Visita il nuovo sito Italia Inchieste

E' ONLINE IL NOSTRO NUOVO SITO ITALIA INCHIESTE (http://italiainchieste.it/) CON PIU' NOTIZIE, PIU' SPAZIO PER I LETTORI, PIU' INTERATTIVITA', VIDEO E NOVITA'... VI ASPETTIAMO!!!

lunedì 6 dicembre 2010

Best News Calabria (5 dicembre)


DROGATO E SENZA PATENTE FA STRAGE CICLISTI, SETTE MORTI CONDUCENTE E' UN MAROCCHINO RIMASTO FERITO, ARRESTATO - LAMEZIA TERME (CATANZARO), 5 DIC - L'appuntamento con la morte per sette ciclisti della domenica arriva in Calabria alle 11 di una fredda mattina sulla striscia d'asfalto della statale 18 che, da Lamezia Terme porta a Gizzeria Lido, nel catanzarese. Una Mercedes piomba sul gruppo e provoca la strage. A guidare l'auto un giovane marocchino che viene subito arrestato, Chafik Elketani, 21 anni, drogato e senza patente perche' gli era stata ritirata sette mesi fa per un sorpasso azzardato. Si interrompe cosi', per sempre, la passione per la bicicletta di un gruppo di amici su un rettilineo di oltre un chilometro in una zona tra i campi e il mare. A terra sono rimasti sette corpi senza vita. Una strage. Le vittime sono Rosario Perri, di 55 anni; Francesco Stranges (51); Vinicio Pottin (47); Giovanni Cannizzaro (58); Pasquale De Luca (35), Fortunato Bernardi e Domenico Palazzo, del quale non si conosce l'eta'. Erano tutti di Lamezia Terme. Erano partiti intorno alle 8 di mattina, come facevano tutte le domeniche e nei giorni festivi e, di volta in volta, si dirigevano verso Amantea, nel cosentino, o verso Vibo Valentia. Tra i ciclisti morti ci sono due avvocati, Palazzo e Stranges, mentre un terzo legale, Fabio Davoli e' rimasto ferito. De Fazio era titolare di un negozio di computer e Fortunato Bernardi di una palestra, mentre Poppin, Perri e Cannizzaro erano meccanici. Il giovane alla guida dell'auto investitrice ha riportato delle ferite non gravi. Al suo fianco, in auto, c'e' il nipotino di dieci anni, illeso. Secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori, il conducente della Mercedes, nel momento dell'incidente, stava effettuando una manovra di sorpasso. La Mercedes, che viaggiava a velocita' elevata, ha incrociato frontalmente il gruppo di ciclisti che viaggiavano in direzione opposta, e non ha avuto il tempo di frenare. L'impatto della vettura con il gruppo di ciclisti si e' rivelato terrificante. Uno dei ciclisti e' stato sbalzato ad alcune decine di metri. Elketani e' in Italia con un regolare permesso di soggiorno, e risiede con la famiglia a Gizzeria (Catanzaro) dove vive una folta colonia di nordafricani dediti al commercio ambulante. Il giovane e' stato arrestato dai vigili urbani di Lamezia Terme e dai carabinieri con l'accusa di omicidio colposo plurimo aggravato dalla guida in stato di alterazione da sostanze stupefacenti. Dopo le prime cure, Elketani e' stato trasferito nel centro clinico del carcere di Catanzaro. Sono stati alcuni automobilisti di passaggio a dare l'allarme. Ai primi soccorritori della Croce bianca si e' presentato uno scenario apocalittico: cadaveri sparsi per tutta la carreggiata e l'auto investitrice finita contro un muretto che costeggia la statale. In pochi minuti sono arrivate tutte le ambulanze disponibili e l'elisoccorso, che ha trasportato i feriti negli ospedali di Cosenza e Catanzaro. Pochi minuti dopo, sul posto, sono giunti i parenti delle vittime che si sono abbandonati a scene di disperazione. Volti pietrificati, lacrime, qualche accenno di protesta. Tra tutte, quella di un anziano signore che, con la moglie poco distante, cercava microfoni e taccuini. ''Non e' possibile - ha detto ai cronisti - essere tolleranti con chi viene qui da chissa' dove e pensa di poter fare quello che gli pare''.

'NDRANGHETA: ANCHE RAP ANTIMAFIA PER RINASCITA CALABRESE DOMANI SU RADIO 24 CD DEI KALAFRO PRODOTTO DA MUSEO DI REGGIO (ANSA) - ROMA, 5 DIC - Anche la musica rap puo' diventare un' ''arma'' di resistenza e rinascita contro la 'ndrangheta: il ''primo cd calabrese veramente antimafia'', intitolato ''Resistenza sonora'' e' opera del gruppo dei Kalafro, e' stato prodotto con il Museo della 'ndrangheta di Reggio Calabria e sara' trasmesso domani su Radio 24 nell'ambito di un programma tutto dedicato alla ''primavera'' della societa' civile calabrese. "Non abbassare la tua testa, tu non farlo mai. Non devi dargliela per vinta, non farlo mai", sono alcuni versi del rap, per la prima volta in onda su Radio 24 domani 6 dicembre alle 8.00 nel programma "La rinascita calabrese" , di Raffaella Calandra. "Vogliamo demitizzare la 'ndrangheta - spiega il direttore del Museo di Reggio, Claudio La Camera - anche attraverso i linguaggi moderni come il rap''. Ed e' sempre il Museo ad aver promosso una ricerca con dieci scuole medie del reggino (di Reggio, Rosarno, Brancaleone, Palmi e Taurianova), sulla base di un questionario sottoposto agli alunni. Per il 90% dei ragazzi, il loro paese- "Š bello e tranquillo", ma la "voglia di vendetta" - per il 70% - Š "il pensiero prevalente, in caso dell'omicidio di un familiare". "Lo Stato in Calabria si vede con la polizia e la legalit… - hanno scritto ancora alcuni studenti -. Per• i politici spesso sono fuori dallo Stato". Inneggiano ai boss, invece, alcuni messaggi ricevuti su Facebook dal Museo. I risultati del progetto saranno illustrati nelle prossime settimane. Dalle minacce ricevute al momento dell'inaugurazione, oggi sempre pi— persone frequentano il Museo della ndrangheta, in una villa confiscata ai clan. "Ci sono segnali di primavera, noi vogliamo renderla permanente", commenta Fulvio Librandi, direttore scientifico del progetto. Il programma di Radio 24 andra' in onda da domani all'11 dicembre.

LIBRI: ESCE ''SOTTO RACKET'', STORIE DI 'NDRANGHETA Cosenza, 5 dic. - (Adnkronos) - ''Sotto racket'' e' il libro che verra' distribuito da domani nelle librerie calabresi e che tratta di una parte della storia della criminalita' organizzata della Calabria con particolare riferimento alla cosca Forastefano della Sibaritide, nel cosentino, duramente colpita dall'operazione 'Omnia' condotta dal Ros nel 2007 e giunta a diverse condanne in primo grado. Il volume nasce da un incontro combinato dall'editore Michele Falco tra il testimone di giustizia Alfio Cariati e l'autore Saverio Paletta. Una vicenda che ha colpito molto il giornalista, che la affronta anche sotto il punto di vista ''politico''. Alfio Cariati, classificato nel 2007 come testimone di giustizia (e' incensurato e ha collaborato alle indagini con le sue dichiarazioni), nel 2008 assume invece la veste di collaboratore di giustizia. Uno status che implicitamente lo riconosce correo (anche se non formalmente con sentenza) al quale si ribella, al punto da decidere di uscire dal programma di protezione nel 2009. La sua vicenda ha origine dai contatti con Franco Cariati (con il quale non corrono legami di parentela nonostante portino lo stesso cognome). Entrambi sono originari di Torano Castello, nel cosentino.

MODA: STILISTA REGGINO RAPPRESENTA ITALIA CON GAI MATTIOLO ALLA FASHION WEEK IN ROMANIA GIANNI SAPONE HA RISCOSSO SUCCESSO DI CRITICA E PUBBLICO Reggio Calabria, 5 dic. (Adnkronos) - Il giovane stilista reggino Gianni Sapone, che ha rappresentato l'Italia con Gai Mattiolo alla ''Fashion week'', la settimana dell'alta moda di Bucarest, ha raccolto un grande successo di pubblico e di critica in Romania. All'evento, promosso da Fashion Tv, lo stilista ha sfilato rendendo omaggio alle magiche illusioni di Federico Fellini. Testimonial di Sapone, la modella internazionale Dragan Andreea Anca.

MAFIA:ALFANO,SU CIANCIMINO APPREZZO DIVERSE SENSIBILITA' PM (ANSA) - RIMINI, 5 DIC - ''Ho sempre sostenuto che i magistrati devono lavorare in pace, senza interferenze, e il loro lavoro deve essere rispettato. I risultati emersi dalle ultime indagini su Massimo Ciancimino che lo indicano in contatto con esponenti della 'ndrangheta, dimostrano che i magistrati fanno il loro lavoro senza perseguire disegni politici e apprezzo queste nuove sensibilita' nel valutare, a tutto campo, gli episodi che riguardano questo personaggio''. Cosi' il ministro della Giustizia Angelino Alfano ha commentato, al Salone della Giustizia di Rimini, gli esiti delle ultime indagini della procura di Reggio Calabria che hanno intercettato Massimo Ciancimino in contatti con esponenti della 'ndrangheta, per riciclare denaro. Ciancimino junior ha reso numerose dichiarazioni, ai magistrati di Palermo, su Marcello Dell'Utri, su Gianni De Gennaro e sui contatti tra la mafia e la nascita di Forza Italia.


Nessun commento:

Posta un commento

Puoi commentare questa notizia.