(ANSA) - ROMA, 8 MAG - I dati sugli abbandoni scolastici dopo il primo biennio delle superiori rivelano un trend inaspettato. A dirlo e' Tuttoscuola nel 'Secondo rapporto sulla qualita' nella scuola'. E dunque per Tuttoscuola la dispersione, dopo i primi due anni delle superiori, è in controtendenza (a livello nazionale la dispersione scolastica nella scuola statale a fine ciclo si è ridotta del 2,2%), essendo aumentata, tra il 2007 e il 2010, di oltre un punto percentuale. I dati raccolti evidenziano che alla fine del 2007 avevano abbandonato dopo il biennio in 95 mila, pari al 15,4%, mentre a fine 2010 i dispersi dopo il biennio delle superiori sono stati 103 mila, pari al 16,7%. E ciò è avvenuto nonostante sia stato nel frattempo introdotto il nuovo obbligo scolastico relativo, appunto, ai primi due anni delle superiori. L'aumento è su tutti i tipi di scuola: licei (dall'11 all'11,4%), tecnici (dal 15 al 16,6%), professionali (dal 22,3 al 24%). C'è quindi un segnale che la piaga della dispersione scolastica abbia ripreso ad allargarsi, almeno al termine dei primi due anni dopo la licenza media. Aumenta dappertutto a partire dal Nord, meno che al Sud, dove alla fine del biennio si è ridotta dal 16,7 al 16,2%. Per Regione: Š aumentata in Lombardia (+0,4%), Piemonte (+2,6%), Liguria (+3,4%), Emilia Romagna (+2,6%), Veneto e Friuli Venezia Giulia (+1,6%), in tutte le Regioni del Centro (+1,5% in media), nonch‚ in Sicilia (+1,3%) e Sardegna (con un macroscopico +10,4%, passando dal 14,3 al 24,7%). Diminuisce in Calabria (-0,9%), in Basilicata (-1,3%) e in Puglia (-1,4%), cioè in tutte le Regioni del Mezzogiorno, esclusa la Campania in cui è rimasta attestata ad un preoccupante 20%, ma comunque nell'analisi del trend non è in aumento. Per effetto di queste tendenze la mappa della dispersione in Italia, misurata alla fine del primo biennio delle superiori, è cambiata: le isole restano la maglia nera con il 23,3%, il nord ovest sorpassa il sud (17,6% verso 16,2%), poi il centro (14,5%) e infine il Nord Est, area con il minor tasso di dispersione (12,7%). L'analisi di Tuttoscuola evidenzia che a Como c'è una dispersione doppia che a Bari (21,7 rispetto a 10,8%); a Lecco è due volte e mezza quella di Cosenza (20,9% rispetto a 8,1%), a Bergamo (19,1%) è quasi il triplo che a Frosinone (7,5%). E scendendo a livello di tipo di scuola, gli estremi sono ancora più lontani: alla fine del biennio degli istituti professionali a Perugia il tasso di abbandono è dell'1,6% (1,3% a fine 2007), a Novara del 46,8%. Alla fine del biennio iniziale degli istituti tecnici a Campobasso si ritirano l'1,8% dei ragazzi (1,5% nel 2007), a Novara - che ha anche qui il record negativo nazionale - il 30,1% (23,2% nel 2007). Nei licei delle grandi città il tasso di dispersione dopo i primi due anni è del 16,2% a Milano, del 14,6% a Roma e dell'11,4% a Napoli. Il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini ha affermato nei giorni scorsi che in questi anni sono stati coinvolti in iniziative contro la dispersione scolastica un milione e 139 mila studenti.
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