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mercoledì 9 febbraio 2011

Last news Calabria

SANITA': FONDO 2011; SFUMA ACCORDO, REGIONI DOMANI AL LAVO ERRANI, DIFFICILE INTESA MA CONFIDO SI TROVERA'SINTESI (di Valentina Roncati) ANSA - ROMA, 8 FEB - I presidenti delle Regioni hanno passato un'altra giornata, dopo quella di ieri, nata chiusi negli uffici del Cinsedo, in via Parigi, per tentare di trovare un'intesa sul riparto del Fondo sanitario nazionale 2011 che ammonta complessivamente a 106,45 miliardi di euro. Ma anche oggi l'intesa non e' stata trovata e il presidente dlela Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, ha riconvocato tutti per domani mattina alle ore 9,30. ''E' stato fatto un lungo lavoro che ha bisogno di aggiustamenti e puntualizzazioni. La materia e' complicata ma confido che alla fine con lo sforzo di tutti si arrivi ad una sintesi'', ha detto Errani, al termine della maratona odierna. Fin dall'inizio quest'anno a tutti la partita e' sembrata piu' difficile e i motivi sono piu' d'uno: innanzitutto pesa il fatto che molte Regioni abbiano bilanci sanitari 'in bilico' e dunque non possono permettersi di perdere risorse; poi incide la consapevolezza che costi standard e benchmarck tra le Regioni con le performance migliori si costruiranno, nel 2013, in base ai risultati finali del 2011 nell'amministrazione della spesa sanitaria e dunque chi perdera' quest'anno rischia di essere ancora piu' penalizzato tra due anni. Il ministero della Salute, subito dopo Natale, ha fornito alle Regioni il proprio piano di riparto, che ha contribuito pero' a confondere le acque: infatti le Regioni che hanno ricevuto di piu' dal riparto ministeriale (Lazio, Lombardia e Veneto) non vogliono rinunciare a quelle somme che sarebbero state loro attribuite mentre altre Regioni, a partire da quelle del sud, chiedono il rispetto dell'accordo raggiunto dai governatori l'anno scorso, quando si disse che, a partire da quest'anno, i criteri di riparto sarebbero stati 'aggiornati' e si sarebbe tenuto conto anche del cosiddetto indice di deprivazione socio-economica, ovvero delle condizioni delle popolazioni nelle vari territori (scolarizzazione, disoccupazione, condizioni abitative ecc.). ''Introdurre questo criterio per noi e' fondamentale - ha spiegato oggi il governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti - non faremo passi indietro''. Ai due poli opposti ci sono infatti la proposta avanzata dalla Calabria, che tiene conto di questo indice, e quella del Veneto, che invece si affida al criterio scelto dal ministero della Salute, il quale punta quasi esclusivamente sul calcolo della popolazione e sulla 'pesatura' della popolazione anziana. I governatori oggi hanno lavorato anche su una serie di proposte alternative a queste due; in particolare, una ipotesi 'mediana' avanzata dalle Regioni Marche e Umbria, prevederebbe di tenere conto dell'indice di deprivazione che verrebbe pero' limitato alla sola prevenzione. Inoltre si declinerebbe in modo differente l'indice di anzianita', modulandolo in base alle differenti classi di eta'. Questa sarebbe l'ipotesi che, in serata, avrebbe riscosso il maggiore consenso tra i governatori, ma ci sarebbero alcune Regioni, come la Liguria e la Calabria, a cui la proposta non sarebbe piaciuta. La distanza deve essere abbastanza grande se i governatori hanno deciso di darsi un'altra giornata, quella di domani, per cercare di giungere ad un accordo.

USURA: CONDANNATO IN CALABRIA DIRETTORE BANCA (ANSA) - VIBO VALENTIA, 8 FEB - L'ex direttore della filiale di Vibo Valentia di Banca Antonveneta, Rosario Alfredo Donato, di 46 anni, e' stato condannato ad un anno di reclusione con l'accusa di usura. La sentenza e' stata emessa dal Tribunale di Vibo Valentia (presidente Giancarlo Bianchi), che ha concesso a Donato le attenuanti generiche. La pena e' stata sospesa. L'accusa nei confronti di Donato si basava sulla denuncia di due imprenditori nei confronti dei quali, in occasione della sottoscrizione di un contratto di conto corrente, sarebbe stato applicato un tasso d'interesse del 31 per cento. Donato e' stato condannato soltanto per le condotte attuate in un determinato periodo di tempo (secondo trimestre del 2002) ed assolto dalle medesime imputazioni riferite ad altri periodi.

CALABRIA: TRIPODI (UDC), TERZO POLO E' RISPOSTA AL BIPOLARISMO MUSCOLARE Reggio Calabria, 8 feb. - (Adnkronos) - ''La risposta al bipolarismo muscolare, aspramente criticato dai vertici dell'Udc in tempi non sospetti, non puo' che essere il Terzo Polo. Un'aggregazione di forze moderate, riformiste, cattoliche e pronte a costruire un progetto nazionale per l'Italia che rischia di essere sfasciata da un federalismo spietato e antiunitario''. E' quanto sostiene Pasquale Tripodi, capogruppo dell'Udc nel consiglio regionale della Calabria, secondo cui ''la deriva istituzionale cui stiamo assistendo, in ragione del fatto che e' prevalsa una visione personalistica e populistica della politica, obbliga le forze politiche come la nostra ad aggregarsi con altri soggetti che con noi condividono il progetto di ridare all'Italia una prospettiva nazionale ed europeistica, prima che sia troppo tardi e prima che i dati economici di una crisi sempre piu' feroce ci dicano che ogni limite e' stato superato''. Ad avviso di Tripodi ''la Calabria e' Italia. Percio', pur rispettando gli accordi assunti l'anno scorso, stante la mutata condizione politica nazionale, non possiamo che iniziare a rimettere la regione, gradualmente ma senza esitazioni, sulla lunghezza d'onda indicata da Cesa e Casini. Non si spiegherebbe, viceversa, un disegno che incoraggiasse deliberatamente, nella nostra regione, la contrapposizione dal modello di governabilita' individuato per il Paese dal nostro partito. Non si capirebbe perche' mai, se consideriamo negativamente l'aggregazione nazionale di centrodestra di cui la Lega ha la golden share, poi in Calabria continuiamo ad essere alleati con questo Pdl succube della Lega, che e' una forza antimeridionale per statuto e che per statuto intende frantumare il Paese''. ''Fin quando e' stato vigente e quasi indiscutibile - spiega Tripodi - il bipolarismo incentrato su leadership padronali, la posizione assunta, coraggiosamente e fino a un certo punto in solitudine dall'Udc, poteva legittimare scelte locali incentrate a valorizzare la proposta programmatica in difesa dei valori cattolici e riformisti, ma la nascita del Terzo Polo pone fine a queste oscillazioni e ci chiede, responsabilmente, di anteporre gli interessi generali a quelli particolari. E fare l'interesse generale della Calabria significa, anzitutto, prendere le distanze da forze politiche alleate con la Lega''. Il capogruppo dell'Udc sostiene che altrimenti ''non si spiegherebbero in Calabria accordi col Pdl gia' precostituiti, di cui apprezzo le indiscutibili qualita' etiche e professionali dei soggetti indicati dal mio partito, se non frutto di un ragionamento condiviso di rilancio programmatico, economico e sociale, di tutte le realta' calabresi ed in particolare del territorio di Reggio Calabria, per il quale, pero', al momento non si intravedono percorsi, ruoli e strategie''.

FORTUGNO:DIFENSORE IMPUTATO, NON ERA A LOCRI GIORNO OMICIDIO SENTENZA PROCESSO APPELLO E' PREVISTA PER IL 25 FEBBRAIO (ANSA) - REGGIO CALABRIA, 8 FEB - Giuseppe Marciano', accusato di essere stato uno degli esecutori dell'omicidio del vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria Francesco Fortugno, avvenuto il 16 ottobre del 2005, non era a Locri il giorno dell'omicidio. A sostenerlo e' stato il difensore di Marciano', l'avvocato Menotti Ferrari, nell'arringa fatta nel processo d'appello per l'assassinio di Fortugno, in corso a Reggio Calabria. Marciano', nel processo di primo grado, conclusosi a Locri in Corte d'assise nel settembre del 2009, e' stato condannato all'ergastolo insieme al padre, Alessandro, accusato di essere stato il mandante, e ad altri due imputati, Salvatore Ritorto, che sarebbe stato l'esecutore materiale, e Domenico Audino. L'accusa a carico di Alessandro e Giuseppe Marciano' si basa anche sulle dichiarazioni del pentito Domenico Novella. Secondo Menotti Ferrari (ad ascoltare la sua arringa i sostituti procuratori generali Fulvio Rizzo e Mario Andrigo), Giuseppe Marciano', nel momento dell'agguato a Fortugno, si trovava in un centro commerciale di Melicucco, alcune decine di chilometri da Locri. Tesi contestata nella loro requisitoria dai rappresentanti della pubblica accusa sia in primo grado che in appello, secondo i quali la presenza di Giuseppe Marciano' a Locri e' compatibile con i suoi spostamenti nel giorno dell'omicidio. Menotti Ferrari ha anche negato che Alessandro Marciano' sia stato il mandante dell'omicidio sostenendo che l'imputato non ha mai tentato di preocostituire un alibi per se' e per il figlio, cosi' come sostenuto sempre dal pentito Novella. Il processo riprendera' il 16 febbraio per gli ultimi interventi dei difensori. Il 21 febbraio ci sara' la replica dei procuratori generali, mentre la sentenza e' prevista per il 25 febbraio.

BOMBA REGGIO: INDAGATO SI COSTITUISCE IN CARCERE (AGI) - Reggio Calabria, 8 feb. - Sebastiano Pitasi, di 43 anni, sfuggito all'arresto in occasione dell'operazione "Epilogo" del 30 settembre dello scorso anno contro la cosca Serraino, si e' costituito presentandosi nel carcere di Reggio Calabria. L'uomo e' indagato nell'ambito dell'inchiesta sulla bomba fatta esplodere il 3 gennaio dello scorso anno davanti agli uffici della Procura generale della corte d'appello di Reggio, insieme a Fabio Giardiniere, genero del defunto boss Domenico Serraino. Pitasi si e' presentato in carcere accompagnato dal suo avvocato.

IMMIGRATI: IN 15 SBARCANO CON GOMMONE SU COSTA IONICA CALABRIA (AGI) - Crotone, 8 feb. - Non si arresta l'esodo di immigrati clandestini sulle coste del crotonese. Il nuovo sbarco e' avvenuto la notte scorsa sulla spiaggia della frazione Torretta del comune di Crucoli. Sono quindici le persone rintracciate complessivamente dai carabinieri alle prime luci dell'alba; si tratta, in particolare, di 13 afgani e due pakistani, tra i quali anche un minore, che sono stati successivamente trasferiti al centro di accoglienza di Sant'Anna. I militari li hanno rintracciati in parte lungo la strada statale 106, fra i comuni di Torre Melissa e Ciro' Marina, e altri all'interno della stazione ferroviaria di Torretta di Crucoli; gli immigrati, che sono stati successivamente trasferiti al centro di accoglienza di Sant'Anna, hanno dichiarato di essere stati lasciati sulla spiaggia da un gommone che ha poi ripreso il largo. Sempre a Torretta di Crucoli il 27 gennaio scorso era avvenuto uno sbarco con identiche modalita'; in quel caso sono approdati 19 clandestini, tra i quali e' stato individuato e arrestato un uomo di nazionalita' afgana in possesso di un documento di identita' che ne certificava la residenza in Finlandia. Il 31 gennaio, invece, sulla costa di Isola Capo Rizzuto sono approdate 37 persone di nazionalita' afgana, iraniana, irakena e turca, tra le quali anche una donna e due bambini. Il primo giorno dell'anno, quindi, a San Leonardo di Cutro sono sbarcati altri 25 clandestini, venti di nazionalita' afgana, tra i quali 11 minorenni, e cinque pakistani.

REGGIO CALABRIA: ATTI INTIMIDATORI CONTRO FAMIGLIA IMPRENDITORE, ARRESTATO Reggio Calabria, 8 feb. (Adnkronos) - I carabinieri della Compagnia di Taurianova hanno arrestato un 20enne di Cittanova, in collaborazione con i poliziotti del commissariato, ritenuto il responsabile di una serie di atti intimidatori commessi nella cittadina dall'inizio dell'anno. F. L., insieme al fratello 25ennne che e' stato denunciato a piede libero, avrebbe preso di mira la famiglia di un imprenditore del luogo. Nel primo episodio avrebbe fatto ritrovare sulla porta della sua abitazione una busta indirizzata a una delle figlie, con un biglietto di minacce e tre proiettili calibro 9x21 di pistola. Nello stesso periodo e' stato fatto recapitare a un giovane una busta con una lettera scritta da una grafia simile e un proiettile dello stesso tipo. E' stato proprio questo particolare a incastrarlo, poiche' si tratta di proiettili non comuni in commercio e ne sono stati trovati dello stesso tipo nel corso della perquisizione eseguita nell'abitazione del sospettato. Infine, sempre contro l'imprenditore, sono stati esplosi due colpi di fucile verso la sua auto. Nella perquisizione e' stato trovato un fucile, detenuto non regolarmente. Il giovane, che e' stato portato nel carcere di Palmi, deve rispondere dei reati di detenzione illegale di armi; porto di armi in luogo pubblico; danneggiamento aggravato; detenzione di arma clandestina; ricettazione e minacce.

CONTRABBANDO: 9 TONNELLATE SIGARETTE SEQUESTRATE A GIOIA TAURO (AGI) - Gioia Tauro (Reggio Calabria), 8 feb. - I funzionari della Dogana di Gioia Tauro hanno sequestrato, in collaborazione con i militari della Guardia di Finanza, oltre 9 tonnellate di tabacco lavorato estero per un valore complessivo di oltre 2 milioni di euro. L'operazione e' stata realizzata grazie all'utilizzo delle apparecchiature scanner in dotazione all'Ufficio doganale dello scalo calabro, che ha permesso di scoprire, nascoste dietro cartoni contenenti impianti audio, 45.500 stecche di sigarette provenienti dagli Emirati Arabi e dirette a Riga, in Lettonia.

IMMIGRATI: REGGIO CALABRIA, PROTOCOLLO PER EMERSIONE LAVORO NERO (AGI) - Reggio Calabria, 8 feb. - E' stato firmato a Reggio Calabria "un protocollo d'intesa preliminare e propedeutico alla stesura del patto per sospendere l'emersione e la qualificazione del lavoro degli immigrati". I contraenti sono il Prefetto di Reggio Calabria Luigi Varratta, il presidente della Commissione regionale del lavoro non regolare, Benedetto Di Iacovo e, in rappresentanza del governatore Giuseppe Scopelliti, il vice presidente del Consiglio regionale Alessandro Nicolo'. L'accordo e' stato sottoscritto per "avviare le procedure per l'attivazione di un patto per il lavoro a favore degli immigrati nella convinzione che la cooperazione tra soggetti sociali e istituzionali rappresentativi sia uno strumento efficace per dare un contributo alla ricerca di formule sempre diverse per l'impegno nella lotta contro ogni forma di sfruttamento, discriminazione e di irregolarita' nel mercato del lavoro". In particolare, "contro quella di genere e di razza quale fonte di rischio anche per l'integrita' delle lavoratrici e dei lavoratori, causa di danno alla salute fisica e psichica, nonche' fattore di in sicurezza e aggravante del rischio infortunistico". Le parti, con il protocollo in questione, si sono impegnate, tra l'altro, all'avvio di un tavolo tecnico con a cui dovranno prendere parte i sindacati maggiormente rappresentativi sul territorio, l'Amministrazione provinciale, il Sindaco di Reggio Calabria, i sindaci delle aree interessate al fenomeno, il settore vigilanza delle Direzioni provinciali del lavoro. Ed ancora: l'Inps, l'Inail e l'Agenzia delle Entrate, le associazioni di categoria, in particolare quelle del settore agricolo, le associazioni onlus, la Caritas e Migranters I risultati attesi dall'attivazione del tavolo concertativo per la realizzazione del Patto per l'emersione e la qualificazione del lavoro degli immigrati nella provincia di Reggio Calabria riguardano l'integrazione delle risorse Por-Fse e Pon sicurezza capaci i innescare processi di inserimento lavorativo degli immigrati; l'aumento dell'accesso alle attivita' formative; la capacita' di fare sistema tra enti pubblici e associazioni territoriali per un significativo miglioramento dei servizi erogati; lo scambio di buone pratiche e la reciproca contaminazione culturale tra operatori del settore; la maggiore conoscenza in tema di immigrazione; la sensibilizzazione dell'opinione pubblica; maggiore integrazione degli immigrati nel contesto sociale e lavorativo; innescare processi di emersione e contrasto al lavoro irregolare, attraverso azioni e progetti concertati con le parti sociali presenti in seno alla commissione regionale emersione e altri soggetti che interagiscono con gli immigrati; la partecipazione e l'animazione sulle tematiche oggetto del patto". Il protocollo firmato questa mattina avra' una durata di due anni.

'NDRANGHETA: DUISBURG; AUTO STRANGIO UGUALE A QUELLA STRAGE LO HA DETTO CONSULENTE ACCUSA DURANTE PROCESSO FAIDA SAN LUCA (ANSA) - LOCRI (REGGIO CALABRIA), 8 FEB - L'automobile ripresa sul luogo della strage di Duisburg da una telecamera posta nelle vicinanze e' compatibile con quella che e' stata sequestrata a Giovanni Strangio, ritenuto l'ideatore ed uno dei responsabile dell'agguato in cui, a Ferragosto del 2007 furono uccise sei persone. A dirlo e' stato il consulente dell'accusa Michele Minniti. Il tecnico e' stato sentito stamani dai giudici della Corte d'Assise di Locri dinanzi ai quali e' in corso il processo a 14 imputati coinvolti nella faida di San Luca culminata con la strage di Duisburg. Minnini ha visionato i filmati ripresi da una telecamera posta su un distributore di carburante situato vicino al ristorante Da Bruno, teatro della strage, ed ha concluso dicendo che la Clio che si vede nelle immagini e' dello stesso modello di quella che fu sequestrata il 15 ottobre 2007 a Strangio in Belgio.

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