“Quello
che sta accadendo al Terzo Settore è davvero inaccettabile. Operatori che
svolgono compiti di vitale importanza che non percepiscono il proprio stipendio
da oltre 10 mensilità, famiglie ridotte allo stremo e soprattutto una minaccia
che fa venire la pelle d’oca: l’interruzione da giorno 2 maggio dell’erogazione
dei servizi sociali con la chiusura di comparti importantissimi, esperienze
trentennali di sostegno e cura degli ultimi. A fronte di tutto ciò assistiamo
alla totale inerzia da parte del Comune di Reggio Calabria e del Sindaco Arena.
A niente sono valse le rassicurazioni, i patti e i protocolli di intesa
disattesi. Possibile che puntualmente a pagare le scelte scellerate della
cattiva amministrazione debbano essere gli ultimi e le persone più deboli!? L’Articolo 3 della Costituzione recita: “(…)È compito della Repubblica rimuovere gli
ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e
l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana
e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica,
economica e sociale del Paese.” E’
indispensabile dare concretezza alle dichiarazioni di principio e al dettato
costituzionale in materia di diritti esigibili, sia in tema di Servizi Sociali
che di diritto al Lavoro; non è più differibile l'adozione di provvedimenti che
consentano, alla luce della legislazione nazionale (L. 328/2000) e regionale
(L.R. 23/2003) in materia di Politiche e Servizi Sociali, una inversione di
tendenza rispetto al rischio di relegare in posizioni di retroguardia le
Politiche di Welfare. E’ chiaro che, ad Arena e al centrodestra, di tutto ciò
interessa poco. Basta ricordare che in occasione della discussione della
proposta di deliberazione per l’adozione di misure a favore dei servizi sociali
cittadini, proposta da tutto il centrosinistra (poi approvata!), il centrodestra
si è reso protagonista di uno dei peggiori teatrini che la nostra Città abbia
mai visto, sostanzialmente disertando il Civico Consesso nella speranza che,
con una vera e propria azione di boicottaggio, venisse meno il numero legale.
Peccato (o per fortuna!) che a tale spirito di iniziativa non sempre
corrisponde un’adeguata dose di furbizia, sicché ottenuto il numero legale per
procedere, il Consiglio Comunale ha approvato quella importantissima proposta.
Peccato averlo fatto di fronte agli scranni della maggioranza “quasi” del tutto
vuoti! Probabilmente questi sono temi che non interessano al centrodestra
reggino.
Nel
sostenere dunque la protesta che tutto il Terzo Settore, con grande dignità, da
oltre un anno sta portando avanti, chiediamo ad Arena uno sforzo di
concentrazione su un’emergenza cittadina, di dare atto a quella proposta di
deliberazione approvata, di intervenire prontamente fornendo risposte concrete,
anche con l’adozione di un piano transitorio che determini in maniera
definitiva l’entità delle risorse economiche necessarie al soddisfacimento dei
bisogni rilevati e, se necessario, lo spostamento di risorse economiche da
capitoli di bilancio di altri settori dell’Amministrazione a quello delle
Politiche Sociali.”
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