'NDRANGHETA: BENZINA DAVANTI CASA PADRE VITTIMA OMICIDIO FIGLIO ERA IMPRENDITORE UCCISO IN UN AGGUATO A SIDERNO NEL 2005 (ANSA) - SIDERNO (REGGIO CALABRIA), 17 NOV - Un contenitore con del liquido infiammabile ed un foglio di carta arrotolato imbevuto dello stesso liquido, e' stato trovato, a Siderno, davanti all'abitazione di Mario Congiusta, il padre di Gianluca, l'imprenditore di 34 anni ucciso in un agguato di 'ndrangheta il 25 maggio del 2005. Il contenitore, secondo quanto si e' appreso, e' stato notato dallo stesso Congiusta che ha chiamato subito i carabinieri di Locri. Gli investigatori, allo stato, non escludono alcuna ipotesi circa il possibile movente del gesto. Mario Congiusta, dopo l'omicidio del figlio, ha creato un'associazione, la ''Gianluca Congiusta Onlus'', impegnandosi nella lotta alla 'ndrangheta ed in favore della legalita'. Nelle scorse settimane sono state rese note le motivazioni della sentenza con cui i giudici della Corte d'assise di Locri, nel dicembre scorso, hanno condannato all'ergastolo Tommaso Costa, indicato come il capo dell'omonima cosca, ritenuto il mandante dell'omicidio di Gianluca. Il nome di Mario Congiusta, tra l'altro, e' finito, come vittima, in un'inchiesta dei carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria che stamani hanno arrestato un poliziotto, la moglie ed un'altra persona accusate di avere fabbricato false prove da consegnare, in cambio di denaro, a indagati in inchieste vere o ipotetiche, per alleggerire la loro posizione. Nel caso specifico di Congiusta, i tre, secondo l'accusa, lo avevano contattato, tramite lettere anonime, minacciando di divulgare atti d'indagine, falsi, dai quali sarebbe emerso che Costa era innocente se Congiusta non avesse pagato una somma di denaro.
CALABRIA: MAIOLO, URGENTE AUDIZIONE SCOPELLITI SU QUESTIONE FONDI UE (ASCA) - Reggio Calabria, 17 nov - ''Ribadiamo ancora una volta l'esigenza di ascoltare Scopelliti in commissione consiliare sulla gestione dei fondi comunitari 2007-2013, sui contenuti dell'accordo firmato con l'allora Governo Berlusconi, che riduce dal 50% al 25% la quota di cofinanziamento nazionale ai programmi europei, ma soprattutto sulle conseguenze delle 'bacchettate' che la commissione europea continua a dare al governo regionale per la incapacita' di governo''. Lo ha detto Mario Maiolo (Pd), consigliere regionale della Calabria. ''L'ultima, in ordine di tempo, e' la lettera inviata ai membri del Comitato di Sorveglianza del POR Calabria da Michele Laine (Commissione Europea D.G. Occupazione e Affari sociali), il quale, questa volta, sottolinea come ''la proposta di modifica del piano finanziario debba essere giustificata da un'argomentazione solida in merito al suo impatto, nonche' da una provata argomentazione che dimostri che la strategia d'insieme del PO e l'attuazione dei suoi obiettivi non vengano compromesse''. ''La Commissione boccia, dunque, la riprogrammazione - sostiene Maiolo - che non consentira' ne' di essere adottata entro il 31 dicembre 2011, ne' nelle annualita' successive, vanificando il raggiungimento degli obiettivi strategici condivisi con la Commissione, sciupando l'occasione di sviluppo dei fondi comunitari per la nostra regione''.
'NDRANGHETA: BOSS PRENDE SOLDI ESTORSIONI MENTRE E' IN CLINICA, 5 ARRESTI Catanzaro, 17 nov. - (Adnkronos) - Secondo i magistrati di Catanzaro si era fatto pagare una tangente nella clinica dove era ricoverato per problemi di salute. Andrea Mantella, di 39 anni, ritenuto elemento di spicco del clan Lo Bianco di Vibo Valentia, e' stato arrestato questa mattina insieme ad altri quattro soggetti del vibonese Francesco Antonio Pardea (25), di Tropea, Salvatore Morelli (28), Francesco Scrugli (41) e Vincenzo Mantella (25). L'operazione si chiama 'Nasty embassy' ed e' stata portata avanti grazie alle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, Samuele Lo Vato, che era ricoverato nella clinica Villa Verde di Dipignano (Cosenza) nello stesso periodo in cui c'era anche Mantella. Il boss avrebbe inviato gli emissari dall'imprenditore sottoposto a estorsione, il quale sarebbe poi andato a trovarlo con un vassoio di dolci e gli avrebbe consegnato una mazzetta. L'imprenditore pero' nega il pagamento della somma di denaro. I boss agli arresti domiciliari per ragioni di salute sono in numero rilevante, secondo i magistrati della Dda di Catanzaro, che insieme ai colleghi della procura di Reggio Calabria avevano gia' avviato un'indagine notificando sette avvisi di garanzia ad altrettanti medici nella scorsa primavera. Eclatante il caso del boss Antonio Pelle, evaso dall'ospedale di Locri dove era stato ricoverato per una grave forma di anoressia che secondo i magistrati sarebbe stata autoindotta.
REGGIO CALABRIA: IRREGOLARITA' NEI BILANCI COMUNALI, REVISORI NON RISPONDONO A MAGISTRATI Reggio Calabria, 17 nov. - (Adnkronos) - I tre revisori dei conti in carica al Comune di Reggio Calabria tra il 2008 e il 2010, indagati per le irregolarita' riscontrate dalla procura nei bilanci dell'ente, si sono avvalsi della facolta' di non rispondere davanti ai magistrati che li avevano convocati oggi al Cedir. Si tratta di Carmelo Stracuzzi, Alessandro Ruggero De Medici e Domenico D'Amico. Oggi doveva essere sentito anche il governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti, indagato per falso in atto pubblico relativamente al periodo in cui ha ricoperto la carica di sindaco nella citta' dello Stretto. La sua audizione e' stata rinviata per impegni istituzionali. La procura, ha confermato il procuratore aggiunto Ottavio Sferlazza, sta cercando di concordare un'altra data che probabilmente cadra' nella prima decade di dicembre.
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