(ASCA) - ''Un incontro urgente per le questioni riguardanti gli Lsu ed Lpu calabresi'' e' stato richiesto dalla Cgil Calabria, con una lettera, firmata da Laudia Carlino, al Presidente della Giunta regionale della Calabria, Giuseppe Copelliti. ''Ad oggi, spiace qui rilevare - si legge nella lettera - che, malgrado gli impegni assunti alla fine dell'anno 2010, tramite l'accordo sottoscritto il 14 dicembre presso l'assessorato al Bilancio, i lavoratori precari non hanno ancora percepito i sussidi e il salario integrativo spettanti''. ''Nonostante la nota dell'Assessore al Lavoro dello scorso 26 gennaio, infatti, nella quale si evidenziava un preciso impegno per il pagamento da parte degli enti utilizzatori, ad oggi nulla e' stato corrisposto''. ''Si ritiene importante, secondo giusta consuetudine di buone relazioni sindacali, che gli accordi sottoscritti tra le parti - scrive la Cgil - vengano debitamente onorati. Di contro, esprimiamo forte preoccupazione che quanto in precedenza firmato non sia stato mantenuto e rispettato''. ''Ne' alcunche' e' stato inoltre comunicato, sui tempi di erogazione di dette somme, ne' tantomeno sulla data di erogazione degli incentivi alla fuoriuscita, e questo, sebbene le procedure siano gia' state concluse oltre 3 mesi fa. I beneficiari dell'incentivo, nel frattempo licenziati e non piu' riassunti ne' utilizzati da diversi mesi, ad oggi non sanno nemmeno quando e se potranno ottenere le somme spettanti''. ''Si fa, inoltre, presente - scrive la Cgil - che altri ritardi sulle comunicazioni stanno gia' creando ulteriori e notevoli disagi per i lavoratori utilizzati presso gli enti pubblici, alcuni addirittura sospesi dal lavoro: come e' noto, infatti, dal 1*/02/2011, i soggetti utilizzati dall'Ente Parco del Pollino (ex L.R. 353) vivono nella piu' totale incertezza''. ''Per tutte queste ragioni, ritenendo tali questioni di estrema importanza,- conclude la Cgil - si sollecita un incontro in tempi brevissimi, onde evitare momenti di comprensibile tensione sociale per quei lavoratori-disoccupati che vivono da anni in condizioni di insopportabile precarieta'''.
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