(Adnkronos) - La sproporzione tra tenore di vita e redditi dichiarati, emersa dalle indagini, ha indotto il Tribunale di Imperia - Sezione per le misure di prevenzione, ad accogliere la richiesta del direttore della Dia (Direzione investigativa antimafia), generale dei carabinieri Antonio Girone, di sequestro anticipato dei beni per un valore di 9 milioni di euro dei fratelli Michele, Giovanni, Maurizio e Roberto Pellegrino, noti pregiudicati e imprenditori del Ponente ligure. Gli investigatori della Dia di Genova, diretta dal colonnello dei carabinieri Luigi Marra, hanno svolto accertamenti sull'intera compagine familiare dei Pellegrino, 20 persone, arrivando a ricostruirne storia giudiziaria e vicende imprenditoriali di una ventina d'anni. Dalle indagini risulta che i quattro, gia' noti alle forze di polizia per denunce e condanne per vari reati, tra cui associazione finalizzata a traffico di stupefacenti, traffico di armi ed esplosivi, estorsione, favoreggiamento di latitanti, gestione di locali notturni adibiti allo sfruttamento della prostituzione e a illeciti di varia natura, sono inseriti nel contesto criminale del Ponente ligure e contigui a persone ritenute affiliate alla 'ndrangheta facenti capo alle famiglie Santaiti - Gioffre' di Seminara (Reggio Calabria).
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