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giovedì 10 febbraio 2011

10 febbraio: la tragedia delle foibe

La storia
Norma Cossetto, una studentessa universitaria istriana, venne torturata, violentata e gettata in una delle tante foibe che caratterizzano il territorio della Venezia Giulia  assieme ad altri 25 sventurati nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 1943. La sua storia è stata spesso considerata emblematica per descrivere i drammi e le sofferenze dell'Istria e della Venezia Giulia
Norma CossettoNorma Cossetto era una splendida ragazza di 24 anni di Santa Domenica di Visinada, laureanda in lettere e filosofia presso l'Università di Padova. In quel periodo girava in bicicletta per i comuni dell'Istria per preparare il materiale per la sua tesi di laurea, che aveva per titolo "L'Istria Rossa" (Terra rossa per la bauxite).
Il 25 settembre 1943 un gruppo di partigiani irruppe in casa Cossetto razziando ogni cosa. Entrarono perfino nelle camere, sparando sopra i letti per spaventare le persone. Il giorno successivo prelevarono Norma. Venne condotta prima nella ex caserma dei Carabinieri di Visignano dove i capibanda si divertirono a tormentarla, promettendole libertà e mansioni direttive, se avesse accettato di collaborare e di aggregarsi alle loro imprese. Al netto rifiuto, la rinchiusero nella ex caserma della Guardia di Finanza a Parenzo assieme ad altri parenti, conoscenti ed amici.
Dopo una sosta di un paio di giorni, vennero tutti trasferiti durante la notte e trasportati con un camion nella scuola di Antignana, dove Norma iniziò il suo vero martirio. Fissata ad un tavolo con alcune corde, venne violentata da diciassette aguzzini, quindi gettata nuda nella Foiba poco distante, sulla catasta degli altri cadaveri degli istriani. Una signora di Antignana che abitava di fronte, sentendo dal primo pomeriggio urla e lamenti, verso sera, appena buio, osò avvicinarsi alle imposte socchiuse. Vide la ragazza legata al tavolo e la udì, distintamente, invocare pietà.
Il 13 ottobre 1943 a S. Domenico ritornarono i tedeschi i quali, su richiesta di Licia, sorella di Norma, catturarono alcuni partigiani che raccontarono la sua tragica fine e quella di suo padre. Il 10 dicembre 1943 i Vigili del fuoco di Pola, al comando del maresciallo Harzarich, ricuperarono la sua salma: era caduta supina, nuda, con le braccia legate con il filo di ferro, su un cumulo di altri cadaveri aggrovigliati; aveva ambedue i seni pugnalati ed altre parti del corpo sfregiate.
La salma di Norma fu composta nella piccola cappella mortuaria del cimitero di Castellerier. Dei suoi diciassette torturatori, sei furono arrestati e obbligati a passare l'ultima notte della loro vita nella cappella mortuaria del locale cimitero per vegliare la salma, composta al centro, di quel corpo che essi avevano seviziato sessantasette giorni prima, nell'attesa angosciosa della morte certa. Soli, con la loro vittima, con il peso enorme dei loro rimorsi, tre impazzirono e all'alba caddero con gli altri, fucilati a colpi di mitra.
Area sacra Griso-La Boccetta (RC)
Ed è proprio in memoria di questa donna, che l'associazione "Reggionamenti" di Reggio Calabria ha posto una targa nell'area archeologica della città denominata Griso - La Boccetta.
Ecco gli appuntamenti in programma per oggi a Reggio Calabria:
Una Voce che grida dal profondo
ore 9,30 - Aula Magna "N. Calipari" - Liceo Scientifico "L. Da Vinci": Proiezione Film / Documentario "Foibe, martiri dimenticati"

Introduzione di Alfredo Fiammella - Comitato "10 Febbraio";
Contributo di Pasquale Spinella - Docente di Storia e Filosofia.
 Ore 17,00 - Salone dei Lampadari - Palazzo S.Giorgio: Convegno "L'Odissea degli italiani di Istria, Dalmazia e Venezia Giulia"
Interverranno:
Luigi Amato - Resp.le Provinciale Comitato "10 Febbraio";
Alberto DeLuca - Ricercatore Università di Messina;
Beniamino Scarfone - Consigliere Comunale Reggio Calabria;
Pasquale Morisani - Consigliere Comunale Reggio Calabria;
Daniele Romeo - Consigliere Comunale Reggio Calabria;
Roberta Muggia - Esule istriana.
All'incontro parteciperanno gli esuli reggini di Istria, Dalmazia e Venezia Giulia, cui verrà donata una targa ricordo.
A richiesta sarà rilasciato ai partecipanti attestato utile al conseguimento dei crediti formativi.

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