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giovedì 17 novembre 2011

News dal Comando Provinciale dei Carabinieri RC


Alle prime luci dell’alba di oggi, 17 novembre 2011, i Carabinieri Melito Porto Salvo con i militari della Gruppo Operativo Calabria di Vibo Valentia, avviavano nel territorio del Comune di Montebello Ionico e delle sue Frazioni una serie di perquisizioni. Le operazioni, nel loro complesso, si concludevano con l’arresto, in flagranza di reato di STELITANO Leandro, classe ’77,  melitese, residente in Toscana ma domiciliato a Montebello Ionico – Frazione Fossato, coniugato, nullafacente, già agli arresti domiciliari. Nel corso della perquisizione domiciliare, i militari, grazie ad uno spiccato spirito di osservazione, notavano un allaccio abusivo al contatore della corrente, a sua volta, abilmente manomesso. Tale sistema gli aveva consentito di collegare l’impianto elettrico del proprio appartamento alla rete dell’Enel ed effettuare consumi non contabilizzabili ed a lui non addebitabili. Lo STELITANO veniva, così, arrestato per furto aggravato continuato di energia elettrica ed, espletate le formalità di rito, immediatamente condotto innanzi al Tribunale di Reggio Calabria, per essere sottoposto al giudizio per direttissima.
Nell’ambito dello stesso contesto operativo, nella Frazione Saline, predetti militari traevano in arresto ALTAMURA Francesco, classe ‘75, residente in Montebello Ionico, separato, nullafacente, gravato da precedenti di polizia, in esecuzione ad un ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. di Reggio Calabria. Detto provvedimento scaturiva da una efficace attività investigativa condotta dai Carabinieri della Stazione di Saline di Montebello Ionico, la quale, grazie ai riscontri positivi evidenziati, riusciva ad accertare e dimostrare che l’ALTAMURA, aveva vessato, talvolta anche violentemente, i genitori 70enni, al solo scopo di ottenere sempre ed insistentemente somme di denaro. Tra i reati ravvisati dall’A.G., ai danni dei anziani genitori conviventi, figurano i maltrattamenti in famiglia, l’estorsione e le lesioni personali. Pertanto, dopo le formalità di rito, è stato associato alla casa circondariale di Reggio Calabria, a disposizione dell’A.G. che ne ha disposto la carcerazione.

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