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sabato 28 maggio 2011

CARCERI: UIL PA, TANTE EMERGENZE DAL NORD AL SUD DEL PAESE SARNO,

Roma, 28 mag. - (Adnkronos) - Pianeta carceri, l'allarme non si placa. Dal nord al sud del Paese e' emergenza. Lo denuncia Eugenio Sarno, segretario generale della Uil Pa Penitenziari, che fa un elenco delle emergenze carcerarie: a Verona, ad esempio, si sono registrati tre casi di Tbc in venti giorni. A Vicenza, poi, un detenuto ha tentato di evadere gettandosi nel fiume; maxi rissa a Venezia tra detenuti. Ci sono stati feriti. La situazione e' grave anche al sud. In Calabria, ad esempio, segnala sempre Sarno, manca la benzina nei cellulari e ieri non e' stato possibile trasportare i detenuti. "A dimostrazione che il dramma penitenziario non presenta solo aspetti sociali, umanitari e di ordine pubblico, ma e' anche una questione di emergenza sanitaria concorrono le notizie che ci giungono dal carcere di Pavia, dove due detenuti sono in isolamento sanitario perche' infestati da piattole, e dal carcere di Verona Montorio dove in poco meno di venti giorni si conta il terzo caso di TBC", segnala Sarno. Le cronache penitenziarie fanno registrare anche una maxi rissa tra detenuti , con feriti, scoppiata all'istituto penitenziario di Santa Maria Maggiore a Venezia e una tentata evasione con tanto di tuffo nel fiume a Vicenza. "Ieri pomeriggio nei cortili passeggi di Santa Maria Maggiore e' scoppiata una maxi rissa che ha visto coinvolti una trentina di detenuti. Uno di essi - ragguaglia Sarno - ha dovuto far ricorso alle cure del pronto soccorso, dove e' stato trasportato d'urgenza per le ferite riportate. Diversi i detenuti contusi. Il personale di polizia penitenziaria, prontamente intervenuto, ha dovuto faticare non poco per ristabilire l'ordine". Questa notte, poi, intorno alle due, un detenuto di origine maghrebina ha tentato di evadere dall'ospedale di Vicenza, dove era stato trasportato per effettuare la dialisi. "Il detenuto, - spiega ancora Sarno - indagato per reati di droga, mentre stava per essere riportato in carcere e' saltato giu' dalla lettiga dell'ambulanza e si e' tuffato nel fiume Astichello che scorre vicino il plesso ospedaliero. Il tentativo di fuga e' stato immediatamente bloccato dagli agenti di scorta che non ci hanno pensato su due volte per riacciuffare il detenuto, tuffandosi a loro volta nel fiume". I problemi sono anche legati all'assenza dei mezzi. Proprio ieri in Calabria (Rossano e Paola), come racconta Sarno, non si e' potuto procedere alle traduzioni di detenuti perche' i mezzi erano sprovvisti di carburante e non c'erano soldi per fare il pieno. "Ci chiediamo - conclude il segretario della Uil Pa Penitenziari - cosa succedera' quando a settembre mancheranno persino i fondi per garantire il vitto ai detenuti".

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