(flashsport)Livorno –
Ai Campionati italiani assoluti si sono scritti i verdetti per le
convocazioni ai Mondiali Rescue, in programma ad Adelaide in Australia
dal 7 al 11 novembre 2012. Verdetti che ci consegnano una Nazionale
Italiana che non potrà contare su una dette sue punte di diamante.
Parliamo di Francesco Bonanni, atleta delle Fiamme Oro, che fino a ieri
pomeriggio era il possessore del record mondiale sui 100 metri di
trasporto manichino con pinne e oggi è a Milano, per cercare di
risolvere il problema di un dolore lancinante alla spalla. Un guaio
fisico che gli impedirà di regalare soddisfazioni al team azzurro di
salvamento in questa stagione.
Per fortuna che dalla vasca Simone Camalich sono usciti primati italiani che permetteranno di formare una squadra competitiva ad Antonello Cano, tecnico azzurro di lungo corso. La finale dei 100 metri di trasporto manichino con pinne ha visto, infatti, abbattere il muro dei 47”. Ci è riuscito il neoprimatista mondiale Simone Procaccia (Fiamme Oro) che ha fermato i cronometri sul tempo di 46”46 precedendo Stefano Costamagna, neotesserato delle Rane Rosse Aqvaspor, anche lui in grado di scendere sotto il precedente record del mondo grazie al tempo di 46”97. In mattinata Procaccia aveva nuotato la batteria A al record mondiale di 47”36, migliorando il primato stabilito da Bonanni il 3 febbraio scorso (nella foto Bonanni premiato e sullo sfondo Procaccia). Nella batteria B, però, Francesco Bonanni stringeva i denti per riprendersi il primato mondiale nonostante il dolore alla spalla, che lo affligge dallo scorso dicembre. Il nuotatore romano compiva l’impresa stampando il tempo di 47”14, nuovo record del mondo. Lo sforzo si è fatto sentire e nel pomeriggio, quando è stata disputata la finale, i dolori alla spalla di Bonanni erano diventati lancinanti. Adesso il nuotatore delle Fiamme Oro ha bisogno di curarsi e tornare quanto prima a disposizione di Antonello Cano, se sarà ancora lui il c.t. degli azzurri del salvamento.
Nel secondo giorno degli assoluti grande prestazione di Laura Pranzo (CN Nichelino), 16 anni compiuti a dicembre, che nei 200 super lifesaver ha battuto il record europeo (2'28"59) fissando il nuovo primato sul tempo di 2'26"46. Nella staffetta 4x25 manichino maschile record del mondo per le Rane Rosse Aqvasport nella con 1'07"59 (Fontana, Costamagna, Legnani e Bermani) migliorando il precedente mondiale ed europeo che era 1'07"95.
Durante il primo giorno dei campionati, sabato 21 aprile, riflettori per Matteo Montesi (Rane Rosse Aqvasport) che ha battuto il suo record dei 100 manichino pinne e torpedo vincendo la finale con il tempo di 51"94 (vedi foto in piscina). Un mese prima, ai campionati di categoria Montesi aveva nuotato la stessa gara in 52"20.
Sempre nella prima giornata degli assoluti spiccano i due record italiani cadetti del torinese Stefano Costamagna (Rane Rosse Aqvasport), nel trasporto manichino in finale con 29"61 (precedente 30"37) e nel manichino pinne e torpedo in batteria con 53"21 (precedente 54"32); e spiccano il record italiano assoluto della staffetta ostacoli femminile della Safa 2000 (Leanza, Marta, Borgnino, Tetta) con 1'55"28 e il record italiano cadetti della staffetta ostacoli maschile della Fondazione Bentegodi (Righetto, Bresadola, Ferro, Disconti) con 1'41"53.
Per fortuna che dalla vasca Simone Camalich sono usciti primati italiani che permetteranno di formare una squadra competitiva ad Antonello Cano, tecnico azzurro di lungo corso. La finale dei 100 metri di trasporto manichino con pinne ha visto, infatti, abbattere il muro dei 47”. Ci è riuscito il neoprimatista mondiale Simone Procaccia (Fiamme Oro) che ha fermato i cronometri sul tempo di 46”46 precedendo Stefano Costamagna, neotesserato delle Rane Rosse Aqvaspor, anche lui in grado di scendere sotto il precedente record del mondo grazie al tempo di 46”97. In mattinata Procaccia aveva nuotato la batteria A al record mondiale di 47”36, migliorando il primato stabilito da Bonanni il 3 febbraio scorso (nella foto Bonanni premiato e sullo sfondo Procaccia). Nella batteria B, però, Francesco Bonanni stringeva i denti per riprendersi il primato mondiale nonostante il dolore alla spalla, che lo affligge dallo scorso dicembre. Il nuotatore romano compiva l’impresa stampando il tempo di 47”14, nuovo record del mondo. Lo sforzo si è fatto sentire e nel pomeriggio, quando è stata disputata la finale, i dolori alla spalla di Bonanni erano diventati lancinanti. Adesso il nuotatore delle Fiamme Oro ha bisogno di curarsi e tornare quanto prima a disposizione di Antonello Cano, se sarà ancora lui il c.t. degli azzurri del salvamento.
Nel secondo giorno degli assoluti grande prestazione di Laura Pranzo (CN Nichelino), 16 anni compiuti a dicembre, che nei 200 super lifesaver ha battuto il record europeo (2'28"59) fissando il nuovo primato sul tempo di 2'26"46. Nella staffetta 4x25 manichino maschile record del mondo per le Rane Rosse Aqvasport nella con 1'07"59 (Fontana, Costamagna, Legnani e Bermani) migliorando il precedente mondiale ed europeo che era 1'07"95.
Durante il primo giorno dei campionati, sabato 21 aprile, riflettori per Matteo Montesi (Rane Rosse Aqvasport) che ha battuto il suo record dei 100 manichino pinne e torpedo vincendo la finale con il tempo di 51"94 (vedi foto in piscina). Un mese prima, ai campionati di categoria Montesi aveva nuotato la stessa gara in 52"20.
Sempre nella prima giornata degli assoluti spiccano i due record italiani cadetti del torinese Stefano Costamagna (Rane Rosse Aqvasport), nel trasporto manichino in finale con 29"61 (precedente 30"37) e nel manichino pinne e torpedo in batteria con 53"21 (precedente 54"32); e spiccano il record italiano assoluto della staffetta ostacoli femminile della Safa 2000 (Leanza, Marta, Borgnino, Tetta) con 1'55"28 e il record italiano cadetti della staffetta ostacoli maschile della Fondazione Bentegodi (Righetto, Bresadola, Ferro, Disconti) con 1'41"53.
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