Sarà esaminata nella prossima seduta di Consiglio regionale la mozione a firma del Segretario-Questore del Consiglio regionale on. Giovanni Nucera, inerente la sollecitazione al Governo nazionale per l'approvazione della "Modifica all'art. 1 della legge 286 del 1961, in materia di contenuto di succo di agrumi nelle bevande analcoliche".
"Il comparto agrumicolo – sottolinea Nucera nella sua mozione – rappresenta uno dei più importanti settori dell'agricoltura in Calabria ed in questi anni ha subito le ripercussioni della crisi economica oltre che dell'invasione sul mercato da parte di produttori di altri paesi, per cui va rilanciato e preservato".
Nel fare riferimento alle proposte di legge n. 4108/XXVI, recante la "Modifica dell'art. 1 della legge 3 aprile 1961, n. 286, in materia di contenuto di succo di agrumi nelle bevande analcoliche" e della n. 4114/XVI, recante "Norme in materia di bevande analcoliche alla frutta, succhi di frutta e nettari, nonché di etichettatura, promozione e salvaguardia dei prodotti italiani", il Segretario-Questore evidenzia gli interventi previsti nelle stesse proposte "tesi – fa notare – a valorizzare, tra l'altro – la produzione agrumicola, per innalzare dal 12 al 16/18% la quantità di succo di agrumi delle bevande analcoliche, nonché l'istituzione di un logo nazionale per le bibite analcoliche a base di frutta prodotte con l'uso esclusivo di frutta di origine o di provenienza italiana".
" Modifiche di importanza fondamentale per il rilancio dell'intero settore, che tendono anche – evidenzia ancora l'on. Nucera – a promuovere le bibite analcoliche con frutta di origine italiana".
Da qui l'invito al Presidente del Consiglio regionale della Calabria – accolto con l'inserimento della mozione all'ordine del giorno della prossima seduta – per un intervento sul Presidente del Consiglio dei Ministri "affinché solleciti la definizione dell'iter legislativo" delle proposte di legge giacenti al Parlamento, "perché rappresentano – conclude – un'occasione importante e fondamentale per il sostegno ed il rilancio del settore agrumicolo calabrese".
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