, tra migliaia, che non abbia riportato nessuna delle condanne previste dal nostro codice'', spiega Laura Garavini. E il tema prossimo venturo sar… il confronto sulla proposta lanciata ieri sera da Pisanu di trasformare il 'Codice' in una legge che affronti anche il ''nodo'' dello scambio elettorale tra mafia e politica.
REGIONE: COMMISSIONE APPROVA PDL CONTRO ABUSI PERSONA (ASCA) - Reggio Calabria, 10 feb - La terza Commissione del Consiglio regionale della Calabria, ''Attivita' sociali, sanitarie, culturali e formative'', presieduta da Nazzareno Salerno (Pdl), ha approvato, a maggioranza, con l'astensione dei consiglieri Giordano (Idv) e Aiello (Misto), la proposta di legge unificata che stabilisce norme di prevenzione e politiche regionali contro i fenomeni dell'abuso e dello sfruttamento della persona. Il testo licenziato e' la sintesi di due autonome proposte normative, rispettivamente a firma dei consiglieri del Pdl, Gianpaolo Chiappetta e Giovanni Nucera. Composto da 11 articoli, il provvedimento normativo regolamenta azioni ed interventi della Regione volti, da un lato, a prevenire il verificarsi di abusi e violenze di natura sessuale sui minori e, dall'altro, ad assistere, presso le strutture competenti, i minori e i familiari che sono stati oggetto di violenze o abusi, al fine di recuperarne la serenita' psichica e favorirne l'inserimento sociale. A tale scopo - e' riportato nell'articolato - debbono essere individuate comunita' educative o familiari a livello pronvinciale in grado di garantire l'accoglienza. All'interno dell'Ufficio del Garante per l'infanzia e l'adolescenza e' inoltre istituito l'Osservatorio regionale sui minori che ha il compito di analizzare, monitorare ed interpretare i fenomeni inerenti alla realta' minorile, alla pronografia, alla pedofilia e al turismo sessuale in danno dei minori. E' stata poi iniziata la discussione sulla proposta di legge a firma del consigliere Giuseppe Giordano (Idv) che introduce norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico. Nel proseguo dei lavori lavori, sono stati ascoltati Domenico Pingitore, coordinatore regionale dell'Associazione italiana di Radiologia Ocologica (AIRO) e Achiropati Curti, responsabile dell'unita' operativa dietetica e nutrizione clinica dell'Asp di Cosenza. A margine dell'audizione, la Commissione, su proposta del consigliere Gallo (Udc), ha approvato, all'unanimita', un atto di indirizzo al Dipartimento Regionale Sanita' ''affinche' in tempo brevissimi valuti l'opportunita' di reperire anche tramite progetti obiettivo, il personale necessario per aumentare i turni di lavoro presso i centri Radio Oncologici esistenti, diminuendo in tal modo sensibilmente le liste d'attesa; valuti l'opportunita', appena sara' approvato il piano di rientro, di destinare consistenti finanziamenti per l'aggiornamento delle apparecchiature esistenti presso i centri di radioterapia; valuti l'opportunita', appena sara' approvato il piano di rientro, di destinare ulteriori consistenti finanziamenti per istituire ulteriori centri di radioterapia, in Calabria, atteso che l'odierno rapporto tra popolazione e centri di radioterapia e' nella nostra regione inferiore alla meta' rispetto alla media nazionale; di dare priorita' ai concorsi per i centri di radioterapia''. In merito ai lavori della Commissione, il Presidente Salerno ha dichiarato: ''Non posso che esprimere ancora una volta il mio compiacimento per l'approvazione di importanti provvedimenti normativi che qualificano l'attenzione di questo Consiglio regionale verso problematiche di alto valore sociale, fortemente avvertite dalla comunita' calabrese''.
'NDRANGHETA: IMPRENDITORE BENTIVOGLIO, LE FERITE PIU' DOLOROSE NON SONO QUELLE FISICHE Reggio Calabria, 10 feb. (Adnkronos) - Le ferite piu' dolorose ''posso assicurarle che non sono quelle fisiche''. E' quanto ha detto Tiberio Bentivoglio, l'imprenditore ferito ieri mattina in un terreno di sua proprieta' vicino Gambarie, in Aspromonte, al presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico che questa mattina si e' recato agli Ospedali Riuniti a fargli visita. Le parole dell'imprenditore che si e' ribellato al racket sono riportate da una nota dell'ufficio stampa del consiglio regionale. L'incontro si e' tenuto in forma privata. Insieme al presidente Talarico c'erano il capo di gabinetto Pasquale Crupi e il direttore della divisione di chirurgia generale e d'urgenza Salvatore Costarella. ''Sono certo - ha affermato Talarico dopo la visita - che episodi cosi' gravi e vili non riusciranno a fiaccare i calabresi onesti e coraggiosi che con fermezza difendono la legalita' e le Istituzioni''. ''Il Consiglio regionale - ha detto- sta dalla loro parte attivamente, svolgendo fino in fondo il proprio ruolo contro la 'ndrangheta e ogni forma di criminalita' e di illegalita', per far crescere e rafforzare la prospettiva di una Calabria nuova e diversa, libera da qualsiasi condizionamento''. In mattinata anche il prefetto di Reggio Calabria, Luigi Varratta, ha fatto visita a Bentivoglio in ospedale. Ieri sera c'era stato il questore Carmelo Casabona.
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