Arriva al Teatro “Rendano” di Cosenza, per il cartellone di prosa curato da Isabel Russinova, una nuova versione dell’Otello di William Shakespeare, interpretata da Massimo Dapporto e Maurizio Donadoni, per la regia di Nanni Garella, che lo ha anche tradotto e adattato.
Lo
spettacolo, prodotto dall’Arena del Sole – Nuova Scena – Teatro Stabile di
Bologna, in collaborazione con il 63° Festival Shakespeariano dell’Estate
Teatrale Veronese, andrà in scena al “Rendano”, con una lieve modifica rispetto
alle date originarie, giovedì 26 aprile
(ore 20,30) e venerdì 27 aprile (ore 20,30).
La
direzione del Teatro comunica che, a seguito della modifica delle date, gli
abbonati del turno B potranno seguire lo spettacolo giovedì 26. Resta, invece,
invariato il turno A di abbonamento, già fissato per venerdì 27 aprile.
“Un
grande dibattito sulla fragilità della natura umana”. Così definisce la
plurirappresentata tragedia shakespeariana il regista Nanni Garella.
“Non
una tragedia della gelosia, ma un dramma d’amore, in cui il protagonista si
trova preda di un sentimento tanto potente da fargli perdere la ragione”.
I
numerosi temi affrontati in questa nuova messinscena della tragedia
shakespeariana, vanno oltre quello
classico della gelosia portata alle estreme conseguenze: il pregiudizio
razziale, lo scontro tra Occidente e Oriente, una storia che ritorna e
costruisce nella mente un immaginario di guerre vicine e devastanti. A
contrapporsi sono, però, in primo luogo due visioni del mondo: quella di Otello
– bellezza e armonia, nobiltà, lealtà, amore – e quella di Iago, che disegna un
mondo abietto e volgare in cui, nella totale assenza di ideologia, regna il
pragmatismo più spregiudicato.
“Nell’Otello
di Shakespeare – scrive ancora il regista Nanni Garella nei suoi appunti di
drammaturgia – alla fine perdono tutti, i nobili e i malvagi: Desdemona,
Emilia, Roderigo assassinati, Otello suicida, Iago travolto dai suoi stessi
inganni e dalle sue trame scellerate. Tutti fanno scelte sbagliate. Il mondo
non ritrova il suo equilibrio, dopo l’atto estremo di Otello e il sacrificio di
sua moglie: come dopo un’eclissi di sole e di luna – stralcio simbolico di una
immagine barocca – l’uomo resta sotto un cielo vuoto. Nessuno ha la meglio,
alla fine. In realtà, il mondo somiglia molto di più a come lo immagina Iago,
ma anch’egli ne è travolto. Cosa resta, dopo gli assassini, i suicidi, il
crollo della fiducia, della fedeltà e dell’amore? Probabilmente solo la notte
buia, il cupo abisso in cui precipita a volte la mente umana.”
Nei
panni del Moro di Venezia c’è Massimo Dapporto, che in diverse occasioni ha
calcato le scene del Teatro Rendano” di Cosenza (tra gli altri, con gli
spettacoli “La coscienza di Zeno” di Italo Svevo e “Il malato immaginario” di
Molière). Maurizio Donadoni è Iago, mentre Desdemona è Lucia Lavia (figlia di
Gabriele Lavia e Monica Guerritore). Completano il cast Federica Fabiani
(Emilia), Gabriele Tesauri (Montano), Woody Neri (Cassio) e Matteo Alì
(Roderigo).
Le scene sono di Antonio
Fiorentino, le luci di Gigi Saccomandi, i costumi di Claudia Pernigotti.
Il botteghino del Teatro
“Rendano” resterà aperto tutti i giorni, compreso
mercoledì 25 aprile, dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 19,00. Nei
giorni dello spettacolo la biglietteria sarà aperta fino all’inizio della
rappresentazione.
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