‘NDRANGHETA:BOSS STAVANO PER VENDERE ALCUNI BENI SEQUESTRATI (V. 'NDRANGHETA: OPERAZIONE...' DELLE ORE 7.59) (ANSA) - MILANO, 3 DIC - Alcuni dei beni sequestrati oggi dalle Fiamme Gialle ai boss dell'ndrangheta o ai loro familiari nell'ambito dell'operazione Infinito stavano per essere venduti. Per questo nei giorni scorsi i pm della Dda di Milano hanno disposto un sequestro preventivo in via d'urgenza di tutti i beni individuati dalle indagini patrimoniali svolte dalla Gdf di Milano: si tratta di 39 abitazioni, tra cui una villa, 37 box, 14 locali commerciali e magazzini e sei aree edificabili in provincia di Milano, Varese, Pavia, Bergamo, Como, Lecco, Catanzaro, Crotone, Vibo Valenzia e Reggio Calabria. Il sequestro preventivo e' stato poi convalidato dal gip milanese Andrea Ghinetti. L'aggressione al patrimonio dell'ndrangheta e' avvenuto, come e' stato sottolineato in conferenza stampa dal generale Attilio Jodice, comandante provinciale della Guardia di Finanza, e colonnello Sergio Pascali, comandante provinciale dei carabinieri, grazie a ''una sinergia operativa messa in campo'' che ha portato in pochi mesi prima all'arresto di oltre 160 persone e poi ora al sequestro di beni per un valore di oltre 15 milioni di euro.
IMPRENDITORE EDILE FERITO NEL REGGIANO: FERMATO UN CALABRESE (ANSA) - REGGIO EMILIA, 3 DIC - Dopo una serie di appostamenti e indagini condotte dai carabinieri di Reggio Emilia tra la provincia di Reggio Emilia e la Calabria, un calabrese di 66 anni (G.R.) e' stato sottoposto a fermo nel Reggiano. E' accusato del tentato omicidio di Vito Lombardo, l'imprenditore edile di origine cutrese di 62 anni, ferito la sera del 23 novembre scorso a Coviolo di Reggio Emilia, poco distante dalla sua abitazione. I militari del nucleo investigativo di Reggio sono stati coordinati prima dalla procura reggiana e poi dalla Direzione distrettuale antimafia di Bologna. Questa mattina e' prevista l'udienza di convalida davanti al giudice.
SEQUESTRATI BENI IN CALABRIA, VALGONO TRE MILIONI DI EURO (ANSA) - COSENZA, 3 DIC - Polizia e Guardia di finanza hanno sequestrato beni in provincia di Cosenza, in due distinte operazioni, per un valore complessivo di tre milioni di euro. Il primo sequestro, per un valore di due milioni e mezzo, riguarda un commerciante di automobili di lusso, accusato di avere evaso il fisco in relazione al mancato versamento dell'Iva. All'imprenditore, in particolare, e' stato sequestrato un terreno sul quale era in costruzione una villa. Oggetto del secondo sequestro sono 13 terreni a Rose, del valore di mezzo milione di euro, di proprieta' di un boss della 'ndrangheta, Antonio Abbruzzese, di 39 anni, considerato uno dei capi della cosca degli zingari di Cassano allo Jonio (Cosenza). Il sequestro e' stato fatto dalla Squadra mobile di Cosenza in esecuzione di un provvedimento emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale su richiesta del Procuratore della Repubblica, Dario Granieri, e del pm Domenico Airoma. Abbuzzese e gli affiliati alla sua cosca, secondo quanto e' emerso dalle indagini, si stavano attivando per rendere i terreni edificabili, aumentando cosi' in maniera consistente il loro valore.
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