CARCERI: UIL, SISTEMA PENITENZIARIO ALLA DERIVA
(AGI) - Catanzaro, 24 apr. - "La Calabria e' ormai parte
integrante di un sistema penitenziario alla deriva, le cui
aberrazioni sono sotto gli occhi di tutti. In meno di due anni
- continua - abbiamo assistito al suicidio del provveditore
Paolino Quattrone e a quello dell'assistente capo Mauro
Cosentino". Lo afferma in una nota Eugenio Sarno, segretario
generale della Uil Penitenziari, che aggiunge: "Cio',
unitamente ad altre vicissitudini che investono la Regione, non
ha pero' indotto l'Amministrazione penitenziaria e il ministro
della Giustizia ad assumere provvedimenti tangibili, tanto che
da anni non viene assegnato un provveditore regionale in pianta
stabile. Essere presente ai lavori del direttivo regionale,
quindi, non e' solo un dovere ma vuole essere una concreta
prova di vicinanza al nostro personale che opera in una terra
di frontiera, essendo ben noto il radicamento di organizzazioni
criminali che inquinano il tessuto sociale ed economico. Ai
nostri eroi di prima linea - continua - dobbiamo fornire ogni
vicinanza, cercando per quanto possibile di risolvere qualche
problema".
'NDRANGHETA: L'ASCESA DI TRIMBOLI FRA BUNKER E RITI MAFIOSI (2)
(AGI) - Reggio Calabria, 24 apr. - Nel 2003, dopo essere stato
scarcerato per decorrenza dei termini di custodia cautelare,
avvalendosi della collaborazione dei fratelli Saverio (gia'
latitante inserito nell'elenco dei 100) e Natale (tuttora
latitante) e in virtu' del suo rilevante ruolo in seno alla
'ndrangheta del paese di origine, avrebbe continuato a
rappresentare un irrinunciabile punto di riferimento per le
'ndrine piemontesi e lombarde. Il suo contributo costante allo
sviluppo dell'organizzazione mafiosa in Piemonte e' stato,
infatti, alla base del provvedimento restrittivo scaturito
dall'operazione "Minotauro", condotta dai carabinieri in
Piemonte nel giugno del 2011 con l'arresto di 150 indagati,
ritenuti appartenenti alla 'ndrangheta. In Piemonte, Trimboli
continuava a recarsi prima del successivo stato di latitanza,
per partecipare a riti di affiliazione di nuove leve
'ndranghetiste, organizzate al Nord ma sempre decise dai
vertici del "locale" di Plati', tra cui Trimboli. Tra il 2009 e
il 2010 l'Arma, sotto il coordinamento della Procura
Distrettuale di Reggio Calabria, ha individuato e sequestrato
ben 10 bunker risultati nella disponibilita' di soggetti legati
o appartenenti alla 'ndrina capeggiata da Trimboli.
'NDRANGHETA: L'ASCESA DI TRIMBOLI FRA BUNKER E RITI MAFIOSI
(AGI) - Reggio Calabria, 24 apr. - E' considerato il capo
dell'omonima cosca della 'ndrangheta Rocco Trimboli, arrestato
stamane dai carabinieri del Comando Provinciale di Reggio
Calabria, del Ros e dello squadrone eliportato Cacciatori di
Calabria. La scalata ai vertici del clan, secondo gli
inquirenti, e' da fare risalire ai primi anni '90, quando nel
gruppo Marando-Trimboli, facente capo a Pasquale Marando
Trimboli era gia' un personaggio di spessore poiche'
luogotenente del boss cui era delegato un ruolo attivo nel
traffico internazionale di stupefacenti, tra la Locride e la
provincia di Torino. Tra la fine degli anni '90 e gli inizi del
2000, con la scomparsa del fratello Antonio Giuseppe e di
Pasquale Marando, entrambi vittime di lupara bianca, e di altri
appartenenti alla "famiglia", Rocco Trimboli, all'epoca
latitante nell'ambito dell'indagine Riace, divenne di fatto il
capo dell'omonima 'ndrina, rientrando stabilmente a Plati' per
curare gli affari dell'organizzazione. E sulle montagne di
Plati', il data 10 ottobre 2001 fu localizzato e arrestato da
personale del Ros, dello Squadrone Eliportato Cacciatori di
Calabria e dal Gruppo di Locri, mentre si trovava in compagnia
di un altro latitante, Pasquale Barbaro, 51 anni, detto "Testa
di Muschitta", appartenente alla 'ndrina dei Castani e cognato
di Giuseppe Pelle detto Gambazza). Con loro finirono in carcere
altri 8 affiliati, tutti sorpresi durante un summit di
'ndrangheta.
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