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giovedì 27 gennaio 2011

Last news Calabria (12:00)

LEGAMBIENTE, OK DEMOZIONE VILLE A ISOLA CAPA RIZZUTO (ASCA) - Isola Capo Rizzuto (Kr), 27 gen -''Sosteniamo con convinzione l'azione del prefetto che finalmente ha riportato la legalita' in una zona di grande valore ambientale, una delle prime aree marine protette del Paese sfregiata da costruzioni abusive senza tenere minimamente conto delle regole''. Cosi' Franco Falcone, direttore di Legambiente Calabria, commenta l'abbattimento delle villette abusive sull'isola di Capo Rizzuto, stabilito dal prefetto Vincenzo Panico. ''Una battaglia, quella contro l'abusivismo - ha aggiunto Falcone - che il Comune aveva gia' intrapreso senza, purtroppo, uscirne vittorioso visto che le gare bandite per l'assegnazione dei lavori andarono deserte. Ora dalla prefettura arriva un messaggio inequivocabile di ferma lotta all'illegalita' e contro l'abusivismo edilizio, una pratica fin troppo diffusa nel nostro territorio che non risparmia neppure i luoghi protetti. Ci auguriamo che questa demolizione sia d'esempio per i tanti altri abusi sparsi per la regione che da anni attendono l'intervento delle ruspe e un monito ascoltato in grado di scoraggiare altri futuri abusi, verso i quali e' necessario continuare a vigilare''. Legambiente ricorda che con 561 infrazioni accertate dalle Forze dell'Ordine, 606 persone denunciate o arrestate e 273 sequestri effettuati, nel 2010 la Calabria era la terza regione d'Italia per cemento illegale sulle coste e che solo nell'area marina protetta di Isola Capo Rizzuto sono state contate oltre 800 villette abusive. ''Ci appelliamo ai cittadini di Isola perche' si schierino apertamente dalla parte della legalita' - dichiara Antonio Tata, presidente del circolo Legambiente di Crotone -. Solo se riscattiamo il nostro territorio dallo scempio edilizio e dagli interessi della criminalita', possiamo puntare su una prospettiva di sviluppo economico duraturo basato sulla qualita' turistica che porti finalmente beneficio alla collettivita'''.

NDRANGHETA: REGGIO CALABRIA, ARRESTATO LATITANTE DELL'OPERAZIONE 'IL CRIMINE' Reggio Calabria, 27 gen. - (Adnkronos) - E' stato arrestato ieri sera dai carabinieri Antonio Futia, 53 anni, latitante dell'operazione ''Il Crimine'' eseguita il 13 luglio dello scorso anno. I militari del comando provinciale e dello squadrone eliportato Cacciatori lo hanno sorpreso a Siderno, mentre si spostava da un nascondiglio all'altro. Futia e' destinatario anche di un'altra ordinanza di custodia cautelare nell'operazione ''Recupero''. Deve rispondere di associazione mafiosa, traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e porto abusivo di arma da fuoco. Viene ritenuto soggetto di fiducia di Giuseppe Commisso, dell'omonima cosca mafiosa di Siderno.

'NDRANGHETA: "AVVENIRE" PROMUOVE SCOPELLITI, "BENE DDL ANTIMAFIA" (AGI) - Catanzaro, 27 gen. - Da "Avvenire" un riconoscimento alla Giunta regionale calabrese presieduta da Giuseppe Scopelliti. Piace al quotidiano dei vescovi il disegno di legge approvato dal governo calabrese a sostegno delle vittime della 'ndrangheta e contro le infiltrazioni della criminalita' negli appalti pubblici. Il giudizio favorevole e' riportato in un editorale pubblicato a pagina 2, con la firma di Domenico Delle Foglie", che scrive: "Chiamare le cose con il loro vero nome puo' essere un nuovo inizio. Nei primi giorni del 2011 la Giunta regionale della Calabria ha deciso di chiamare l'organizzazione criminale che tormenta quella parte del teritorio meridionale con il suo nome: 'ndrangheta. E lo ha fatto mettendo nero su bianco, con una proposta di legge per "Interventi regionali di sostegno alle imprese vittime di reati di 'ndrangheta e disposizioni di contrasto alle infiltrazioni mafiose nel settore dell'editoria". Il giornale parla di "piccola rivoluzione linguistica" e fa rilevare: "Per chi ricorda come solo qualche anno fa, in alcune regioni del Sud (basti pensare alla Puglia della Sacra Corona) larghi settori del ceto dirigente rifiutassero con tenacia la dura realta' delle infiltrazioni della malavita organizzata, quello che sta accadendo puo' apparire non solo come un atto di coraggio intellettuale, ma anche come una piccola ma significativa svolta nei rapporti fra i palazzi della politica e la societa' civile". 

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