I
carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, il ROS e lo squadrone
eliportato Cacciatori di Calabria, hanno arrestato il latitante TRRIMBOLI
Rocco, inserito nella lista dei latitanti più pericolosi del Ministero Interno.
TRIMBOLI
è affiliato alla’ndrangheta nella sua articolazione territoriale della Locale
di ‘ndrangheta di Platì.
Come
documentato nell’ indagine RIACE, a partire dai primi anni ’90, il
gruppo MARANDO – TRIMBOLI, facente capo a MARANDO Pasquale ed in cui TRIMBOLI
Rocco aveva, già allora, un ruolo apicale (era sostanzialmente il luogotenente
del MARANDO deputato alla gestione del narco - traffico), era attivo nel
traffico internazionale di stupefacenti, operando tra la locride e la provincia
di Torino. Tra la fine degli anni ’90 e
gli inizi del 2000, con la scomparsa del fratello TRIMBOLI Antonio Giuseppe (lupara
bianca) e di MARANDO Pasquale (lupara bianca), nonché di altri
appartenenti alla famiglia di quest’ultimo, TRIMBOLI Rocco, all’epoca latitante
per la misura cautelare dell’Indagine RIACE, diveniva, di fatto, il capo
dell’omonima ‘ndrina, rientrando, per curare gli affari
dell’organizzazione, stabilmente su Platì.
Infatti, sulle montagne di Platì, in data 10.10.2001, veniva
localizzato ed arrestato da personale del ROS, dello Squadrone Eliportato
Cacciatori di Calabria e dal Gruppo di Locri, mentre si trovava in compagnia di
un altro latitante BARBARO Pasquale (detto “Testa di Muschitta” - cl.
61, appartenente alla ‘ndrina Castani e cognato di PELLE Giuseppe Gambazza),
nonché altri 8 affiliati, tutti sorpresi durante un summit di ‘ndrangheta.
Nel 2003, dopo essere stato scarcerato per
decorrenza dei termini di custodia cautelare, avvalendosi della collaborazione
dei fratelli Saverio (già latitante inserito nell’elenco dei 100) e Natale
(attualmente latitante) e, proprio in virtù del suo rilevantissimo ruolo in
seno alla ‘ndrangheta del paese di origine, ha continuato a
rappresentare un irrinunciabile punto di riferimento per le collegate ndrine
piemontesi e lombarde
Il suo contributo costante allo sviluppo
dell’organizzazione mafiosa denominata “ndrangheta” in Piemonte è stato,
infatti, alla base del provvedimento restrittivo scaturito dall’operazione MINOTAURO,
condotta dai Carabinieri, in Piemonte, nel giugno del 2011, con l’arresto di
150 indagati, ritenuti appartenenti alla ‘ndrangheta. In Piemonte,
TRIMBOLI Rocco continuava a recarvisi prima del successivo stato di latitanza,
per partecipare a riti di affiliazione di nuove leve ‘ndranghetiste,
organizzate al Nord ma sempre decise dai vertici del locale di Platì,
tra cui, per l’appunto, TRIMBOLI Rocco.
Tra il 2009 ed il 2010, l’Arma, sotto il
coordinamento della Procura Distrettuale di Reggio Calabria, ha individuato e
sequestrato ben 10 bunker risultati nella disponibilità di soggetti
legati/appartenenti alla ‘ndrina, attualmente capeggiata da TRIMBOLI
Rocco, a conferma di come le organizzazioni ‘ndranghetistiche, siano
solite predisporre, a priori, complesse strutture logistiche per garantire ai
loro capi ed affiliati eventuali periodi di latitanza in luoghi sicuri e
controllati. In particolare:
(1)
in data 25 novembre 2009, presso l’ abitazione di Trimboli Rocco[1],
situata a Platì contrada Bosco s.n.c. veniva rinvenuto un “bunker”, in
particolare si trattava di un vano occultato in una camera da letto situata
proprio di fronte al portone d’ingresso. Allo stesso vano si accede mediante
una botola basculante a pavimento, munita di telaio interno in ferro e
chiavistello per la chiusa dall’interno. Il tutto abilmente mascherata dalle
piastrelle che compongono la superficie. Tale accesso era situato a ridosso di
una parete della stanza e precisamente sotto la finestra. All’interno vi era la
presenza di un tunnel verticale da discendere con una scala mobile
appositamente sistemata. Una volta scesi gli operanti rinvenirono un’apertura
che agevolava l’ingresso a un ambiente avente le seguenti dimensioni 2,14 x
2,40 mt e di 1,85 mt d’altezza, corredato da due prese d’aria;
(2)
In data 13 febbraio 2010, presso l’ abitazione di Barbaro Antonia[2]
situata a Platì Via Vico I Mittiga snc, veniva rinvenuto un nascondiglio posto
nel bagno del piano terra avente le dimensioni 0,80 mt x 1,30 ed un’altezza di 1,05;
(3)
In data 13 febbraio 2010, presso l’ abitazione di Perre Giuseppe[3]
e Grillo Immacolata[4],
situata a Platì Via Vico I Mittiga nr.10, veniva rinvenuto un “bunker”,
sito nel vano adibito a cantina, sottostante a un vano utilizzato come garage e
ripostiglio. L’accesso, delle dimensioni di 0,90 (l) x 0,97 (h), era perfettamente
camuffato con la parete e costituito da un blocco di mattoni e cemento dotato
di una base di ferro scorrevole su due binari. All’interno vi era una stanza
rettangolare delle dimensioni di 4,47 x 4,87 mt. ed un’altezza di 2 mt, fornita
di corrente elettrica, pavimento piastrellato e arredata da due letti e due
mobiletti in legno. Al suo interno, dopo un periodo di latitanza durato circa
sedici anni veniva sorpreso e arrestato Trimboli Saverio (nato Platì
05.08.1974);
(4)
In data 12 marzo 2010, presso l’ abitazione di Trimboli Anna[5],
situata a Platì via Vico IV San Pasquale n. 5, nel locale cucina, posto nel
seminterrato dell’abitazione, veniva rinvenuto all’interno un cunicolo avente la
lunghezza di circa 200
metri, caratterizzato da sistemi di aerazione ed
illuminazione, che si collegava a due locali – bunker sotteranei;
(5) In data 13 marzo
2010, presso l’ abitazione di Trimboli Bruno[6],
situata a Platì vico V San Pasquale n.
7, zio di TRIMBOLI Rocco, veniva rinvenuto un manufatto sotterraneo al quale si
accedeva dalla camera da letto dell’abitazione attraverso una botola basculante
camuffata con le stesse piastrelle del pavimento della stanza avente dimensioni
di 0.50 x 0,84 mt. All’interno il vano di forma quadrata aveva le seguenti dimensioni
1,50 x 1,50 mt ed era posto ad una profondità di circa 1,80 mt;
[1] Trimboli Rocco nato a
Platì il 09/05/1967, attualmente irreperibile;
[2] Barbaro Antonia nata
a Platì il 22.02.1934;
[3] Perre Giuseppe, nato
a Platì il 22/02/1961;
[4] Trimboli Immacolata,
nata a Platì il 09.05.1967;
[5] Trimboli Anna, nata a
Platì il 27.05.1970;
[6] Trimboli Bruno, nato
a Platì il 14.04.1947;
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