EOLICO: REPORT, IN CALABRIA AFFARE TRA COSCHE E TANGENTI (ANSA) - CATANZARO, 28 NOV - Una tangente di oltre due milioni di euro e gli interessi della 'ndrangheta nella costruzione dei parchi eolici in Calabria. Su questi due argomenti si e' incentrata parte della trasmissione 'Report' di Milena Gabbanelli, in onda questa sera su Rai3. Nel corso della trasmissione e' stata illustrata la realizzazione dei 4 parchi eolici ad Isola Capo Rizzuto (Crotone) e di quello costruito a Girifalco (Catanzaro). Per gli impianti nel crotonese si e' fatto riferimento a quello gestito dalla societa' Vent1 costruito sui terreni della famiglia Arena. Su questo impianto e' in corso una indagine della Dda di Catanzaro circa la presunta infiltrazione della cosca Arena nella gestione dell'impianto. Particolare attenzione e' stata dedicata anche agli impianti realizzati dalla Edison nei comuni di Melissa e di Strongoli, entrambi nel crotonese. Su questi parchi eolici e' in corso una indagine nella quale sono indagate tre persone. La Procura di Crotone ha inoltre riaperto anche le indagini sull'omicidio di Silvio Russano, ucciso nel gennaio del 2008, dopo aver ceduto un terreno per la costruzione di un parco eolico. A Girifalco, invece, e' stata raccontata la storia del professor Salvatore Tolone, vittima di alcune intimidazioni dopo aver denunciato delle irregolarita' nell'iter per la realizzazione dell'impianto eolico nel suo comune. Report ha concentrato la sua attenzione anche sull'inchiesta della Procura di Catanzaro che vede indagate 35 persone, tra politici e imprenditori, circa il pagamento di una presunta tangente di 2 milioni e 400 mila euro. L'indagine e' stata definita come la ''madre di tutte le inchieste sull'eolico in Calabria''.
ROSARNO:PRIMO GIORNO VOTO PER ELEZIONE SINDACO,AFFLUENZA 47% DOMANI SI CONOSCERANNO ESITI ELEZIONI, SI TORNA VERSO NORMALITA' (ANSA) - ROSARNO (REGGIO CALABRIA), 28 NOV - Si e' conclusa senza alcun problema e con una affluenza del 47,50% la prima giornata di voto per l'elezione del sindaco e del consiglio comunale di Rosarno. Le operazioni di voto proseguiranno anche domani fino alle ore 15 quando poi iniziera' lo scrutinio dal quale si conosceranno gli eletti. I candidati a sindaco sono Raimondo Paparatti, sostenuto dal Pdl; Elisabetta Tripodi, del Pd, e Giacomo Saccomanno, che e' stato gia' primo cittadino, appoggiato da una coalizione di liste civiche. L'eventuale ballottaggio tra i due candidati piu' votati, in caso di mancata vittoria con maggioranza assoluta al primo turno, avra' luogo il 12 e 13 dicembre. La consultazione segna la fine del Commissariamento straordinario che era iniziato nel dicembre del 2008 dopo lo scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose. I presidenti e gli scrutatori dei 17 seggi hanno vigilato con molta attenzione sullo svolgimento delle operazioni di voto che si sono svolte senza alcun problema. Nonostante la massima professionalita' dimostrata dai componenti dei seggi a Rosarno incombe sempre la paura che il voto, cosi' come hanno denunciato alcuni parlamentari, possa essere condizionato dalla 'ndrangheta. Nei giorni scorsi, infatti, la parlamentare Angela Napoli (Fli) aveva presentato una interrogazione al Ministro dell'Interno, Roberto Maroni, per chiedere la revoca delle elezioni. Stamani nei pressi dei seggi elettorali c'e' stata la massima attenzione anche da parte delle forze dell'ordine. Numerosi sono stati anche i curiosi che si sono recati nei seggi per assistere alle operazioni elettorali. Tra i curiosi c'era anche qualche bracciante immigrato tornato a Rosarno, nonostante gli scontri con la popolazione avvenuti a gennaio scorso, per la consueta raccolta degli agrumi.
CONSUMI/SALDI DA 6 GENNAIO IN MOLTE REGIONI,LAZIO POSTICIPA AL 15 - CODACONS CHIEDE UN GIORNO DI SCONTI PRIMA DELLE FESTE - Saldi invernali 2011 ai nastri di partenza il 6 gennaio nella maggior parte delle Regioni italiane: solo Roma e il Lazio fanno 'eccezione' nel ritardo, con l'inizio dei saldi previsto per il 15 gennaio, mentre alcune regioni li anticipano addirittura al 2 gennaio, come Calabria, Campania e Sicilia. Anche quest'anno, nonostante l'appello di Confcommercio che ha proposto con forza di fare scattare in tutt`Italia il 6 gennaio i saldi invernali e l'idea del Codacons di anticiparli addirittura al 15 dicembre, perchè il 6 gennaio sarebbe già una data troppo avanzata, soprattutto visto che viene dopo gli 'esborsi' delle festività natalizie, le partenze dei saldi saranno scaglionate nelle varie regioni italiane. Questo perchè ogni regione adotta il suo calendario, visto che l'inizio e la fine dei saldi è disciplinato da una legge che viene rinnovata di anno in anno. Ad oggi, non tutte le regioni hanno già deciso. In Lombardia la data di inizio è stata posticipare al 6 gennaio mentre, in base all`attuale legge regionale, sarebbe caduta invece il primo gennaio, Capodanno, giorno di chiusura obbligatoria per tutti gli esercizi commerciali. Gli sconti nei negozi scatteranno il 6 gennaio anche in Veneto, in Liguria, in Emilia Romagna, in Abruzzo, in Umbria, in Friuli Venezia Giulia, in Molise, nelle Marche. In Alto Adige inizieranno l'8 gennaio, in Valle D'Aosta il 10. Anticipati, invece, al 3 gennaio i saldi in Piemonte, e ancora di più, al 2 gennaio, in Sicilia, Calabria e Campania. Ancora in via di definizione i calendari di Basilicata, Puglia, Sardegna, Trentino Alto Adige. Record di posticipo in Lazio e a Roma, dove i saldi invernali di fine stagione partiranno il 15 gennaio, molto in ritardo rispetto allo scorso anno, quando partirono il 2 gennaio. E intanto il Codacons chiede un giorno intero, fuori dal periodo dei saldi e prima delle festività natalizie, di sconti in tutti i negozi, proponendo come data il 18 dicembre. Lo scopo? Combattere la crisi e far riprendere i consumi nel periodo delle feste, come si fa negli Stati Uniti con il `Black Friday'.
'NDRANGHETA: SI PUO'SCONFIGGERE MA SERVE ANTIMAFIA SOCIALE DIBATTITO IN RASSEGNA 'POLITICAMENTE SCORRETTO' NEL BOLOGNESE (di Michela Suglia). (ANSA) - CASALECCHIO DI RENO (BOLOGNA), 28 NOV - Le mafie si possono sconfiggere (e non solo ridurne i danni), ma bisogna continuare a parlarne e a mobilitare ''una grande antimafia sociale'' per non diventare un Paese di ciechi. E' il messaggio uscito dal dibattito sulla 'ndrangheta che si e' svolto a Casalecchio di Reno, alle porte di Bologna, dove si chiude la quinta edizione di 'Politicamente scorretto', rassegna sulle mafie ideata da Carlo Lucarelli insieme all'associazione Libera di don Ciotti (in collegamento telefonico). Tra gli ospiti del dibattito il procuratore capo di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone, lo studioso di criminalita' organizzata Enzo Ciconte, i giornalisti Francesco Forgione e Petra Reski. Secondo Pignatone, di recente la cortina di ferro della criminalita' calabrese e' stata incrinata fortemente dalla diffusione dei filmati che mostrano incontri e rituali dei boss ''di cui non si sapeva nulla o si era a lungo favoleggiato''. Ma per gli 'ndranghetisti ''questo disvelamento della loro piu' intima realta' e' stato terrificante'', ha rimarcato il procuratore. Altra novita', l'acquisizione di cinque collaboratori di giustizia tra cui Giuseppina Pesce dell'omonimo clan di Rosarno (Reggio Calabria). ''Ha deciso di parlare perche' non voleva che i suoi tre figli continuassero a vivere come lei. Queste parole sono un grande segno di speranza'', ha concluso il magistrato. Spesso le mafie possono contare anche sul ''silenzio complice'' della politica. Ne e' convinto Forgione: ''La 'ndrangheta non sarebbe sopravvissuta senza un rapporto con la politica'', ha ricordato, aggiungendo che ''la colpa della politica e' stata di non voler vedere la 'ndrangheta''. A fargli eco Ciconte, sostenitore delle ''tante e antiche'' infiltrazioni mafiose al nord che risalgono ai soggiorni obbligati di 40 anni fa. Ma ha chiarito: ''La differenza tra l'Emilia-Romagna e la Lombardia e' che nella prima non c'e' radicamento e rapporto con la politica''. Radici sempre piu' forti anche in Germania. Lo ha raccontato Reski, autrice tedesca del libro 'Santa mafia', lamentando pero' che i suoi connazionali considerano la 'ndrangheta e la mafia un problema del sud d'Italia o un fatto folkloristico. ''L'unica loro preoccupazione e': possiamo ancora mangiare la pizza? A volte ho l'impressione di parlare ai ciechi''. Anche per questo e' fondamentale continuare a parlare di mafie nella convinzione che si possono vincere. Per Forgione ''c'e' bisogno di una grande antimafia sociale e di una buona informazione, non di una che vede la 'ndrangheta solo nei fatti piu' eclatanti''.
'BUCANO' ALBERGO E NEGOZIO PER SVUOTARE GIOIELLERIA A REGGIO C. (AGI) - Reggio Calabria, 28 nov. - Audace colpo la scorsa notte ai danni di una nota gioielleria situata sul Corso Garibaldi di Reggio Calabria. Pur di penetrare nel locale, la gioielleria "Modafferi", veri e propri professionisti del "buco" sono passati attraverso un albergo in ristrutturazione e un negozio di abbigliamento, abbattendo due pareti in muratura. I ladri si sono portati dietro un martello pneumatico, usato per demolire alcuni tramezzi, bombole di acetilene e cannelli che non hanno usato per aprire la cassaforte protetta da sofisticati allarmi. A qual punto, i ladri si sono accontentati di centinaia di orologi di marca e di altri preziosi contenuti nelle vetrine interne e nei cassetti dell'esercizio commerciale. Il furto e' stato scoperto questa mattina dal titolare del negozio di abbigliamento che delimita con la gioielleria. Per quantificare il furto, il titolare del locale ha avviato un inventario. Le indagini sono condotte dalla Squadra mobile della questura di Reggio Calabria.
'NDRANGHETA: PIGNATONE, SPERARE CHE GENTE PERBENE SI ARRABBI PRIMO PROBLEMA E' OTTENERE LA CONSAPEVOLEZZA DEI CALABRESI (ANSA) - CASALECCHIO DI RENO (BOLOGNA), 28 NOV - Contro la 'ndrangheta bisogna sperare che si avverino le paure dei boss che, come risulta da un'intercettazione telefonica tra due membri del clan Bellocco di Rosarno (Reggio Calabria), sanno bene che ''se la gente si incazza, e' un casino per tutti''. Prende spunto da loro il procuratore capo di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone e ammonisce: ''Dobbiamo sperare che la gente perbene si incazzi e che sia un casino per gli 'ndranghetisti''. Lo fa durante un dibattito sulle mafie organizzato dalla rassegna 'Politicamente scorretto' che si chiude oggi a Casalecchio di Reno, alle porte di Bologna. Lo scorso 5 ottobre Pignatone e' stato il destinatario del bazooka lasciato a Reggio Calabria come 'regalo' personale della 'ndrangheta. Rispondendo alle domande di Carlo Lucarelli (una delle menti della manifestazione bolognese), il procuratore ha ricordato che le recenti intimidazioni dei boss sono il segno delle tensioni e preoccupazioni interne alla 'ndrangheta. Preoccupata non solo per arresti e sequestri subiti dalle forze dell'ordine, ma anche perche' ''a Reggio Calabria ci sono timidi ma significativi segnali di risveglio della sensibilita' civile''. Un processo pero' ancora molto lento perche', ha poi precisato, ''a Reggio il primo problema nella lotta alla 'ndrangheta e' che i calabresi capiscano che la 'ndrangheta e' un problema''.
CALABRIA/ DONNA MUORE TRAVOLTA DA EUROSTAR A VIBO VALENTIA ASPETTAVA UN TRENO PER MESSINA. INUTILE I SOCCORSI - Vibo Valentia, 28 nov. (Apcom) - Una donna è stata travolta dal treno 9372 "Freccia d'Argento" partito questa mattina da Reggio Calabria alle 07,18 e che doveva raggiunge Roma alle 12.30 dopo 5 ore di viaggio. E' morta così Marina Rotondo, 68 anni, di Vibo Valentia. La donna era sul binario e stava aspettando un treno per recarsi a Messina quando, per cause ancora in corso di accertamento, e' stata investita dal convoglio diretto a Roma. Il marito della donna si e' accorto dell'incidente ed ha dato l'allarme al personale della stazione ed agli agenti della polizia ferroviaria. Il treno Freccia Argento è stato fermato in attesa che vengano svolti tutti gli accertamenti da parte degli investigatori. Sono notevoli i disaggi causati dall'incidente sull'intera tratta ferroviaria calabrese.
ALIMENTI: LA LIQUIRIZIA DI CALABRIA VERSO LA DOP Roma, 28 nov. (Adnkronos) - La prelibata liquirizia di Calabria sta per ottenere il riconoscimento europeo della Dop, Denominazione di Origine Protetta. La Commissione europea ha accolto infatti la domanda di registrazione che e' stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea. A darne notizia e' il ministero delle Politiche agricole spiegando che "se entro sei mesi dalla data di pubblicazione, non saranno presentate da parte degli Stati membri istanze di opposizione, la Liquirizia di Calabria sara' automaticamente iscritta nel registro comunitario come Dop". La Denominazione di Origine Protetta Liquirizia di Calabria e' riservata esclusivamente alla liquirizia fresca o essiccata e al suo estratto. Tale liquirizia deve provenire dalle coltivazioni e dalle piante spontanee di Glychirrhiza glabra (Fam. Leguminose), nella 'varieta' typica' denominata in Calabria 'Cordara'. La zona di produzione della 'Liquirizia di Calabria' comprende tutti i territori comunali riportati in maniera dettagliata nel disciplinare di produzione, dove si registra la presenza allo stato spontaneo o coltivata della pianta di Glycyrrhiza Glabra 'varieta' typica' denominata in Calabria 'Cordara' fino ad una altitudine di 650 metri di altezza. L'area storica di produzione della liquirizia era la zona costiera della Calabria e in particolare l'area principale situata tra i comuni di Villa Piana, Cerchiara di Calabria, Cassano-Sibari, Corigliano Calabro, Rossano situati nella piana di Sibari, dove ancora oggi si concentra la maggiore produzione di liquirizia.
EOLICO: CALABRIA; PROCURATORE, A BREVE CHIUDEREMO INCHIESTA (ANSA) - CATANZARO, 28 NOV - ''In breve tempo speriamo di poter chiudere tutte le attivita' in corso ed avere una definizione complessiva della posizione di tutti gli indagati''. E' quanto ha detto all'ANSA il Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo, circa l'inchiesta sull'eolico che vede indagate 35 persone tra politici ed imprenditori. ''Da quando l'inchiesta e' arrivata a Catanzaro - ha aggiunto - abbiamo lavorato a pieno ritmo nonostante si tratti di questioni molto complesse''. L'inchiesta ruota intorno alle linee guida della Regione per la costruzione dei parchi eolici e fu avviata negli anni scorsi dalla Procura di Paola (Cosenza) su fatti avvenuti dal 2006 al 2008. Per un problema di competenza territoriale l'inchiesta da Paola fu trasferita alla Procura di Cosenza e solamente da alcuni mesi, visto il coinvolgimento di ex amministratori regionali, e' approdata a Catanzaro. Gli inquirenti hanno raccolto le dichiarazioni di due testimoni che avrebbero svelato il pagamento di una tangente di 2 milioni e 400 mila euro ad esponenti politici da parte di imprenditori interessati ad entrare nell'affare dell'eolico.
TAGLIATA ACQUA A COMUNE MOROSO: SOCIETA', E' SOLO RIDUZIONE (ANSA) - CATANZARO, 27 NOV - ''Nessuna interruzione del flusso idrico ha interessato San Lorenzo Del Vallo, ma solo una riduzione della fornitura che ha garantito livelli piu' che sufficienti di erogazione per i fabbisogni idrici''. E' quanto afferma in una nota la Sorical, societa' che gestisce il servizio idrico in Calabria, facendo riferimento a quanto sostenuto ieri dal sindaco di San Lorenzo Del Vallo, Luciano Marranghello. ''Il diritto all'acqua ai cittadini - prosegue la Sorical - lo nega il Comune, che persevera in un gestione della rete di distribuzione del tutto insufficiente con evidenti sprechi di risorse per i quali non assume alcun provvedimento. Non e' certo che uso faccia il Comune dei fondi raccolti con le tariffe idriche, ma e' chiaro che i cittadini pagano per servizi gestiti malissimo. Infatti il Comune di San Lorenzo Del Vallo lascia che la propria rete perda acqua senza controllo, pretendendo che Sorical sopperisca alla sua inefficienza con maggiori forniture che, nei fatti, si sta rifiutando di pagare. Questa e' cattiva amministrazione e mancanza di rispetto delle esigenze dei cittadini che pagano tariffe ad un Comune a dir poco sprecone poiche' e' noto a tutti che le tariffe idriche hanno una posta di bilancio finalizzata e non possono essere distratte''. ''E' veramente sconcertante - conclude - rispondere a chi non esercita il dovere civico di pagare le forniture, addebitando addirittura al creditore i problemi e le conseguenze che egli stesso, con le sue negligenze, provoca e procura alla cittadinanza''.
FISCO: ASSOCIAZIONE MAGISTRATI TRIBUTARI ANNUNCIA PROTESTE SI CHIEDONO INTERVENTI LEGISLATIVI PER COMPENSI E ORGANICI (ANSA) - GENOVA, 27 NOV - L'Associazione magistrati tributari (AMT), riunita nel quarto congresso nazionale al Palafiori di Sanremo fino a domani, minaccia proteste clamorose, se non saranno effettuati urgenti interventi legislativi per assicurare, tra l'altro, la professionalita' dei giudici tributari, per adeguare il loro trattamento economico alla complessita' dell'impegno richiesto e per attuare il principio di pari dignita'. ''Se le nostre richieste resteranno inascoltate passeremo ad una protesta piu' efficace'' ha affermato Sepe che preferisce evitare la parola ''sciopero'', ammettendo pero' che ''il concetto e' quello''. ''Attualmente siamo in fase di trattativa col ministero dell'Economia - aggiunge - ed abbiamo piu' tavoli aperti per l'esame delle questioni sul tappeto''. Il miglioramento del trattamento economico e' di sicuro uno degli argomenti piu' sottolineati: ''Non e' possibile che un giudice tributario prenda 200 euro al mese di fisso e 20 di variabile corrisposti per ogni causa decisa, piu' 11 riconosciuti nel caso in cui si sia relatori della causa - osserva il presidente di AMT -. Si pensi a casi molto complessi come quello Parmalat o quello della Mondadori. In queste questioni ci si trova ad affrontare cifre che ammontano a piu' del totale dei compensi elargiti a tutta la magistratura tributaria italiana''. Al tema dei compensi si aggiunge la necessita' di ''favorire una maggiore professionalita' dei giudici tributari'', ma anche quella di ricalibrare ''gli organici delle commissioni, che in alcuni casi, soprattutto al nord sono carenti, mentre in regioni come Campania, Sicilia e Calabria sono sovrabbondanti''. Ed anche il principio di ''incompatibilita''' su base nazionale, secondo il presidente dell'AMT risulta troppo esteso, da rivedere secondo criteri territoriali.
TRUFFA A MINISTERI E UE: DOCENTE A GIP, ESTRANEO AD ACCUSE (ANSA) - COSENZA, 27 NOV - Si e' detto estraneo alle accuse contestategli il professor Bruno De Cindio, il docente dell'Universita' della Calabria arrestato con l'accusa di truffa insieme altre sette persone nell'ambito di una operazione della guardia di finanza di Catanzaro. De Cindio e' stato sentito dal Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Cosenza, Lucia Marletta, che ha emesso l'ordinanza di custodia cautelare. Il docente universitario, difeso dagli avvocati Massimiliano Cileone e Riccardo Panno, ha respinto le accuse ribadendo di non aver mai posto in essere la truffa. Si sono avvalsi della facolta' di non rispondere, invece, altri indagati, posti agli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta. Dinanzi al Gip sono comparsi Antonio Battaglia, Alessandro Pozzo ed Ivo Parisella, tutti difesi dagli avvocati Vincenzo Adamo e Giovanni Lageard, che hanno deciso di non rispondere alle domande del giudice esprimendo la volonta' di essere interrogati dalla Procura competente, che a seguito della dichiarazione di incompetenza dichiarata dal Gip di Cosenza nell'ordinanza cautelare, e' quella di Mondovi' (Cuneo).
INTIMIDAZIONE A SINDACO IN CALABRIA,TAGLIATI PNEUMATICI AUTO (ANSA) - ROSSANO (COSENZA), 27 NOV - Intimidazione ai danni del sindaco di Rossano, Franco Filareto. Persone non identificate hanno tagliato i pneumatici della sua automobile, parcheggiata nei pressi di un albergo dove aveva partecipato ad una manifestazione. ''Si tratta di un vile gesto - e' detto in una nota dell'Amministrazione comunale - che non scalfisce affatto la volonta' del sindaco di operare per il bene della propria citta' e dell'intera comunita', nel segno dello sviluppo collettivo ed all'insegna della legalita', della trasparenza, della correttezza amministrativa, del confronto e del dialogo''.
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