Un atteggiamento da buona e sana politica che invece si pone in antitesi alla gestione privatistica e affaristica della cosa pubblica, il clientelismo, la commistione tra politici, amministratori e settori deviati di questo territorio, come ampiamente dimostrato anche da una serie di indagini portate avanti dalla Procura di Reggio Calabria, che hanno ridotto Reggio in ginocchio.
Chi oggi celebra il cosiddetto "modello Reggio" denigrando quanto di positivo ha saputo costruire una classe politica con la Primavera reggina dovrebbe avere stessa dose di coraggio nel fornire giustificazioni plausibili a una relazione degli ispettori del Ministero delle Finanze che denuncia irregolarità per 170 milioni di euro per la gestione delle finanze negli anni 2006-2010. Chissà se costoro sono in grado di usare la stessa frivolezza nei modi e nelle parole con i lavoratori che, da mesi, non percepiscono il proprio stipendio, con gli operatori delle cooperative che non vengono pagate per i propri servizi o anche con le stesse famiglie reggine che, vivendo disagi gravi, si vedono negati servizi essenziali e vitali. Forse farebbero bene i colleghi consiglieri, visto la situazione tragica in cui versa la Città, a vestirsi di sobrietà ed eleganza, ad assumersi le proprie responsabilità pubblicamente e a chiedere scusa ai reggini tutti che, ancora oggi, guardano con speranzosa malinconia agli anni della Primavera di Italo Falcomatà."
Nino Liotta
Capogruppo in consiglio comunale "Energia Pulita"
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